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VIDEO QUI : https://vimeo.com/8096372
video, Smartdust in the drinkable water, dust and urine (microscope samples)
articoli da marcianò, EXPOSURE TO AERIAL EMISSIONS OF NANO COMPOSITE MATERIALS RESULTED IN CHOLINESTERASE INHIBITION
tankerenemy.blogspot.com/2009/11/exposure-to-aerial-emissions-of-nano.html
Inibizione della colinesterasi come risultato dellesposizione ad emissioni aeree di materiali nanocompositi
tankerenemy.com/2009/12/inibizione-della-colinesterasi-come.html
When clustered together, these motes automatically create highly flexible, low-power networks with applications ranging from climate control systems to entertainment devices that interact with information appliances.
The smartdust concept was introduced by Kristofer S. J. Pister (University of California) in 2001, though the same ideas existed in science fiction before then (The Invincible, 1964). A recent review discusses various techniques to take smartdust in sensor networks beyond millimeter dimensions to the micrometre level.
Some attribute the concepts behind smart dust to a project at PARC called Smart Matter.
Smartdust devices will be based on sub-voltage and deep-sub-voltage nanoelectronics and include the micro power sources with all solid state impulse supercapacitors (nanoionic supercapacitors).
The recent development of nanoradios may be employed in the implementation of smartdust as a usable technology.
A typical application scenario is scattering a hundred of these sensors around a building or around a hospital to monitor temperature or humidity, track patient movements, or inform of disasters, such as earthquakes. In the military, they can perform as a remote sensor chip to track enemy movements, detect poisonous gas or radioactivity. The ease and low cost of such applications have raised privacy concerns. The possibility that a 'swarm' designed to self-replicate and evolve to solve a problem might progress beyond our control has also raised safety concerns in science fiction stories, such as Prey by Michael Crichton. See also self-replicating machines in fiction. This possibility comprises an end of the world scenario known as grey goo.
ITALIANO:
Smartdust nell'acqua potabile, polvere e urina (campioni al microscopio)
articoli da marcianò, L'ESPOSIZIONE ALLE EMISSIONI AEREE DI MATERIALI NANO COMPOSITI CONDUCE ALL'INIBIZIONE DELLA COLINESTERASI
www.tankerenemy.blogspot.com/2009/...ns-of-nano.html
Inibizione della colinesterasi come risultato dell'esposizione ad emissioni aeree di materiali nanocompositi
www.tankerenemy.com/2009/12/inibiz...erasi-come.html
Quando raggruppati insieme, questi moti creano automaticamente reti altamente flessibili ea basso consumo con applicazioni che vanno dai sistemi di controllo del clima ai dispositivi di intrattenimento che interagiscono con le apparecchiature informatiche.
Il concetto di smartdust è stato introdotto da Kristofer S.J. Pister (Università della California) nel 2001, sebbene le stesse idee esistessero nella fantascienza prima di allora (The Invincible, 1964). Una recente recensione discute varie tecniche per portare smartdust nelle reti di sensori oltre le dimensioni millimetriche fino al livello micrometrico.
Alcuni attribuiscono i concetti alla base della polvere intelligente a un progetto al PARC chiamato Smart Matter.
I dispositivi Smartdust saranno basati su nanoelettronica a sub-tensione e sub-tensione profonda e includeranno le micro sorgenti di alimentazione con tutti i supercondensatori a impulsi a stato solido (supercondensatori nanoionici).
Il recente sviluppo delle nanoradio può essere impiegato nell'implementazione di smartdust come tecnologia utilizzabile.
Un tipico scenario applicativo è la dispersione di un centinaio di questi sensori intorno a un edificio o intorno a un ospedale per monitorare la temperatura o l'umidità, monitorare i movimenti dei pazienti o informare di disastri, come i terremoti. In campo militare, possono fungere da chip sensore remoto per tracciare i movimenti dei nemici, rilevare gas velenosi o radioattività. La facilità e il basso costo di tali applicazioni hanno sollevato problemi di privacy. La possibilità che uno "sciame" progettato per autoreplicarsi ed evolversi per risolvere un problema possa progredire oltre il nostro controllo ha anche sollevato preoccupazioni per la sicurezza nelle storie di fantascienza, come Prey di Michael Crichton. Vedi anche macchine autoreplicanti nella finzione. Questa possibilità comprende uno scenario da fine del mondo noto come poltiglia grigia.
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Ecco il super nero, assorbe il 99% della luce
E' il nuovo materiale messo a punto dalla Nasa
www.ansa.it/scienza/notizie/rubric...N2BwhH2ynn-B5HQ
Edited by Kill Dogma Revolution ! - 14/7/2021, 03:01
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