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Kill Dogma Revolution !.
Descrizione DA LIBRO:
Temuto, tormentato e diffamato ma anche venerato, adorato e abbracciato, Saturno e i suoi poteri oscuri hanno fortemente influenzato la vita spirituale e magica di culture e individui per millenni. Concentrandosi in particolare sul suo carattere antinomico e anticosmico, The Cult of The Black Cube è uno studio seminale sull'essenza occulta e sul significato esoterico di Saturno in teoria e pratica. Viene introdotto dal (in)famoso Frater U.:D.: della Germania, leggendario mago e membro di spicco della Fraternitas Saturni.
Questo lavoro è diviso in tre sezioni principali:
La parte I esamina il ruolo ambivalente di Saturno in varie tradizioni religiose e magiche in tutto il mondo, concentrandosi in particolare sui suoi culti islamici, classici e indiani. Mettendo in luce i tratti comuni alla base delle manifestazioni globali di Saturno, il Dr. Moros sostiene un culto perenne di Saturno espresso in varie forme culturali.
Le parti II e III comprendono il Grimorio del Cubo Nero che fornisce un arsenale completo di armi occulte per iniziare il contatto con Saturnino e stabilire un culto individuale di Saturno. La Parte II presenta un'analisi esoterica approfondita del Culto Saturnino e della natura del suo percorso iniziatico. La parte III è dedicata alle applicazioni pratiche del culto e della magia saturnina.
Questo tomo è un'opera indispensabile per ogni serio iniziato e ricercatore occulto saturniano.
L'autore Dr. Moros (pseudonimo) è stato uno studioso di religioni e un devoto iniziato di Saturno per 30 anni. Purtroppo è morto all'inizio del 2017 in circostanze misteriose. Questo libro è la sua eredità esoterica.
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Dettagli bibliografici:
176 pagine, 165×235 mm,
stampato su carta Lessebo Design di alta qualità senza legno (115 gsm),
incl. opera d'arte a colori a tutta pagina dell'artista luciferina Erica Frevel e
numerose illustrazioni in bianco e nero,
Risguardi Surbalin moiré.
Edizione con copertina rigida in tessuto (ESAURITO)
Rilegato in pregiata tela grigio-azzurra,
goffratura anteriore, scritte sul dorso, cerchietti.
Limitato a sole 720 copie.
Edizione Auric (ESAURITO)
Rilegato completamente a mano in pelle nera saturnina,
scritte sul dorso, fasce per la testa, nastro.
Ogni copia aurica ingloba in prima di copertina una lastra di piombo saturniano sbalzato e siglato, 110x170mm, consacrato individualmente alla divinità.
Combinando la pelle animale nera e un metallo saturnino, ogni copia Aurica è specificamente concepita per diventare una manifestazione sacra delle energie saturnine da utilizzare come oggetto rituale legato ai riti descritti nel libro.
Limitato a sole 52 copie numerate a mano. (link per scaricare la copia PDF qui sotto,gratuito!)
Black Cubes, Black Rocks, Black Goo and other Black Stuff
https://foundationfordisinfestation.com/20...er-black-stuff/
Guarda il video traduzione di Elettrone Libero su BlackGoo qui : https://numero6.org/ap/1-black-goo-la-sost.../?aff=killdogma
CULTO DI SATURNO e il cubo nero:
www.nicholson1968.com/nicholson196...0xVb2IfhRM#tab2
L'italia veniva chiamata anche Saturnia
The Cult of the Black Cube: A Saturnian Grimoire
https://theionpublishing.com/shop/cult-of-the-black-cube/
-When you die from this your body is consumed while it retains your spiritual and intellectual identity to trapped in the 4D to be used as a 'resource'. Meaning it uses your body as a shell. The black goo is actually demonic in nature it’s worshiped by the cult of the black cube..
-Quando muori per questo, il tuo corpo viene consumato mentre mantiene la tua identità spirituale e intellettuale intrappolata nella 4D per essere usata come una "risorsa". Significa che usa il tuo corpo come un guscio. Il goo nero è in realtà di natura demoniaca ed è adorato dal culto del cubo nero..
The cult of black cube actually worships Satan. Or they’ll go by the cult of Saturn which also is another name for Satan. This is also what the Freemasons worship as well they are apart of them the elites worship this black cube and Goo that is sentient and can take shape... pic.twitter.com/8mPADH7Jkm
— dividedwefall21 (@dividedwefall21) June 26, 2020
ATTENZIONE I LINK PER IL DOWNLOAD QUI SOTTO SONO SALTATI, PERCIO' ABBIAMO CREATO UN NOSTRO LINK PER FARVELO SCARICARE,SICURO QUI : https://drive.google.com/file/d/1rB-DqUhCW...iew?usp=sharing
TROVI QUI EDIZIONE 2017 INTEGRALE : https://pdfcoffee.com/qdownload/moros-a-th...5-pdf-free.html
ALTRO PDF STESSO LIBRO : https://pdfcoffee.com/qdownload/the-cult-o...5-pdf-free.html
TROVI QUI IL LIBRO INTERO A FOTOGRAFIE PAGINA PER PAGINA : https://pdfcoffee.com/qdownload/arthur-mor...f-pdf-free.htmlVIDEO LIVE DELLA MECCA, I FEDELI RUOTANO INTORNO AL BLACK CUBE - CULTO DI SATURNO
INIZIO LIBRO-TOMO TRADOTTO:
(attenzione, se trovate errori nella traduzione automatica segnalateli pure qui sotto,dopo la traduzione autom.curiamo la forma)
Nella sua introduzione a questo libro il nostro autore non perde tempo nell'individuare un
problema principale che ha disturbato l'occultismo e le tradizioni magiche occidentali
per secoli se non millenni:
Quando mi chiedono quale particolare tradizione spirituale seguo, spesso mi capita
resistere alla tentazione di dire "Gnosi Saturnina", perché le esperienze,
i rituali e le pratiche che seguo sono in definitiva collegati al ctonio
entità e la loro intelligenza dominante che fondamentalmente non è un bene o
benigno, cioè la divinità saturnina.
Infatti, il termine 'Saturnine (o, più comunemente: Saturno) Gnosi' condivide la sua
ambiguità con molti, se non la maggior parte, concetti e tag occulti. Considerando che, al
lettore disinformato, i suoi elementi costitutivi ("Saturno", "Gnosi") possono sembrare'
abbastanza semplice, qualsiasi sguardo approfondito più vicino rivelerà molteplici differenti
strati di significato, molti dei quali appaiono decisamente contraddittori, cioè incompatibili tra loro. Ciò ha creato molto sconcerto e talvolta aspre controversie all'interno delle varie comunità occulte
attraverso i secoli, con poco sforzo speso per analizzare lo specifico
fattori - filosofici, intellettuali, sociali, storici o, sommariamente, "culturali"
- governare e informare fondamentalmente questo equivoco intrinseco.
Così, molti occultisti: scrittori, lettori, insegnanti, accoliti e praticanti possono essere e in effetti sono consapevoli che Saturno come divinità planetaria simbolicamente
sta per 'guardiano della soglia' come avviene, ad esempio, nel classico
astrologia. Tuttavia, questo epiteto non è facile e certamente non intuitivo
rispettare l'equiparazione di Saturno alle figure salvifiche di Lucifero (più comunemente
una denotazione tradizionale della stella del mattino e/o della sera, cioè Venere) e
Prometeo, per non parlare del carattere contrarian e - per molti - sinistro
Satana, come sono solite fare molte altre scuole e tradizioni.
Il termine greco gnosi, a sua volta, è generalmente tradotto come "conoscenza". Questo,
sebbene tecnicamente accurato, omette di affrontare il fatto che ciò che è tipicamente
implicato dalla gnosi in un contesto filosofico o metafisico è in realtà
conoscenza di tipo rivelatore e salvifico che va ben oltre il mero raziocinio intellettuale, cognitivo. Contrariamente al linguaggio comune, dove può
rappresentano praticamente qualsiasi insieme di dati e informazioni (vedi, ad esempio, coder
parlare nell'informatica), nell'occultismo è impresso dal suo riferimento
all'antico gnosticismo - un termine eminentemente ambiguo a sé stante il cui
la definizione è stata ed è tuttora soggetta a continue furiose ricerche accademiche
dibattiti per la maggior parte di due secoli - più a lungo, in effetti, se scegli di farlo
fattore nella contesa e nella propaganda dei primi Padri della Chiesa riguardo al
Gli gnostici pretendevano di essere "eretici".
Questo problema di ambiguità non è una novità, ovviamente, e tutti coloro che lo hanno fatto
dedicato più che superficiale attenzione alla storia dell'occultismo ne è fondamentalmente consapevole. Opere introduttive che trattano di discipline occulte che spaziano
dall'alchimia e proiezione astrale all'astrologia, dalla divinazione alla geomanzia,
Enochian Aethyrs, la Kabbalah, magia cerimoniale, stregoneria e sciamanesimo,
dalla magia del sesso, dalla magia dei sigilli e dagli incantesimi di successo ai talismantici, i Tarocchi, la teurgia eccetera, per citare solo una selezione rappresentativa, di solito spiegheranno il
concetto di simboli come marcatori intrinsecamente ambivalenti poco adatti al semplicistico
interpretazioni a misura unica.
Tuttavia, questo consenso teorico ha fatto ben poco per prevenire l'acre
controversie tra innumerevoli fazioni occultiste su quale particolare
esegesi e, per deduzione, gestione quotidiana di un dato insieme di simboli
è quello 'vero' e 'legittimo'.
A titolo di esempio particolarmente esemplificativo diamo un breve sguardo alle Monete del mazzo dei Tarocchi e agli elementi che
vengono loro comunemente assegnati. Consenso generale, ampiamente accettato su questo
giorno e che risale al 19 ° secolo ha che, essendo ovviamente un simbolico
rappresentazione del denaro, i Denari dovrebbero essere attribuiti all'elemento Terra.
Ciò riflette la logica vittoriana della prosperità materiale che culmina invariabilmente nell'acquisizione di beni immobili "sicuri" e "stabili" ("proprietà propriamente detta" in quanto
erano) - una visione fondamentalmente feudale dell'abilità economica che risale a a
società prevalentemente agraria, cioè preindustriale.
Eppure, già nel 19° secolo, c'era un notevole prominente
eccezione: nel suo trattato fondamentale Le Tarot des Bohémiens, clef absolue des sciences
occultes [Tarocchi degli Zingari. La chiave assoluta delle scienze occulte] del 1889 the
Nato in Spagna, occultista francese, ex teosofo, martinista, mago,
autore e consigliere di corte dello zar russo Papus (cioè Gérard Analec Vincent
Encausse, 1865-1916) assegna l'elemento Aria ai Denari dei tarocchi. Mentre lui
non si preoccupa molto di spiegare questa decisione, sembra essere più
in accordo con il nostro contemporaneo post-industriale (e, probabilmente, anche marxista)
visione del denaro come un'astrazione volatile caratterizzata da un'essenziale mobilità e inconsistente volubilità. Considerando che può senza dubbio essere distribuito a deploy
acquistare e mantenere beni immobili tangibili come beni immobili legati alla Terra,
proprietà fondiaria, proprietà terriere e simili, il denaro stesso è, almeno all'interno del
quadro di questo specifico paradigma, un'entità funzionalmente distinto da
la sua capacità di spostarsi da un proprietario all'altro. Solo quando è essere
'speso', cioè passato da un luogo all'altro, può effettivamente esercitare il suo?
potere di facilitare il commercio e lo scambio di beni e servizi. Prezioso
valuta basata sul metallo a parte, il "valore" del denaro è in realtà un onorato consensualmente
promessa come rilasciata da chi detiene la prerogativa della moneta - che lo pone
esattamente nel regno elementale dell'Aria. Questo, per inciso, è il motivo per cui, in un contesto di corrispondenza planetaria, il denaro è tradizionalmente assegnato a Mercurio.
Né questo compito elementare è semplicemente una presunzione astratta e accademica. Nel
incantesimi pratici di denaro, quando si conducono magie cerimoniali nell'Ermetico
patrimonio - come, ad esempio, nella tradizione della Golden Dawn - rende tutte le
differenza se i tuoi rituali operativi e le formule magiche sono tecnicamente
focalizzato sul denaro come governato dalla Terra o, in alternativa,
sul denaro in relazione ad Air. In effetti, la maggior parte dei praticanti sosterrebbe che i tuoi risultati sono destinati a
variano in modo significativo, a seconda di quale particolare corrispondenza ti associa
capita di optare per.
Si potrebbe essere tentati di sostenere che con il senno di poi Papus ha dimostrato di essere
il pensatore più astuto e 'progressista/ 'moderno' vedendo denaro e
la sua rappresentazione simbolica da parte delle monete dei tarocchi in un modo che si sgancia
la prospettiva politico-economica precedentemente dominante, se non reazionaria,
il potere è invariabilmente radicato e legittimato dalla grande proprietà fondiaria. Certamente, in un'era di economia cibernetica globalizzata post-industriale rende it
poco senso legare il potere della finanza a una visione agraria di ricchezza e prosperità.
Si noti, tuttavia, che il punto qui non riguarda quale di queste due visioni divergenti sia quella "corretta". Il tentativo di giungere a una conclusione così assoluta costituirebbe di per sé un'agenda obsoleta e non più plausibile all'interno
il contesto del relativismo postmoderno contemporaneo. Sono lontani i giorni
quando le "verità" assolute incontrovertibili erano comuni nelle società occidentali
base, indipendentemente dal fatto che si basassero sulla logica aristotelica, le convinzioni religiose fondamentaliste promosse dall'ebraismo e dal cristianesimo, in idolatrate
razionalismo secolarista come celebrato dalla filosofia dell'età dell'Illuminismo e
dall'umanesimo, o, nel XIX secolo e dall'inizio alla metà del XX, dallo scientismo, dal materialismo filosofico e dalle sue propaggini positiviste. Filosofia, antropologia,
psicologia del profondo, neurologia, sociologia, scienze cognitive e, ultimo ma
non da ultimo la fisica quantistica ha fatto la sua parte sgretolando le certezze assolutistiche di un tempo. Oggi sono solo i fondamentalisti religiosi, politicamente
menti reazionarie, revisioniste e educativamente sfidati che non possono
venire a patti con il punto di vista prepotente che, filosoficamente come
oltre che scientificamente, la "realtà" non è un assoluto oggettivo ma, piuttosto, una narrazione
costrutto soggetto a una sfilza di fattori di cui la 'fatticità' presumibilmente oggettiva
tuttavia definito è un semplice sottoinsieme.
Perché è importante sottolineare?
Perché abbracciarlo sarà davvero
espandere piuttosto che limitare le opzioni del praticante occulto. Questo è essenzialmente
l'atteggiamento di Pragmatic e, in una certa misura, anche Chaos Magic: non sprecare
tempo prezioso e sforzi per determinare assoluti invariabilmente contestabili per non parlare di provocare le conseguenti argomentazioni metafisiche eccessivamente teoriche
e litigi. Piuttosto, se funziona, usalo semplicemente! E sii flessibile
sulle cose che puoi: se, nel tuo incantesimo di denaro, devi concentrarti sul lato tangibile e materiale sia del denaro in generale che delle monete dei tarocchi in particolare,
per esempio. come nell'entrare in possesso di un determinato immobile, assegnare con ogni mezzo il
elemento Terra a uno di loro. Alla ricerca del successo in qualche giorno di Forex online
impresa commerciale? Forse affrontando le questioni attraverso il paradigma elementare di
L'aria potrebbe rivelarsi l'approccio più promettente.
La Gnosi di Saturno non fa eccezione e questo libro chiarisce la questione con dettagli abbondanti e illuminanti. Il titolo stesso del classico di astrologia Saturno di Liz Greene:
A New Look at an Old Devil (pubblicato originariamente nel 1976) illustra l'inevitabile
ambiguità che dovremo affrontare nell'affrontare la figura mitologica
di Saturno e tutto ciò che rappresenta. Nell'astrologia classica e nelle sue numerose iterazioni
fino alla metà circa del XX secolo, Saturno è generalmente l'indicatore di carestia, malattia, sventura, desolazione, decrepitezza, miseria e
morte, la folcloristica falce del Grim Reaper che costituisce solo un'eco funesta di
La famigerata falce di Saturno. Un archetipo malfattore se mai ce ne fosse stato uno - 'vecchio'
diavolo' davvero. Saturno è, ovviamente, il nome che i romani assegnavano ai greci
Titano Crono. Non un tipo particolarmente simpatico, di certo non un 'buono e gentile
essere" secondo qualsiasi standard - in caso di dubbio, chiedi a suo padre Urano che ha evirato con la sua falce... La concatenazione (probabilmente facilitata dai rispettivi
somiglianza dei nomi) del Titano Kronos con il dio Chronos che personificava
Il tempo ha portato Saturno a essere reso come "Padre Tempo" fino ai giorni nostri. e di
Certo, il tempo come 'divoratore di vita' non è esattamente considerato il più gioviale di
anche creatori di allegria cosmiche.
Eppure, da un certo punto (sebbene non molto presto quando apparentemente si concentravano ancora sui suoi aspetti malefici) i romani riverirono e adorarono
Saturno come divinità benigna responsabile dell'agricoltura, della fertilità, del nutrimento e
prosperità. Secondo Ovidio ed Esiodo, ha anche presieduto la mitica Età dell'Oro quando tutto andava bene nel mondo e nei suoi abitanti umani. Il
Il Campidoglio era originariamente chiamato Satumius mons e il dio era
anche responsabile dell'importantissimo Tesoro di Stato.
L'annuale più popolare di Roma
festival, i Saturnalia, era decisamente un lungo periodo di festeggiamenti, di regali e di giocosi capovolgimenti di ruoli sociali - nella cultura occidentale moderna
termini potremmo paragonarlo a un mix di carnevale e feste di Natale.
In sintesi, Saturno godeva anche di devozione e riverenza come primo divino
benefattore. Una e la stessa entità, vista sia come incorporazione del male
eventi, depressione e distruzione e come fonte di salutare abbondanza, benessere e baldoria - non c'è niente di più contraddittorio di così.
Eppure la nostra non è semplicemente una questione di "vedere entrambi i lati della medaglia" o bilanciare lo Yin con lo Yang. Fagilo filosoficamente quanto vuoi: cosa?
in realtà abbiamo a che fare qui è qualcosa di molto estraneo alla nostra visione presuntamente chiara e dichiaratamente razionale di un mondo di una sola verità come trasmesso a
noi da Aristotele e dai suoi successori. Si tratta, infatti, del Potere del
Paradosso. La realtà mitica non è mai (e nemmeno la vita stessa) così inequivocabile e
inequivocabile come vorrebbe dipingerlo lo sforzo umano tradizionale. Gnosi come
una conoscenza applicata e manifesta della vita e della tecnologia della vita si concentrerà sempre
non sulla "risoluzione" delle contraddizioni ovviamente prevalenti che informano il mondo
ma, piuttosto, trattandoli in modo costruttivo significativo: pratica
piuttosto che il dogma, l'esperienza palpabile al posto della fede astratta o la semplice supposizione teorica sono il suo sostegno. Se non altro, questo è ciò di cui parlano gli gnostici
L'antichità, i mistici e i cabalisti medievali ce lo hanno insegnato, così come i
Saggi indiani in epoca vedica e maestri buddisti: se vogliamo veramente venire
alle prese con il mondo così com'è, non abbiamo altra scelta che abbracciare il suo paradossale
natura e trasformarla in un'arma praticabile per sconfiggere i capricci della vita.
Il tedesco Fratemitas Satumi (FS) è senza dubbio il più antico e il più
influente ordine magico esistente focalizzato sulla Gnosi di Saturno. Così, sembra
ragionevole presumere che possa sapere una o due cose sull'argomento. La FS
tiene in grande considerazione lo gnosticismo antico e ha persino dedicato una delle sue lauree operative (in contrasto con le lauree honoris causa), il 25° Magister Gnosticus all'indagine e alla ricerca della gnosi. Ciò che molti principianti trovano confuso, tuttavia,
è che mentre l'antico gnosticismo vedeva il "Demiurgo" come un malevolo o, a
migliore, ignorante entità a cui gli gnostici si opponevano in qualsiasi modo, nel suo nucleo
rituali Saturno è affrontato come il “Grande Demiurgo” in modo decisamente positivo,
maniera rispettosa. Come può essere? Non è questa una contraddizione fondamentale in
urgente bisogno di risoluzione?
Ancora una volta, ci troviamo di fronte a un'ambiguità di termini che riflette il paradossale - o osiamo dire olistico? - occultisti narrativi in genere e maghi
in particolare sono tenuti a ricorrere e gestire (piuttosto che "risolvere") quando
trattare con il vasto spettro di strumenti che una pletora di tradizioni occulte ha
lasciato in eredità a noi. Ovviamente, nel Timeo di Platone (circa 360 aC) il Demiurgo as
un artigiano, capomastro o stilista universale, anche se essenzialmente secondario,
forza esecutiva, è un'entità vista come un grande benefattore. Dopo Platone, entrambi i
Scuole filosofiche del medio platonico e neoplatoniche, mentre allegramente
esponendo su di esso, erano anche completamente contenti dell'idea. Come, per inciso, sono
i massoni di oggi, non importa il fatto che potrebbero non impiegare tecnicamente
il termine "demiurgo" stesso, dopo averlo sostituito con "Grande Architetto"
[dell'Universo]”. Il concetto fondamentale è sempre lo stesso.
Furono gli antichi gnostici a convertire l'espressione in peggiorativa
modo per denotare un essere minore o arconte i cui vari appellativi - nettamente sfavorevoli - includono Ialdabaoth, Saklas ("folle"), Samael ("dio cieco")
ecc. Qui troviamo che il Demiurgo viene descritto come un malevolo, stupido, cieco,
altezzoso, insensibile, egoista se non irredimibile "dio fallito", dato che è
compito primario dello gnostico smascherarlo per quello che è e fuggire dal suo
frizioni profane. Questo è parte integrante dell'anticosmico dualistico degli gnostici
principio che il mondo costituisce la prigione del nous o la "scintilla divina"
che ha bisogno di liberazione. Visto da questa prospettiva, Saturno Gnosi è in realtà
abbastanza consapevole di quelle "entità ctonie" meno che benevole e del loro governo
Intelligenza” di cui sopra.
Anche in questo caso, non è necessario sottoscrivere né l'uno né il
altro punto di vista ad esclusione della rispettiva controparte. Piuttosto, saremmo
ben consigliato di gestirli tutti in accordo con lo stregone inglese Austin
Il sobrio consiglio di Osman Spare che la fede non è che una tecnologia ed è per questo che i maghi dovrebbero selezionare le loro convinzioni proprio come i chirurghi sceglieranno i loro strumenti - qualunque cosa sia più adatta per raggiungere un dato obiettivo è sempre lo strumento o la convinzione
di scelta.
Questo libro è un'eccellente risorsa per riempire il tuo arsenale metafisico e filosofico con una moltitudine di tali strumenti che ti aiuteranno a potenziarti.
U bique .*. Demone .* U bique .* D eus .*
Ubico .*. Demone .* Ubique .* Deus .*
(immagine del cubo ritratto qui sopra in cima alla pagina e vari riferimenti nel mondo)The Cult of the Black Cube
Ultima Cumaei venit iam carminis aetas;
Magnus aB integro saeclorum nascitur ordo.
iam redit et Virgo, redeuntSatumia regna,
iam nova progenies caelo demittitur alto.
Traduzione da Latino:
Questa pagina era l'ultima età di Cuma è ora arrivata;
Un grande ordine dei secoli è nato di nuovo.
Già ritorna, redenta il regno di Satumia;
Ora una nuova generazione è in alto.
Ora arriva l'era finale del canto della Sibilla;
Nasce il nuovo ordine mondiale.
E ora torna la giustizia, torna il regno di Saturno,
Ora un nuovo lignaggio è inviato dall'alto dei cieli.INTRODUZIONE:
questo libro spiegherà alcuni concetti che i miei amici e colleghi
Avvertimi potrebbe sembrare molto desolante ai lettori per la prima volta. È molto giusto
valutazione. Quando mi chiedono quale particolare tradizione spirituale seguo, io
spesso devono resistere alla tentazione di dire 'Gnosi Saturnina', perché le esperienze,
i rituali e le pratiche che seguo sono in definitiva collegati alle entità ctonie
e la loro intelligenza dominante che fondamentalmente non è un essere buono o gentile,
vale a dire la divinità saturnina. Spiegare me stesso o le mie opinioni e pratiche è
spesso più guai che ne vale la pena e, francamente, per anni non ho sentito alcuna inclinazione a codificarli o condividerli con nessun altro. Tuttavia, negli ultimi diversi
anni, una serie di eventi, coincidenze e sincronicità si sono succeduti insieme
in modo tale che credo che la divinità saturnina voglia che queste cose siano
condiviso, e quindi cercherò di mettere in relazione una serie di insegnamenti e tecniche occulte, raccolti da oltre 20 anni di seria ricerca accademica ed esoterica.
Visto che passeremo un po' di tempo insieme, voglio dirti un po'
su me stesso, e perché questo libro è stato scritto da me.
Quando ero all'ultimo anno di liceo, ho avuto un incidente d'auto che
mi ha danneggiato la spina dorsale e mi ha paralizzato la gamba destra. I raggi X hanno mostrato che il
la sezione della mia colonna vertebrale che si collegava ai miei fianchi - il coccige - era stata quasi
distrutto.
. Provavo un dolore terribile e costante, che è rimasto con me per tutto il tempo
ore diurne e rendeva quasi impossibile dormire, studiare o persino muoversi senza farmaci considerevoli. Stare seduti era un'agonia, e il danno al mio
la colonna vertebrale aveva causato una perdita di controllo su una delle mie gambe, quindi potevo solo zoppicare
intorno alla scuola con l'uso di un bastone. Questo danno durò per diversi anni. Il
il sistema medico era buono ed efficiente, ma nessuno dei trattamenti funzionava,
e il mio specialista della colonna vertebrale era preoccupato che la chirurgia avesse buone possibilità di
danneggiando ulteriormente i nervi e potrebbe portare alla paralisi totale sotto la vita.
Ho passato mesi in fisioterapia, poi in chiropratica - ho persino provato lo yoga. Nessuno di
questi hanno aiutato, e i miei medici sono stati costretti a prescrivere dosi sempre più grandi
di oppiacei per attenuare il dolore costante alla schiena e alle gambe. Quello da solo era quasi
un pericolo tanto grande quanto il danno ai nervi, perché gli oppiacei creano una forte dipendenza,
e questo era in un momento in cui la dipendenza da antidolorifici non era ancora riconosciuta come la as
problema serio che è oggi. Avevo 18 anni e camminavo con un bastone, ma il
il vero problema era l'oscillazione tra gli estremi del dolore dal danno spinale
o la nebbiosa vaghezza della morfina.
Questo miserabile stato di cose durò fino a quando non fui a metà dei miei studi universitari. Ad essere onesti, non sono del tutto sicuro di come ho fatto ad entrare all'università, dato che ero così pesantemente medicato che non potevo guidare, e spesso biascicavo il mio
parole. D'altra parte, mi è piaciuto molto il processo di apprendimento e l'università
offriva la possibilità di scoprire l'ignoto.
I miei studi universitari erano inizialmente in discipline umanistiche e ne ho presi molto lot
corsi in diverse discipline per vedere cosa potrei voler fare come carriera. Il
l'università era di medie dimensioni e aveva offerte di corsi decenti in una vasta gamma
di discipline, e così ho potuto provare la psicologia e la filosofia, insieme a
latino e studi religiosi. Mi sono piaciuti molto gli studi religiosi, perché
il dipartimento di religione stava attraversando un passaggio generazionale, che
ha portato molti docenti a essere specialisti in "nuovi" campi come il paganesimo e l'esoterismo. Hanno offerto corsi su "Morte e morire", "Magia e il"
Occulto", e "Antichi miti e semiotica", nessuno dei quali era stato offerto a
decennio prima.
Per un capriccio, mi sono iscritto al corso su 'La magia e l'occulto'; credo
perché avevo bisogno di un'opzione, si adattava al mio orario e sembrava interessante.
Così
Ho zoppicato in classe, e si è scoperto che l'istruttore era in realtà abbastanza bravo,
e sembrava avere quella che ancora oggi definirei un'eccellente comprensione dell'argomento da non specialista. Giusto per essere chiari, non credo che qualcuno abbia bisogno
essere un mago per ricercare la magia, perché ce ne sono di eccellenti
ricercatori che lavorano sui fenomeni soprannaturali senza cercare di creare
loro. Questo era uno di questi insegnanti, quindi abbiamo avuto discussioni molto interessanti
sulla storia della magia, la magia nel mondo antico, la meccanica degli incantesimi
e cerimonie, e demonologia di base. Come puoi vedere, ricordo ancora il
ovviamente bene, e dal momento che sono stato drogato in un coma quasi costante, questo suggerisce
che era un corso ben insegnato.
All'avvicinarsi della metà del trimestre, l'istruttore ci ha ricordato che come da
il programma, non avremmo un esame finale, ma invece un progetto di ricerca.
Ho deciso di fare il mio saggio sul concetto di magia nera nell'antichità, principalmente
perché ero un fan dei film di 'Conan' con Arnold Schwarzenegger, e
l'intero motivo dell'"antico stregone" che era prevalente in quel genere. Quindi ho speso un
qualche giorno nella biblioteca universitaria, scavando in diversi testi di negromanzia,
magia nera, maledizioni, demoni e materiali del genere. È stato molto interessante vedere cosa era disponibile allora, e devo dire che la nostra biblioteca aveva un
collezione sorprendentemente decente di libri e riviste su questi argomenti, soprattutto considerando che non era una grande università. Posso solo supporre che la facoltà
stessi erano molto attivi nella ricerca, il che avrebbe giustificato il considerevole
raccolta di materiali su tali argomenti.
Stavo leggendo una delle monografie francesi su la nigromantie
romaine (negromanzia romana) quando mi sono imbattuto in una cerimonia particolare che
è stato progettato per placare gli dei ctoni in cambio di favori. Era, se
sai qualcosa della religione romana, un'idea molto tipicamente latina: do ut des,
che significa: 'Io do in modo che Tu [la divinità] dia.' La cerimonia è stata piuttosto
complesso, e sembrava basarsi in parte sul rito ctonico celebrato
da Enea nell'Eneide, in cui viene scavato un fossato in modo che gli animali di colore nero
possono essere sacrificati e far scorrere il loro sangue nella terra. Leggendolo, io
sentivo una strana sensazione che forse queste pratiche non erano semplicemente superstizione.
Gli antichi non erano persone stupide e non puoi assolutamente visitare l'Egitto
o l'Italia o l'India e pensare che i grandi monumenti siano stati costruiti da deficienti.
Le cerimonie magiche erano incredibilmente costose da eseguire e le persone no
spendere ripetutamente grandi quantità di denaro in pratiche che non generano risultati.
In tutte le culture antiche, i maghi erano professionisti, con una clientela solo
rispettabile come potrebbe invidiare un medico o un avvocato. Con questo in mente, ho trovato
me stesso contemplando la possibilità di provare una versione modernizzata del
rituale agli dei ctonie.
Per essere chiari, non sto dicendo che credessi necessariamente nella magia, ma ci credevo
un tipo di dolore che può essere descritto solo come trasformativo. Tutto intorno
ero visibile solo attraverso una foschia rossa e stavo perdendo la mia capacità di funzionare
in alcun modo produttivo. Tuttavia, attraverso i diversi corsi che stavo seguendo, ho
ascoltavo istruttori intelligenti e articolati che discutevano di magia come un vero e proprio
forza che potrebbe essere studiata, testata e utilizzata con effetti reali. Non è che quelli
gli insegnanti (tutti) affermavano di essere maghi, ma lo facevano spesso
descrivere di aver osservato alcuni fenomeni altrimenti inspiegabili mentre
stare con stregoni nativi americani, stregoni africani o sufi
maestri. Non l'hanno nemmeno ricoperto di zucchero - e questo è rimasto con me - tutti loro
ci tenevo a dire che la magia era una forza che tendeva a spaventare le persone
chi lo usava, e che coloro che entrano in contatto con il mondo degli spiriti tendevano ad essere malati o
individui danneggiati. Questo ha anche un nome accademico: La malattia sciamanica/
perché la maggior parte delle culture che hanno sciamani credono che gli spiriti contattino il
potenziale sciamano durante qualche terribile malattia, o dopo un incidente di qualche
genere. In ogni caso, dato il tipo di istruzione che ho avuto la fortuna di ricevere,
e poiché avevo esaurito tutte le opzioni mediche convenzionali, ero disposto
per provare qualsiasi cosa.
Potresti chiederti: perché avvicinarsi agli dei ctonie? La risposta è semplicemente
che ho sempre sentito una risonanza naturale con le energie ctonie. Non è quello
Mi piacevano i serial killer o le zone di guerra, ma nelle lezioni di mitologia che ho seguito, io...
era decisamente attratto dagli elementi più selvaggi e mostruosi - non lo era
una simpatia razionale, era solo istintiva. Inoltre, quando studi davvero
le tradizioni magiche ellenistiche o ermetiche, c'è un preciso senso che
c'è un ordine cosmico che normalmente non può o non deve essere capovolto.
Se sei ferito e rotto, dovresti consultare un medico o un prete,
non ti rivolgi alla magia a meno che tu non sia disposto a contrarre un serio debito con i potenti
divinità o spiriti.
Forse non è così che si parla di magia oggi, ma era proprio così che veniva presentata nei vari libri di testo a mia disposizione al
tempo.
Ho fatto le mie ricerche. Avevo preso il latino e sono riuscito a ricostruire una base
rituale che avrebbe dovuto mettermi in contatto con i Di Manes, gli dei-fantasma di
l'oltretomba romano. Questa sembrava una direzione saggia in cui andare, perché io...
Sapevo per certo che ho origini romane, e in teoria i miei antenati devono
hanno sacrificato a queste entità per secoli. Come discendente di sangue di alcuni
presunti pii romani, aveva senso avvicinarsi a quelle stesse entità e
chiedere il loro aiuto. Ho capito che la magia implica il commercio, e quindi ero preparato
per offrire praticamente tutto ciò che chiedevano.
Arrivò la notte del rituale, e io mi ero preparata con molta cura. Il rituale
il testo stesso era in latino e mi ero basato in parte sulle tavolette della maledizione di John Gagerger
e Incantesimi vincolanti per alcuni passaggi. L'altare aveva offerte di vino,
acqua, pane e altri doni che sembravano rappresentativi della tradizione
cose che un'entità ctonica romana potrebbe desiderare. Dato che non ho avuto un funerale
pozzo in cui versarli, mi ero procurato una ciotola di vetro per ricevere le offerte. io
io stesso avevo una toga, e sapevo abbastanza da coprirmi la testa per mostrare umiltà al to
divinità. Ho iniziato il rituale al buio, tranne che per poche candele per dare abbastanza
luce per vedere il testo. Era solo l'inizio dell'autunno, quindi la casa era relativamente calda. Recitai la litania, e cominciai a versare le offerte del vino, poi
acqua, poi pane. Usando un coltello, poi mi sono tagliato la mano sinistra e ho lasciato il sangue
a gocciolare giù dalle mie dita e nel calderone.
Quel particolare atto è stato probabilmente uno dei più significativi della mia vita.
Le cose iniziarono a cambiare quando il sangue entrò nel calderone. La temperatura nella stanza scese bruscamente e le candele si abbassarono. Le fiamme stesse non tremolavano, ma la loro luce divenne così debole che l'oscurità del...
la camera era davvero opprimente. Mi sono reso conto che non ero solo - potevo sentire
la presenza di più spiriti nella stanza con me, e non l'hanno fatto affatto
sentirsi amichevoli. L'avevo immaginato dato che stavo disegnando su divinità ancestrali e liberamente
offrendo il mio stesso sangue che qualunque cosa si fosse presentata sarebbe stata amichevole. Stupidamente,
Non avevo immaginato che qualunque cosa fosse venuta sarebbe stata malevola o semplicemente arrabbiata con
essere disturbato.
Poi il calderone di vetro esplose. Non si è rotto, è letteralmente esploso in
minuscoli frammenti di vetro. Ho sentito una vera paura, perché non sapevo cosa fare in quel momento
punto. Diventò difficile respirare, come se una forza mi stesse schiacciando il petto. Mio
il latino attentamente pianificato è crollato, e potevo solo pregare in modo udibile nella mia nativa
Francese a quegli spiriti di perdonarmi per aver disturbato il loro sonno. ero
paura di muoversi, perché il pavimento era al buio, e c'erano piccoli vetri
frammenti ovunque.
Alla fine, forse dopo dieci o quindici minuti, la presenza malevola
nella stanza svanì. La stanza è diventata più calda e luminosa, e mi sono sentito
che era abbastanza sicuro da attraversare la stanza zoppicando e accendere le luci. io taglio
i piedi sul vetro, naturalmente, perché ero stato scalzo. ho ripulito il
pasticcio, pentito di aver provato il rituale in primo luogo, e mi sono ripromesso
Non mi cimenterei mai più nella magia nera.
Due o tre notti dopo, ho fatto un sogno lucido. È stato unico, non lo dimenticherò mai
esso. Ho sempre odiato cercare di descrivere questo sogno, perché era sinceramente
sacra esperienza, ma sono convinto che il resto del libro semplicemente non lo farà
ha senso se non ne condivido gli aspetti fondamentali.
Sono apparso su una montagna in questo posto davvero strano, per lo più deserto, e
i colori erano tutti sbagliati, vale a dire che il cielo e la sabbia erano tutte sfumature di rosso
e arancione che non sono possibili sulla terra. C'era un senso di ostilità verso
vita in quel luogo. Ma non ho prestato molta attenzione all'ambiente circostante,
perché c'era questa gigantesca massa di energia nera pulsante davanti a me. Di tanto in tanto si increspava di colore nello stesso modo in cui il petrolio nero può avere una
lucentezza arcobaleno sulla sua superficie oleosa, e tu sai che il colore non è la benzina,
è solo la luce che lo illumina. L'energia nera mi ha parlato proiettandomi
parole nella mia testa, non ho messo in dubbio il meccanismo in quel momento. In sostanza,
diceva che il mio rituale aveva attirato la sua attenzione e che aveva deciso di portare
io al suo mondo. La divinità mi ha offerto una scelta. Primo, diceva che potevo tornare
alla mia vita normale, e mi aspetto di vivere nello stesso continuo dolore e miseria
che mi aveva costretto a provare qualcosa di così disperato come dilettarsi in nero
Magia. Ma in alternativa, diceva che poteva ripararmi, ricucire la mia spina dorsale danneggiata
tornare insieme e divorare completamente il trauma.
La divinità ha detto che sarebbe
fare più di questo - mi porterebbe su un percorso diverso da quello che il destino aveva previsto, dove sarei andato in posti interessanti, avrei imparato a fare cose strane e avrei avuto un
vita generalmente molto eccitante. In cambio, servirei come uno dei suoi messaggeri in
questo mondo, portando con me la sua essenza, correndo attraverso i tessuti danneggiati
del mio corpo. I miei programmi e le mie ambizioni verrebbero in secondo piano, perché niente nella vita è gratuito, e certamente non i miracoli.
Bene, volevo sperimentare il miracoloso, quindi ho accettato il suo generoso
offerta senza battere ciglio. Proprio lì e allora, ho sentito la sua energia riversarsi in me, come
acqua ghiacciata nelle mie vene. Ho sentito la sua essenza strisciare nella mia spina dorsale, come lo steroide
iniezioni che avevo fatto, facendosi strada tra le vertebre incrinate. mi ha fatto male
molto, e poi mi sono svegliato.
Sarò breve: nel giro di una settimana, il dolore alla spina dorsale era sparito. In due
settimane, non avevo più bisogno del bastone per camminare, e nel giro di un mese non ho più
aveva bisogno dell'incredibile quantità di farmaci che in precedenza aveva permesso previously
io per funzionare. I miei medici non avevano assolutamente alcuna spiegazione per la guarigione e
l'hanno chiamato (puoi giustamente immaginare) un caso miracoloso.
Sarebbe eccitante dire che ho iniziato a ricevere gnosi o indicazioni nitidissime, ma non è affatto così che le cose hanno funzionato per me. Ha comunicato con
me attraverso spinte, ondate di intuizioni e un sacco di sincronicità insolita.
Alla fine, quando fui pronto, la divinità finalmente mi permise di vederlo come Saturno,
il Cubo Nero, il Signore del Tempo. Sembrava non darmi mai lavoro, ma
mi ha costretto a frequentare la scuola di specializzazione e, infine, a un programma di dottorato
nella mitologia in una scuola della Ivy League. Ho studiato i vari culti di
Saturno, nelle sue numerose forme e manifestazioni culturali da allora.
Potresti essere interessato a sapere che non è stata una strada solitaria. Lungo
a proposito, ho incontrato un certo numero di figure con cui ho studiato per un po' di tempo. Ogni,
a modo loro, era ed è un devoto adepto della divinità saturnina.
Alcuni di loro sono personaggi molto pubblici e ti sorprenderebbe se lo sapessi
che erano devoti di Saturno. Altri hanno dimostrato di essere alleati che (io ero
scioccato) hanno avuto esperienze simili, e vagato su altri ugualmente o più
bizzarre missioni saturnine.
Venticinque anni dopo, devo dire che la divinità sorreggeva ogni sua parte
accordo. Quegli anni di studio e pratica hanno dato i suoi frutti, e ora mi godo un
livello di privacy e comfort che molti dei miei colleghi accademici invidierebbero.
Tuttavia, nell'ultimo anno, la divinità chiamata Saturno me lo ha fatto capire
(anche se ero riluttante) che è finalmente arrivato il momento di scrivere. ne avevo discusso
inizialmente con il mio amico David Beth, che mi ha incoraggiato in questa direzione.
Non mi piace scrivere sull'occulto per due ragioni. Uno, perché si sente
sbagliato condividere segreti e intuizioni così liberamente con estranei. Dal momento che ho dovuto
lavorare sodo per oltre due decenni, soffrire, viaggiare e morire di fame per ottenere questo
conoscenza, perché dovrei metterla in un libro per altre persone? Secondo e altro
importante, perché queste pratiche, questa conoscenza, è profondamente personale e
sacro; E spesso questa conoscenza e le esperienze derivate dal saturniano
i contatti sono intimi oltre la concettualizzazione. C'è un grande pericolo che
ogni tentativo fatto di trasmettere concettualmente ciò che è fondamentalmente al di là della concettualizzazione è destinato a fallire o almeno rischia di essere inadeguato o
frainteso. Non voglio assolutamente che ciò accada, quindi se dipendesse da me, io
semplicemente non scriverei affatto questo libro. Eppure, come ho detto sopra, alcune decisioni non lo sono
mio da fare, e quindi spero che si dimostrerà un pubblico comprensivo e attento.
Questo libro è scritto per la divinità saturnina, nella speranza che anche tu lo trovi
qualcosa di speciale qui. Questo libro offre segreti, raccolti da anni di
studia. Mostra riti e pratiche che hanno probabilmente migliaia di anni, eppure
che rimangono vitali e potenti oggi. Infine, questo libro può aiutarti a vedere
le incredibili complessità a cui questa divinità è all'opera nel mondo, in molti
culture e imprese. Attraverso questo libro, spero, troverai il tuo
strada verso la divinità saturnina, e cosa succede quando raggiungi quel punto è su
a te. Certo, anche Saturno è lui stesso una manifestazione di un ancora più grande
continuum - cioè, Chaos - ma ci arriveremo in tempo. In ogni caso, se
in qualche modo questo libro è utile nella tua ricerca spirituale per la gnosi che
porta al Caos primordiale, allora conterò i miei sforzi ben ricompensati.Panoramica:
Questo libro presenta una panoramica sul culto e la gnosi del Saturnino
divinità, a volte chiamata Sole Nero o Cubo Nero, un'entità unica
che è stato venerato da molte culture per migliaia di anni. È inteso
principalmente per essere utilizzato da praticanti occultisti, ma è progettato per essere accessibile
anche a lettori perspicaci di altre origini. Ai fini della nomenclatura, questo lavoro si riferisce al dio come "la divinità saturnina" piuttosto che a Saturno,
principalmente perché "Saturno" è semplicemente il nome romano di un'entità che trascende i limiti della mitologia italica. I nomi sono importanti, certo, ma
nel caso di una divinità che ha più nomi, potrebbe essere meglio evitare di nominare
coerentemente dopo un'unica norma culturale. Come dice l'autore di The Picatrix
chiaro, Colui che qualcuno chiama "Saturno", un altro può chiamare "Cronos", "Sani",
"Samedi", "Keyvan", "Tezcatlipoca" o anche "il Cubo Nero". Questa divinità è stata
trattati da vari autori dalla loro prospettiva culturale unica. Per
Ad esempio, il lettore potrebbe essere a conoscenza di La grandezza di Saturno di Robert Svoboda.
Altri autori si sono rivolti indirettamente alla divinità saturnina, o lo hanno incluso
tra le altre divinità, come nel caso di (Pseudo) Ghayat al Hakim di Al-Majriti,
la cui traduzione è meglio conosciuta in Occidente come la suddetta
Picatrice. Tuttavia, se si accetta per un momento che l'occulto si rivolge
divinità reali che trascendono a loro volta i confini culturali, allora si deve
riconoscere che un approccio specifico per cultura potrebbe (o anzi, deve) avere
limitazioni che sono il risultato di pregiudizi di una cultura.
Uno degli esercizi occulti più interessanti è la traccia del culto di Saturno
nelle varie culture del mondo antico. Questo esercizio è significativo per diversi motivi. Primo, dopo aver studiato cinque o sei diversi sistemi religiosi antichi, diventa chiaro che ci sono pochissime divinità che sono veramente...
internazionali, nella misura in cui mantengono i loro tratti distintivi attraverso il culturale
Linee. Saturno è uno dei rarissimi che appare in più culture con il
stesse caratteristiche essenziali. Qui ci si potrebbe chiedere se tutte le divinità solari non lo siano
generico - e la risposta sarebbe definitivamente 'no/ The Roman, Aztec, and
Le divinità solari egiziane (per esempio) non condividono quasi nulla in comune tranne
per l'ovvio attributo del disco splendente. Ci si potrebbe ugualmente chiedere se oceanico
le divinità non sono tutte più o meno uguali, e la risposta è di nuovo "no/
tendono ad essere relativamente unici a parte la loro connessione con l'acqua. In qualsiasi
caso, queste divinità di cui sopra sono legate a fenomeni naturali visibili, e
quindi ci si aspetterebbe che abbiano tratti comuni, dal momento che l'osservazione del
fenomeni non è legato alla propria cultura. Quando una divinità o un'entità che rappresenta concetti più astratti sembra portare quei tratti in modo coerente attraverso
le linee culturali, solleva alcune domande molto interessanti su come e perché
la cultura venera quella divinità. Nella nostra moderna cultura esoterica noi purtroppo
molto spesso troviamo "praticanti" che insistono sul fatto che una figura come Lilith sia equivalente
e non diverso da Ecate e Kali, perché sono divinità femminili con
un lato oscuro. Questa è una riduzione incredibilmente scarsa (e pericolosa) del complesso
figure e simboli culturali. Bisogna stare attenti a non semplicemente "raggruppare insieme" divinità diverse che condividono un certo vago portafoglio di attributi, ma non
storie o caratteristiche distintive. Questo libro, tuttavia, dimostrerà che
la divinità saturnina non è semplicemente una serie di dei simili, ma piuttosto la stessa
entità che è riconosciuta e venerata/placata da più religioni e
sistemi occulti.
Questo lavoro presenta il suo contenuto in tre sezioni tematiche:
■ Materiali accademici. C'è una grande quantità di antichi, medievali e
testi moderni che trattano della mitologia, del culto e della venerazione di
Saturno in una vasta gamma di culture. Colture predominanti coperte
includerà: Classica (greco-romana), islamica e indiana, con riferimenti alla spiritualità azteca e afro-caraibica, se del caso.
Questa sezione del libro indaga il modo in cui studiosi e specialisti
comprendere il modo in cui le varie culture hanno percepito e vissuto
mandato divino e funzione cosmica di Saturno. Un annotato selezionato
bibliografia che fornisce una discussione delle fonti per le persone che
desiderano svolgere le proprie indagini indipendenti possono essere trovate all'indirizzo
la fine del libro.
■ Teoria Saturnino. Questa sezione esamina le discussioni generali su
magia e gnosi, insieme a punti di vista personali e conoscenze acquisite
attraverso la trasmissione diretta da mentori (umani e disumani)
sulla divinità saturnina. Include osservazioni e speculazioni
sul culto globale di Saturno nelle sue molteplici forme. Dove gli studiosi
sezione è supportata da fatti concreti e fonti accademiche, questa sezione
è più gnostico, interpretativo e aneddotico del precedente, ma
altrettanto significativo in termini di informazioni presentate.
■ Pratiche saturnine. Il cultista contemporaneo di Saturno ha un carattere molto
vasta gamma di pratiche storiche tra cui scegliere. Questa sezione
esplora varie devozioni e riti di base e avanzati, per coloro che
desidera impegnarsi direttamente con il Cubo Nero e le sue energie ctonie.
Discute anche alcuni aspetti della pratica occulta contemporanea, come
il ruolo del sacrificio, la meccanica della magia saturnina e il fine ultimo della pratica della magia.Sezione uno
Materiali accademici su Saturno
Saturno in I testi slamici
Cosmologia islamica medievale, come la cosmologia indiana ed ermetica
da cui prende in prestito, considera che i sette pianeti del solare
sistema non sono semplici masse geologiche, ma rappresentazioni fisiche di intelligenze o poteri celesti. Questi sette poteri planetari sono considerevoli
influenza sugli affari quotidiani dell'umanità e in effetti su tutta la vita terrena.
Di conseguenza, lo studente serio di filosofia celeste (leggi: magia) è in grado
per guadagnare un po' di controllo su questi esseri, e quindi migliorare la sua sorte sulla terra, o
alterare il corso degli eventi naturali per un'altra persona, problema o regione.
Nell'esoterismo islamico medievale, la figura di Saturno è sorprendentemente popolare
figura. La parola araba per la divinità saturnina è Zuhal, che significa L'Uno
chi è lontano', o 'l'alieno'. Mentre molti hanno familiarità con il pensiero ermetico
potrebbe voler affermare che questo concetto di "distanza" o "essere alieni" è preso in prestito
dal pensiero greco, è stato definitivamente affermato che 'Zuhal' era l'arabo
nome di Saturno molto prima che gli arabi o gli ebrei conoscessero il greco
apprendimento.
Poiché l'Islam è privo di qualsiasi corrente "satanica" e delle sue tradizioni antinomiche
sono molto più "percorso della mano destra"2 di quanto molti vorrebbero ammettere, l'autore
suggerirebbe che il culto di Zuhal ha assunto il ruolo che il satanismo è venuto a ricoprire
nel cristianesimo medievale. La divinità saturnina diventa la paladina del
disperato, avido, ribelle e vendicativo. È altamente significativo che Zuhal appaia in più manoscritti islamici e che i dettagli
del culto di Zuhal sembrano essere stati ben noti agli autori arabi non come
storia, ma come pratiche reali che 'altri arabi' stavano praticando bene in
il periodo medievale. Zuhal non è stato ricordato vagamente come uno storico
divinità Quraysh come Allat o Hubal, ma era invece ritenuto un'entità per
quali sezioni effettive del Corano erano dedicate e a cui era attribuito un notevole potere del destino. Questa tensione non viene ignorata dagli autori
dei vari manoscritti esoterici, e così i compilatori di The Picatrix e
L'agricoltura nabatea cerca un po' goffamente di trasformare il pianeta Saturno in
una sorta di intelligenza angelica, nella speranza di rendere più appetibile il suo culto
ai devoti lettori musulmani.
I vari manoscritti insistono, da un lato, che Saturno è unico in
che dove gli altri pianeti hanno la propria area di autorità, l'autorità di Saturno è sui pianeti stessi, e quindi il devoto di Saturno ha il vantaggio di non solo essere in grado di fare appello al portafoglio di Zuhal (discusso di seguito),
ma anche la possibilità di usare l'influenza di Zuhal per prevalere sulle altre potenze planetarie.
Quando si esamina la visione islamica della divinità saturnina, si farebbe bene
considerare i testi di partenza. Una delle regole cardine di qualsiasi analisi testuale è
che quando gli autori intendono qualcosa, si ripetono. Quindi nella scansione
questo testo, cercheremo prima la ripetizione, non l'ordine delle parole, e i termini che sono ripetuti saranno contrassegnati in grassetto. Poiché il testo è in traduzione, è ragionevole considerare valida la ripetizione sinonimica. Come il più vecchio delle primarie
testi considerati in questa sezione, sarebbe saggio considerare le parole di Ibn
Il trattato di Wahshiyya sull'agricoltura nabatea. Ibn Wahshiyya writes of Zuhal:
Fai attenzione al male di questo dio quando è arrabbiato o a ovest del Sole
o velata nei suoi raggi nel mezzo del suo ritorno. Prega Lui questa preghiera
che abbiamo appena riportato qui. Mentre reciti questa preghiera, dai un
olocausto al suo idolo costituito da vecchie pelli, grasso, strisce di cuoio
e pipistrelli morti. Brucia per lui quattordici pipistrelli morti e una quantità uguale di amount
ratti. Poi prendi le loro ceneri e prostrati su di loro davanti a Lui
idolo. Prostratevi a Lui [nella forma di] una pietra nera su nero
sabbia e cerca rifugio da lui contro il suo male, perché, fratelli miei,
e carissimi, Egli è la causa della perdizione di tutto ciò che perisce,
la causa del decadimento di tutto ciò che decade, la causa della perdizione di tutto ciò che è
distrutto, causa di dolore di tutti gli afflitti e di pianto
di tutti quelli che piangono. Egli è il Signore del male, del peccato, della sporcizia e della sporcizia
e povertà.
Questo è ciò che fa agli uomini quando è arrabbiato, ma quando è contento
poi dona loro esistenza, lunga vita, fama dopo la morte, accoglienza negli occhi di chi li guarda e dolcezza di parola.
La sua rabbia deve essere [temuta] in situazioni come ti ho appena descritto, ma
la sua contentezza è da aspettarsi quando Egli è ad est del Sole o nel
mezzo del Suo corso o in luoghi che concordano con le Sue azioni o nella in
piena velocità del Suo viaggio o nel ciclo della Sua ascesa.
Se lo preghi quando è arrabbiato, ripeti la tua preghiera e il
sacrificarsi quando è contento e ricordargli la preghiera precedente e
ripetilo a Lui per sfuggire al suo male(3).
Note:
1 “Questa etimologia postdata chiaramente la conoscenza tra gli scrittori arabi della cosmologia greca, per i quali Saturno è il pianeta più lontano nel cosmo; avrebbe fatto poco
senso nel contesto dell'astronomia limitata degli arabi pre-islamici”. Vedi Hartner-
[FJ Ragep], “Zuhal”, in: Encyclopaedia of Islam, Seconda edizione, a cura di: P. Bearman,
Th. Bianquis, C. E. Bosworth, E. van Donzel, W. P. Heinrichs. Consultato online il 18 agosto
2016 <http://dx.doi.org/10.1163/1573-3912_islam_SIM_8194>.
2 Con il termine 'Via della Mano Destra' l'autore si riferisce ad una tradizione spirituale che è in armonia
con le norme ei tabù ortodossi di una data religione, in questo caso dell'Islam. La maggior parte delle forme
del sufismo (ad esempio) rientrerebbero in questa definizione, poiché incoraggiano una stretta adesione all'Islam normativo. Con "Sentiero della mano sinistra" l'autore si riferisce a quelle tradizioni spirituali
che deliberatamente ignorano o addirittura violano le norme ei tabù ortodossi di una data religione. Questo
è raro nell'Islam testuale o popolare, sebbene alcuni specialisti sostengano che gruppi sufi come il
Malamatiyya usa la violazione dei tabù come una sorta di esercizio di vergogna che sciocca l'ego
in sottomissione.
3 Following the edition of Jaakko Hameen-Anttila. The Last Pagans o f Iraq: Ibn W ahshiyya and
H is Nabatean Agriculture. Islam ic H istory and Civilization, v. 63 (Leiden: Brill. 2006), p. 153. This
edition is hereafter referred to as N abataean Agriculture.
Il testo continua, ma fermiamoci qui un attimo. Il testo ripete tale
termini come "male", "rabbia", "preghiera", "nero". Non si tratta di ripetizioni accidentali, in quanto il
l'autore sta cercando di sottolineare la natura della divinità. Zuhal è collegato al "male".
ed è un potere che può sperimentare lo stato emotivo che gli umani considerano
'rabbia.' Questo suggerisce due cose: primo, che Zuhal prova emozioni come essere umano
e così possiamo relazionarci con Lui a un certo livello; secondo, che la divinità è consapevole di aware
azione umana e reagisce ad essa. Inoltre, il testo ripete il verbo 'pregare' e il
sostantivo 'preghiera' più volte, che indica che è possibile comunicare
con questo essere remoto, non come un uguale, ma come qualcosa di più grande. Vediamo anche,
per la prima volta, il riferimento alla venerazione di Saturno utilizzando una pietra nera
per rappresentarlo. Concluso l'esame della ripetizione, ora va bene
per vedere quali termini rimangono.
Come promemoria, queste parole di Ibn Wahshiyya seguono un incantesimo tradizionale di Zuhal. Il testo non lascia spazio a fraintendimenti, come lui chiaramente
identifica Zuhal come la fonte del male, del decadimento, della distruzione, del dolore e dell'impurità. Ibn Wahshiyya esprime preoccupazione per il fatto che Zuhal abbia una personalità vendicativa
e un brutto carattere. Anche le offerte a Zuhal sono sporche e rozze, anzi
più dell'oro o dell'incenso, gli si offriranno 'pelli vecchie, grasso, strisce di cuoio e'
pipistrelli morti/ È importante notare che le pelli, il grasso e il cuoio sono piuttosto
merce di bassa qualità, i pipistrelli morti sono in realtà carogne, cioè sporcizia (najasa) in
legge islamica, e quindi l'offerta di tale a uno spirito indica che il suo carattere è nettamente diverso da uno qualsiasi degli spiriti angelici attribuiti all'altro
pianeti, come Giove o Venere. Questo pone lo spirito di Zuhal più vicino in risonanza ai jinn terrestri, che si dice siano attratti dai morti, dalla sporcizia,
e sangue versato. È difficile sottolinearlo in lingua inglese, ma il
l'uso di carogne è un tremendo tabù nell'Islam - anche gestirlo richiede
abluzioni in alcune scuole di giurisprudenza.
Qualsiasi lettura musulmana tradizionale
questa invocazione sarebbe giustamente scioccata nel vedere che si offriva morto
pipistrelli a Zuhal. Ibn Wahshiyya continua: Sappi che è Lui che dà successo nella coltivazione della terra
e la crescita o il suo opposto alle piante; Ha rivelato alla Luna quello che io
messo in questo mio libro e la Luna l'ha rivelato al suo idolo, e me l'ha insegnato l'idolo della Luna proprio come ora lo insegno a te.
Conserva questo perché è la tua vita su cui ti affidi e da essa dipende
la crescita dei tuoi campi e i tuoi frutti che sono la materia della tua vita
e la tua speranza, durante la tua vita, di comodità, benessere, sicurezza e
salute completa.
Sappi che ho pregato questo dio, Saturno, e nella mia preghiera ho...
ha chiesto al suo idolo di beneficiare con questo mio libro tutti coloro che lo leggono.
L'idolo mi ha rivelato: la preghiera del tour è stata ascoltata e la tua offerta
accettato.' L'ho fatto perché mi dispiaceva per i figli della mia specie perché
dell'angoscia della loro povertà e dell'abbondanza della loro miseria.
[Agricoltura nabatea, p. 151]
Questa sezione è molto significativa, perché l'autore ammette di aver provato personalmente questo particolare incantesimo, pregando un idolo di pietra nera, e che Zuhal ha
parlato direttamente a lui attraverso la pietra nera. Il termine "pietra nera" è volutamente evocativo della pietra nera della Mecca incastonata nella Kaaba. come un
arabo istruito che usa la lingua islamica, Ibn Wahshiyya sta deliberatamente spingendo i limiti.
La divinità saturnina può essere ulteriormente compresa attraverso alcune delle preghiere
diretto verso di esso. L'agricoltura nabatea di Ibn Wahshiyya registra una preghiera a
Zuhal, che il compilatore Picatrix cita e include nella sua interezza, indicando che era considerato altamente efficace. Il testo è leggermente strano, in quanto
vaga tra la seconda persona ("tu") e la terza persona ("lui"), ma questo
lo stile è probabilmente a imitazione del Corano che usa simili cambiamenti di persona. Questo
l'incantesimo sarà discusso più avanti nella Terza Sezione come contemporaneo
operazione magica. Tuttavia, per il momento, è bene notare alcune delle caratteristiche della divinità che l'incantesimo delinea.
Il testo recita:
O Saturno, a Te ci rivolgiamo, in piedi, chiediamo e onoriamo
Tu con obbedienza e umiltà; ci rivolgiamo a Te, in piedi e di fronte
l'esaltato maestro, vivo ed eterno, solido nel suo potere e dominio.
È eterno nel suo cielo e potente nel suo dominio, concentrato nei suoi sforzi e nelle sue grandi opere. Egli è su tutto, il suo potere è su tutto il vivente
cose sulla terra, e perseverano con la sua perseveranza. Con il suo potere e
Con la sua potenza li iniziò e li fa continuare; lui provoca
noi per resistere, e con la Sua eternità e perpetuità, Egli porta la permanenza
sulla terra. Con la sua potenza, fa scorrere e fluire le acque. Vivere, lui
fa muovere la vita, perché Lui stesso è vivo.
È freddo, come la sua natura. Attraverso l'influenza del Suo alto regno,
gli alberi crescono e la terra si appesantisce sotto il peso della Sua
movimenti; se vuole, fa sì che gli esseri diventino ciò che non sono.
Eppure è saggio e creatore per la Sua potenza e intelligenza; il suo sapere
si estende a tutte le cose.
Il testo è lungo, quindi è bene soffermarsi di nuovo qui per l'analisi. Come abbiamo detto
sopra, la regola cardine di qualsiasi analisi testuale è che quando gli autori intendono
qualcosa, si ripeteranno. Con questo in mente, notiamo il repeti,'
zione dei termini "eterno", "potere", "sopportare" e "pesante/peso". Questi suggeriscono
una divinità che si vede essere senza tempo o avere potere nel corso del tempo. È buono
per indicare qui che questi non sono termini che si usano degli altri sei planetari
dèi, e poiché chiaramente quegli dèi sono piuttosto antichi, si comprende che Saturno
è "antico" in un senso veramente cosmico. Ci sono altri termini significativi qui, ma
continueremo la revisione cercando ripetizioni. Possiamo tornare ora al
testo per vedere quali termini vengono ripetuti:
Salve, signore dei cieli, il tuo nome sia santo, puro e onorato.
Ti obbediamo; ci rivolgiamo alla tua antichità, ti chiamiamo per
I tuoi nomi, la tua antichità, la tua nobiltà e il tuo onore. noi esigiamo
da Te che rispettiamo per rafforzare la nostra mente, che sia forte
e durevoli e abitano in noi mentre viviamo. Poi quando moriamo, allontanati
i vermi e i rettili dalla nostra carne. Sei un misericordioso e antico
maestro, e nessuno può salvare colui che tu condanni. sei persistente
nelle tue parole e nelle tue azioni e non ti penti dei tuoi atti. Sei lento
e profondo nei tuoi poteri.
Sei un maestro le cui azioni non possono essere annullate e ciò che vieti non può essere fatto da un altro. Sei
rispettato in tutte le tue azioni e unico nel tuo regno. Sei il
signore degli altri pianeti, e le stesse stelle temono il suono del tuo movimento e tremano davanti al tuo sguardo.
Ti chiediamo e ti chiediamo di allontanare da noi il tuo male, e nella tua purezza,
per trattarci bene. Con i tuoi nomi buoni e nobili, evitiamo il tuo male, e evil
attingiamo alla tua virtù. Con i tuoi nomi, con il tuo vero nome che
Tu ami più degli altri, trattaci bene e concedi ciò che ti chiediamo.
Qui riappare la parola 'resistenza' e 'antichità'. C'è un curioso tipo di paradosso: prima nell'incantesimo si dice che Zuhal sia eterno, ma più tardi He
è antico allo stesso tempo. Come può allora un essere eterno essere "vecchio"? Essere
'eterno' implica non sperimentare il processo del tempo, o essere fuori dal tempo.
Per "antico", quindi, il testo deve sottolineare che la divinità saturnina è un vero
entità primordiale, a differenza degli altri dei più giovani che seguono in seguito. Anche il testo
sottolinea il fatto che la divinità saturnina è una divinità della robustezza (resistenza),
anche se è l'instancabilità di un veterano brizzolato, più che di un giovane atleta.
Come un vecchio, Saturno è pesante, pigro, ma duraturo. Il suo potere non è il
magia appariscente e veloce del Sole o di Mercurio, e probabilmente non è invocato per
risultati veloci (dove potrebbero essere gli altri pianeti), ma è un potere duraturo.
Se il lettore sospetta che il caso della malevolenza di Saturno sia stato sopravvalutato dall'autore, sarebbe saggio ricordare che il termine "cattivo" (in arabo
sharr) si verifica ripetutamente in più testi. Inoltre, i termini "onore" e "male"
appaiono come termini ripetuti in questo stesso passaggio. Anche questi sembrano essere a
tipo di contraddizione: come può un essere essere malvagio, o la fonte del male (in relazione?
testo sopra indicato), e tuttavia essere onorevole? L'unica risposta possibile è che
nella mente medievale, una divinità o una persona poteva essere malevola, eppure avere un
codice d'onore, o almeno un qualche sistema di riferimento che gli esseri umani potrebbero comprendere. L'onore implica che la divinità riconoscerà i sacrifici e
preghiere fatte in suo onore e che reagirà di conseguenza. Allo stesso modo, implica
che la divinità possa essere offesa se viene avvicinata senza il dovuto rispetto
e umiltà.
Questo punto può stonare per molti occultisti contemporanei che spingono per una narrativa antropocentrica, ma è necessario sottolineare che la maggior parte dei sistemi spirituali o occulti tradizionali, pur operando da un punto di vista umano,
non hanno posto l'Uomo al centro sacro della loro cosmologia. Se uno lo accetta
le divinità (con qualsiasi nome) sono esseri reali e indipendenti, quindi tentare di avvicinarsi a loro come uguali è la definizione stessa di arroganza e/o stupidità. Questo non vuol dire che il culto esclusivo e sottomesso (nel Abrahamic
senso) è necessario per lavorare con una divinità, ma in confronto si può parlare con
il proprio superiore professionale o politico con profondo e genuino rispetto, senza
adorandoli davvero.
Dopo aver discusso quegli aspetti del testo che vengono ripetuti, è bene
rivedere quelli che si verificano da soli. Si dice che Saturno sia freddo, e questo
segue la cosmologia islamica che sostiene che i pianeti e gli esseri viventi sono "caldi"
o 'freddo' per natura.4 Saturno è freddo per natura, il che potrebbe essere perché è anziano, oppure perché è una figura ctonica. Il testo dice anche che il suo potere è
lento, ma questo suggerisce il potere implacabile e stridente di un ghiacciaio - non è così
muoversi rapidamente, ma non c'è nulla che possa resistere al suo slancio. Ancora di più
significativo è il verso che afferma: 'Tu sei il signore degli altri pianeti, e
le stesse stelle temono il rumore del tuo movimento e tremano davanti al tuo sguardo».
Ibn Wahshiyya sta dicendo chiaramente che Zuhal è il padrone degli altri poteri,
e che sono soggetti alla Sua volontà. Va oltre, affermando che l'altro
le divinità in realtà temono Zuhal. Questo solleva alcune domande molto serie sul perché
una divinità ne temerebbe un'altra. Questo punto verrà approfondito più avanti.
Possiamo ora considerare The Picatrix, che ha molto da dire sul
carattere e risonanze di Zuhal.5 Mentre ha più in generale da dire su
Zuhal rispetto all'agricoltura nabatea, è stato compilato in seguito e utilizza l'agricoltura
come una delle sue fonti, quindi è necessario considerarla seconda.
Quindi cerchiamo non solo la ripetizione all'interno di The Picatrix stesso, ma proviamo a vedere se fa eco a qualche tema
nelle opere di Ibn Wahshiyya. Su Zuhal si legge [Libro 3.1]:
Saturno, ad esempio, è il pianeta la cui fonte contiene una grande forza
e ha la conoscenza dell'orbita misteriosa e il potere di ottenere il
ragione dietro le cose e la capacità di trovare le loro intenzioni, l'incantesimo di
meraviglie e conoscenza di questioni segrete e misteriose. Regna anche
le lingue ebraica e copta e per le parti esterne del corpo, governa
l'orecchio destro, le parti esterne e la milza come organo interno, che
è anche considerata la fonte della miscela nera [-] del corpo e del
giunture e ciò che tiene insieme le parti intere.
I suoi tessuti: tutti i tipi di tessuti grezzi, le sue professioni: concia delle pelli,
agricoltura e costruzione e [estrazione mineraria] e governa i gusti ripugnanti come
il pero selvatico; quanto ai luoghi, domina montagne nere, valli oscure,
scantinati, pozzi, cimiteri e la natura selvaggia.
I suoi gioielli: onice, pietre nere e calamita. I suoi metalli: piombo, ferro e
tutto il resto che è diventato nero, putrefatto e puzzolente.
Le sue piante: quercia, cartamo, carrubo, palma, cumino, bosso, cumino,
cipolla e tutte le piante dalle foglie dure e gli alberi spinosi e nocivi. I suoi farmaci:
aloe, mirra, il loro equivalente, ricino selvatico e colocynth selvatico.
I suoi profumi: glicine e liquirizia.
I suoi animali: ogni animale oscuro, nero e brutto come cammelli neri, pecore,
maiali, lupi, scimmie, cani, gatti e tutti gli uccelli dal collo lungo e burbero
voce come struzzi, poiane, gufi, parassiti, corvi, pipistrelli, gru e tutto il resto
animali puzzolenti e sporchi che vivono sottoterra. I suoi colori: nero, colori scuri
e grigio, e infine il suo simbolo:
Utilizzeremo la stessa tecnica di cui sopra, e inizieremo con quegli attributi che The Picatrix ripete sia in se stesso, o echi dal Nabateo
Agricoltura (che a volte cita). Il testo ripete i termini 'nero' o 'scuro'
più volte, sottolineando che animali neri, alberi e minerali sono sacri a
Zuhal. L'uso del termine "pietra nera" non è casuale - l'autore di Picatrix
è consapevole che l'idolo di Saturno è esso stesso un Cubo Nero di qualche tipo, ed è
facendo riferimento alla Kaaba, come ha fatto prima Ibn Wahshiyya. Il testo fa anche più volte riferimento a "conoscenza" e "segreto". Ciò indica che le regole di Zuhal
su cose strane e sconosciute, misteri, segreti e questioni in generale
considerato nascosto o tabù. Non è, al contrario, il dio della conoscenza pubblica (come Mercurio), e non ci si avvicina a Saturno per apprendere le cose
che può essere facilmente scoperto da studi, libri o attraverso i normali canali di
informazione. Piuttosto, Zuhal è una divinità che custodisce segreti, rancori, cose sussurrate e misteri sepolti dal tempo o da altre forze. Zuhal non è il
dio del ricercatore, tanto quanto il dio del ladro che ruba la ricerca
di un altro. È il patrono dei tombaroli e degli archeologi, che crack
aprire le tombe e i segreti dei morti, solo per accumularli in luoghi remoti. Ogni volta che un film mostra una conoscenza nascosta in un laboratorio segreto, o
antichi segreti sigillati dietro le porte del caveau, che è una manifestazione di Saturnino
energia. Il sigillo sopra riportato sembra essere uno strappo parziale del meglio conosciuto
Sigillo Saturnino:
Più tardi, The Picatrix approfondisce l'influenza di Zuhal [Libro 3.7]:
Il potere di Saturno è freddo, duro e il suo nucleo è fatto di sfortuna, corruzione, puzzolente, vizioso, tradimento ed è spaventoso. Saturno anche se si aggrappa
di qualsiasi cosa tradisca; separa e spaventa.
Ha il perseguimento di giardini, fiumi, aratura, agricoltura, fornisce molti soldi, economicità, povertà, controversie, viaggi in posti lontani, ha anche i segni di
depressione, rancore, astuzia, circoncisione, rifugio, assenza di socializzazione e
ogni altra cosa che abbia a che fare con il male, la forza, il carcere, il cambiamento,
fatica, fatica, debolezza, corruzione, parole veritiere, cordialità,
determinazione e vecchiaia, difesa, costruzione, [depressioni], [paura],
troppi pensieri, preoccupazioni, esperienze, rabbia, insistenza, fare di meno
bontà, preoccupazioni, tristezza, difficoltà, tristezza, morte, imbrogli,
eredità, accuse, cose vecchie, rimuginare, parlare troppo, il
conoscenza dei segreti, il lato misterioso delle cose, e se Saturno lo è
retrogrado contiene i segni della vergogna e della debolezza. Ha anche il
segni di insistenza vincolante [restrizione] su certe questioni, e se Saturno
poiché è retrogrado capita di affrontare un altro pianeta, indebolisce quel pianeta
pure.
Questi passaggi rivelano molto sul modo in cui la tradizione Ghayat/Picatrix comprende Zuhal. Il Picatrix qui sottolinea i termini che indicano "paura",
"tradimento", "età" e "depressione/dolore", questi non presentano un carattere molto piacevole della divinità, infatti, Zuhal sembra essere personificato come un torvo,
figura burbera. Significativamente, nota che la divinità ha il dominio su
conoscenza segreta, di cui si è discusso sopra. C'è una certa spiacevolezza nel modo in cui viene descritto il pianeta, poiché il suo odore è ripugnante, puzzolente.
Più significativamente, Saturno è oscuro e terribile, persino minaccioso. Se una pianta,
pietra, animale o luogo è ruvido, amaro, maleodorante o dal suono sgradevole, o scuro
colorato, appartiene a Saturno. Questi tratti sono considerati attributi distintivi
di Saturno, e riflettere come i maghi musulmani hanno capito la natura del
divinità.
Andando oltre The Picatrix, notiamo che il suo compilatore ripete le prime parole di Ibn Wahshiyya, che Saturno è freddo. A rischio di riaffermare cosa
quella trasmissione lo ha già spiegato così chiaramente, dovremmo avvertire ancora una volta il lettore del fatto importante che Zuhal è inteso in questa particolare tradizione islamica come un potere freddo, duro e distante. Zuhal è il gelido, duro
potere che incarna la moderazione - che può derivare da malattia, debolezza,
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età, prigionia, isolamento e persino la morte. È la divinità che simboleggia la moderazione e la sua influenza corrompe e distorce il potere dell'altro
pianeti, al punto che la tradizione Picatrix mette in guardia dal tentare
magia planetaria se Saturno è posto in posizione avversa o retrogrado, poiché la tradizione sostiene che il potere di contenimento di Saturno limiterà o distorcerà un lavoro magico altrimenti riuscito. Questo è risuonato con forza verso la fine
di The Picatrix nel Libro 4.4, dove il testo racconta le 'nature segrete' del
intelligenze planetarie. Di Saturno si dice: "La natura segreta di Zuhal è la
potere di moderazione, suggellando segreti, distruggendo terre, turbando il cuore, e
acque calme." Chiaramente, la divinità saturnina non è solo in grado di sopraffare
affari umani, ma per frenare il funzionamento di altre divinità.
Come l'agricoltura nabatea, il Picatrix contiene diversi incantesimi per contattare
la divinità saturnina. Questi saranno discussi in seguito come pratiche raccomandate
nella Sezione Tre, ma sarebbe saggio esplorarne uno qui. Il Picatrix legge dentro
Libro III:
Quando ti rivolgi a Saturno, vestiti di nero. Porta te stesso al
posto giusto il sabato, avendo in mano un anello di ferro, e portarlo con sé
tu un censore in cui metti carbone ardente con incenso. [Ricetta
di incenso omesso per brevità]. Dopo aver censurato il luogo, parla così:
'Oh grande maestro che possiede un grande nome e che si trova in alto
tutti i pianeti, voi [che siete posti] in alto e in un luogo elevato. Sei
il Signore Saturno, freddo e secco, tenebroso, autore di bene, vero nel tuo
amicizia, sincera nelle tue promesse, tenace e tenace nelle tue
amicizie e inimicizie, di intelletto tenace e profondo, vero in
i tuoi detti e le tue promesse, uniche nelle tue operazioni, isolano,
separato dagli altri dei, con dolore e sofferenza, lontano da
piacere insensato. Tu sei il vecchio, l'antico, saggio e insieme
distruttore del buon giudizio, mescoli il bene e il male. Triste e infelice è colui che ti affligge, felice è colui che tu favorisci. In te sei posto
virtù e potenza, spirito di fare il bene e il male.
esigo, padre e
Signore, per i tuoi alti nomi e per le tue meravigliose azioni da fare per me così e così... io ti chiamo per nome, o Heylil, tu nel settimo cielo:
Zuhal (arabo), Saturn (latino), Keyvan (persiano), Chronos (greco), Sani
(India).'
Questo testo fa eco all'elemento 'freddo' e vi aggiunge 'secco'. Include la dicotomia che Zuhal è lontano, al di sopra di tutte le altre sfere planetarie, ed è bene
nota ancora una volta che "Zuhal" in arabo significa in realtà "il lontano" o "l'alieno".
Si nota anche la dicotomia tra bene e male, poiché l'invocatore chiaramente
spera di ottenere uno ed evitare l'altro. Questo particolare incantesimo è anche piuttosto interessante, perché l'invocatore dimostra il pensiero ermetico che qualunque entità lui o lei chiama "Zuhal" in arabo è la stessa entità che
chiama "Saturno" o "Chronos", o un persiano chiama "Keyvan", o un indiano chiama "Sani". è
è significativo che il sabato in arabo sia inteso come il giorno di Saturno, nonostante
il fatto che in arabo è chiamato semplicemente yom al-sebt, che significa 'il settimo giorno'.
Il testo descrive, infine, le persone più vulnerabili a Zuhal's
influenza:
Saturno è abituato a chiedere i bisogni che desideri a capi, nobili,
presidenti, re, vecchi e morti, criminali, destinatari, i
beneficiari di eredità, eroi, deputati, contadini, costruttori,
schiavi, ladri, genitori, nonni e persone importanti e se tu if
sono tristi o malati di una malattia mortale e ogni altra richiesta simile di
la stessa natura lo chiede a Saturno con l'aiuto di un disegno che io
fare per te. [Libro 4.7]
Questo è un elenco molto ampio di persone e professioni. Da un lato, questo può essere
inteso come un elenco di persone che hanno una naturale risonanza saturnina; sopra
d'altra parte, può indicare che alcune classi o tipi di persone sono particolarmente vulnerabili all'influenza di Saturno. Alcuni di questi, come re e governanti,
sono condivisi da Giove e altri, come gli eroi, da Marte. Saturno, tuttavia, ha
molti che sono unici per lui, come i criminali e i morti. è degno di nota
che la tradizione islamica e le tradizioni arabe e persiane preislamiche mancano di
dottrina coerente della necromanzia, perché in realtà non credevano nei morti effettivi. Erano certamente in anticipo sui tempi nell'avere celesti
magia ed elaborate gerarchie di spiriti e angeli, ma non ci sono registrazioni
che riguardano le persone che praticano la magia attraverso i fantasmi, perché queste culture avevano
relativamente pochi resoconti di fantasmi o fantasmi. Non erano tabù tanto quanto
sono stati ignorati o scontati. Ghoul e spiriti, tuttavia, sono stati contati
come molto reale, e come mostrano Nabatean Agriculture e The Picatrix, i maghi di queste culture credevano molto nell'evocazione visibile degli spiriti,
anche davanti a un pubblico.
Tuttavia, si dice che Zuhal abbia influenza sulla morte e sui morti. Da
la negromanzia non è una pratica islamica attestata nel testo o nel folklore contemporaneo,
possiamo capire che i morti si riferiscono ad affari che sono legati ai morti,
come l'eredità, o la conoscenza che scompare con i morti, o simili
cose del genere.6 Si nota anche il curioso passaggio citato sopra a p.40, dove
l'invocatore prega: "Allora quando moriremo, allontana i vermi e i rettili da
la nostra carne." Saturno sembra essere collegato allo stato del cadavere, che ha
stato interrato a questo punto. Poiché la tradizione islamica sostiene che lo spirito rimane in
la tomba fino al Giorno del Giudizio, forse l'idea qui è che Saturno possa mantenere il cadavere (la dimora dello spirito) in uno stato migliore di quanto potrebbe altrimenti
raggiungere. Tuttavia, Saturno ha un aspetto molto ctonio ed è collegato a
il suolo, specialmente quello sotterraneo. Ha una natura agricola,
ma questo è legato principalmente a quelle cose che crescono sottoterra (come
rape), non fuori terra (come il mais). È anche il signore dei luoghi profondi e oscuri
come caverne, caverne, tombe e cose che sono state sepolte o annerite
con il tempo, e anche quegli animali che vivono in profondità nel sottosuolo. Questo è veramente
caratteristica interessante per una divinità planetaria che si pensava fosse Tar away" su
il limite stesso dello spazio/tempo. Forse questo è perché nella mente medievale, il
il sottosuolo profondo è anche una specie di catrame lontano' e più vicino al sotterraneo sub
regno che si pensava abitasse Zuhal.
Vale la pena notare che nella tradizione iraniana, che fa parte di The Picatrix,
si dice che il lontano ('Keyvan' persiano) sia estremamente freddo, e tuttavia sia direttamente connesso al mondo sotterraneo.7 Questo sembra paradossale, a meno che non si accetti che
l'antica concezione islamica della divinità saturnina aveva il duplice aspetto di
essere alieno e rimosso, ma anche profondamente sotterraneo. Questo probabilmente sta arrivando
dall'idea che l'orbita (eqlim) di Saturno fosse intesa come sferica,
e quindi Saturno deve essere tanto al di sotto di noi quanto lo è al di sopra, e così quelli più profondi
i luoghi della terra gli diventano sacri in virtù del loro essere 'lontano' da
noi.
Apparizioni saturnine: Teofanie
Considerando la comprensione islamica della divinità saturnina, sarebbe anche
è bene considerare il modo in cui si dice che l'entità si manifesti visibilmente quando è
è chiamato. Resta inteso che la manifestazione della divinità è un fenomeno letterale, ma anche che la sua panoplia è simbolica delle qualità della divinità saturnina.
Mentre l'agricoltura nabatea generalmente tace sull'apparizione di Saturno, The
Picatrix e Kitab al-Ustuwwatas hanno fornito una descrizione visiva del of
Teofania saturnina (apparenza divina) e anche gli idoli di Zuhal.
Il Kitab al-Ustuwwatas è un curioso testo islamico, che trasmette a
Aneddoto saturnino dall'India.8 Il testo riferisce che in un'epoca in cui l'India era
ancora incivile e le persone erano essenzialmente "selvaggi", regnava un re chiamato
Safnadula. Fece un sogno in cui Saturno gli appariva come un "uomo nero",
e gli ordinò di convocare tutti i suoi governatori insieme per una cerimonia religiosa davanti all'idolo di pietra nera di Saturno. Safnadula lo ha fatto, e tutti i suoi 72
i nobili venivano per l'evento religioso. I nobili e la statua erano infuriati,
e un animale fu sacrificato davanti all'idolo.
L'"uomo nero" è emerso da
l'idolo, e ha conferito uno dei suoi 72 spiriti a ciascuno dei nobili, insieme al
nome segreto di quello spirito, in modo che il nobile potesse invocare o evocare lo spirito quando fosse tornato nella sua provincia natale.9 Il manoscritto, curiosamente,
fornisce i nomi dei 72 spiriti, nel caso qualche aspirante mago lo desideri
per tentare una tale cerimonia a casa.10 1 Si dice che questi spiriti siano entrati in
i nobili e diede loro il potere di essere efficaci nel "civilizzare" i vari regni che compongono l'India. Vale la pena notare qui che una distinzione importante
della magia islamica medievale è che ci deve essere un tema ricorrente di un mago in grado di evocare uno spirito visibilmente davanti a una folla, con l'aspettativa
che l'entità apparirà in forma visibile.11 Anche questa tradizione è interessante,
perché collega Saturno con i primi livelli di governo e raffigura depict
un tempo antico in cui Saturno è l'unica divinità e il patrono dello stato.
A ciò fa eco la tradizione romana, in cui Saturno è la divinità fondatrice
del regno italico.
In termini di teofanie, il compilatore Picatrix cita due fonti: una è
L'interpretazione dei talismani spirituali e l'altra è I benefici delle rocce di
Mercurio. Il primo di questi descrive Zuhal come appare come una testa di corvo e
uomo dai piedi di cammello, seduto su un trono, con uno scettro nella mano destra e
una lancia nella mano sinistra. Il corvo e il cammello sono entrambi annotati in The Picatrix come
essere animali saturnini. Il corvo è un uccello nero con una brutta voce, e il
il cammello è un animale duro e duraturo con una brutta voce e abita nel deserto
(territorio di Zuhal). Il corvo rappresenta la saggezza e la malizia, mentre il cammello
rappresenta la resistenza. È anche degno di nota che essere a piedi di cammello era un was
attributo demoniaco nel folklore arabo del Nord Africa e dell'Andalusia. Anche in
cultura popolare contemporanea, si dice che la demonessa 'Ai'sha Kandisha sia una
bella donna con i piedi di cammello. Questo è analogo al folklore cristiano in
che il diavolo può essere riconosciuto dai suoi zoccoli. Zuhal è seduto su a
trono (o sedia) perché è un sovrano e porta uno scettro come simbolo di
dominio, e la lancia è indicativa della Sua capacità di affliggere danni o difficoltà.
NOTE:
4 Il maestro esoterico David Beth mi ha messo in guardia sugli affascinanti concetti forse correlati
di spiriti caldi e freddi e dei loro punti occulti come operati all'interno della tradizione Vodou haitiana.
5 I seguenti passaggi (a pp. 43-47) si basano sulla recente traduzione di Ouroboros Press di
Hakim Atallah. Picatrice. G hayat A l-H ahim. L'obiettivo del saggio (2002). Sono state apportate alcune necessarie correzioni alla traduzione in alcuni punti, indicati da parentesi editoriali.
6 Tuttavia, la connessione di Saturno con i morti sarà discussa più avanti
7 Vedi Philippe Gignoux “Hell I. Zoroastrismo” in Encylopedia Iranica Vol. XII, Fasc. z, 2003.
pp. 154-156.
8 Vedi Charles Burnett. “Note paleografiche e filologiche sui nomi degli angeli e
di spiriti nei trattati di magia tradotti dall'arabo al latino "in M élanges de L' Ecole Française
de Roma, Volume 114 (2002), pp. 657-668.
9 L'occorrenza del numero “72” può essere significativa. Richiama alla mente la tradizione egiziana,
in cui anche il dio delle tenebre (Seth) ha 72 compagni.
10 L'elenco dei nomi in latino e in arabo figura nell'appendice I.
11 Se si assume che la magia non sia una forza reale, questa sembra una cosa molto strana da suggerire
a qualcuno che ha i mezzi finanziari per acquisire effettivamente questi testi (che erano
estremamente costoso).
Una descrizione alternativa ma correlata è la stessa, ma ha Zuhal in piedi su a
pulpito, che simboleggia che si dice che sia un maestro di saggezza, segreti e
le scienze religiose.
La seconda teofania, descritta in I benefici delle rocce di Mercurio, descrive
la divinità saturnina come un uomo che tiene una balena sopra la testa, e sta in piedi
in cima a un drago. Questa è una descrizione molto interessante, come lo sono curiosamente i draghi
abbastanza raro nelle fonti arabe, sebbene più comune in persiano o indiano. Il
il drago simboleggia le forze oscure e caotiche che sono sotto il controllo di Saturno. egli è
non trafiggere o uccidere l'animale (come San Giorgio o l'Arcangelo Michele), piuttosto
è il fondamento del suo potere. Saturno a sua volta sostiene la balena, che in
La cosmologia islamica sostiene il cosmo stesso. Questa immagine trasforma Zuhal in a
figura subctonica.
In alternativa, lo stesso testo
descrive Saturno come Egli sta in cima
un drago, e porta una falce e
uno scettro, alternativamente solo un grande
falce, ed è vestito di grigio e
nero (vedi immagine a destra, da
Cracovia, Biblioteka Jagellonska,
MS 793, dall'edizione di Pingree).
Si nota che lo scettro indica il dominio, e la falce
è lo strumento della mietitura. Come
ci si potrebbe aspettare, Saturno stesso
è vestito di colori scuri, vale a dire
neri e grigi.
Come notato sopra, il Kitab alUstuwwatas descrive un Saturnino
teofania dall'India, in cui
la divinità si manifesta nel sogno
del re Safnadula, e poi più tardi
si manifesta in pubblico dopo a
rituale viene eseguito pubblicamente.
QUI la divinità appare come un uomo dalla pelle scura, vestito con abiti di nero, verde e
giallo. Il nero è ctonio, mentre il verde è un riferimento all'agricoltura
aspetto di Saturno, e il colore giallo è probabilmente un riferimento alla credenza indù
che Saturno (Sani) è il figlio della divinità solare Surya. Così in tutte e tre le teofanie si nota la ripetizione della divinità saturnina che appare come figura maschile male
in colori scuri (grigio o nero).
Apparizioni saturnine: Idoli
Il Picatrix, l'agricoltura nabatea e il Kitab al-Ustuwwata menzionano tutti il
culto della divinità saturnina che coinvolge un idolo, al quale vengono fatti sacrifici.
Ibn Wahshiyya in Agricoltura nabatea afferma che l'idolo è una pietra nera,
che dovrebbe essere posizionato sulla sabbia nera. Il Kitab al-Ustuwwatas afferma che
la divinità saturnina emerge dal suo idolo dopo il sacrificio di un animale, ma,
non descrive l'idolo stesso. Questo è accompagnato da un resoconto in The Picatrix
(3.9) dove il compilatore anonimo descrive una cerimonia del Kitab
al-Istimatis, in cui si fa un idolo con piedi di ferro, essendo il ferro ovviamente a
metallo di Saturno. L'idolo deve essere vestito con abiti di nero, verde e rosso.
Questo è direttamente parallelo al presunto resoconto indiano di Saturno, tranne per il rosso
(anche un colore solare) sostituisce il giallo.
Tuttavia, il compilatore Picatrix utilizza anche un secondo account dal Kitab
al-Istimatis, in cui descrive la divinità saturnina come un cubo.
Nello specifico, nota che l'"anima" di Saturno è un'entità chiamata "Brimas", che ha
sei anime componenti, che sono superiore, inferiore, sinistra, destra, anteriore e posteriore. Un
spirito aggiuntivo li tiene insieme, come un agente legante. Egli afferma che il loro
i nomi sono (Picatrix 3.9): Brimas (The Composite Soul), poi Tus (Top), Khrus
(in basso), Ciyus (a destra), Diriyus (a sinistra), Tamus (davanti), Dorus (dietro) e Tihitus
(Raccoglitore). Mentre il colore del cubo non è menzionato, dato che il testo ha
affermato esplicitamente sopra che il colore di Saturno è nero, è quasi certamente un nero
Cubo.
Come notato in precedenza, la descrizione della divinità saturnina come una 'pietra nera'
o come un idolo a sei facce avrebbe potuto essere interpretato solo come un riferimento diretto
alla pietra nera (al-hajar al-aswad), della Mecca, che è il cuore simbolico di
la Kaaba. Per chi non conoscesse la leggenda, si dice che la pietra nera cadde dal cielo al tempo di Adamo ed Eva e servì come sacra
marcatore fin dagli albori dell'umanità. Mentre alcuni credono che sia basalto o vetro,
è molto probabilmente prevalentemente minerale di ferro se è davvero i resti di un meteorite. La leggenda del ferro nero che cade dal cielo e diventa adorato
da antiche tribù pagane suggerisce che in origine fosse un idolo senza alcun collegamento con la divinità abramitica. Questo punto sarà discusso più avanti in
Seconda Sezione (Gnosi Saturnina). Eppure per il momento basti dire che
la tradizione islamica suggerisce o un idolo umanoide vestito di nero con
colori secondari, oppure un cubo di pietra nera.Saturn in the Classical Tradition - Saturno nella Tradizione Classica
Nello studio della tradizione classica e della magia, la divinità saturnina occupa a
posizione molto complessa. Ciò può essere in parte dovuto ai vari miti e
le tradizioni che includono Saturno sono esse stesse piuttosto varie, anche estremamente,
tuttavia si rivolgono abbastanza chiaramente a una divinità singolare e non a una divinità composita come Giove/
Zeus. Va anche notato che quando si parla di tradizione 'classica',
normalmente ci riferiamo alla cultura ellenistica ibrida che era in parte greca
e parzialmente latino, e di solito indicato come "romano" Quando si parla di
qualsiasi cosa "romana" dobbiamo essere consapevoli che esisteva davvero una cosa del genere
come cultura italica (o latina) prima delle influenze greche, ma anche quella sembra even
hanno avuto influenze etrusche. La lingua e la cultura greca e italica erano
separati, ma condividevano alcuni paralleli a causa del loro comune indoeuropeo
eredità. La religione e il mito greci potrebbero aver avuto paralleli con i loro omologhi italiani, e quando l'apprendimento e la cultura greca sono entrati nella cultura romana, è
ebbe un profondo effetto sui miti romani, se non sui rituali. Detto questo, questo capitolo esaminerà la divinità conosciuta come 'Cronos' o 'Chronos' in greco, e 'Saturno'
in latino.12
12 Per comodità in questo capitolo, useremo il nome proprio 'Saturno' in contrapposizione a
'Saturno/Cronos' se non diversamente specificato.
C'è qualche disputa sull'etimo del nome 'Saturno' ma il migliore
spiegazione fino ad oggi è che si tratta di un adattamento latino del mondo sotterraneo etrusco
dio Satré. Satre era una figura ctonica malevola, identificata con il nord
direzione, anche con tempeste e terremoti. Ci sono spiegazioni rivali di
il nome, ma nessuno è così sostenibile. 'Cronos' d'altra parte, deriva chiaramente
dal greco keir (tagliare), ed è connesso con kar (azione) in sanscrito, che
produce karma. Saturno/Crono è legato anche alla funzione agricola del taglio, nel senso del raccolto, per cui la falce è sempre
il simbolo principale della divinità saturnina. Poiché l'agricoltura ha varie fasi (semina, crescita, raccolto), Saturno era la divinità responsabile della finale
fase dell'agricoltura, da qui la falce/falce come simbolo. Certo, Saturno
la natura della raccolta era intesa come più ampia della semplice agricoltura
- Saturno era il mietitore di tutte le cose, anche degli dei, come fa la sua mitologia
pianura. Saturno non è una divinità creatrice; il suo ruolo è più legato all'entropia interiore
il quadro cosmico. Saturno/Crono si identifica anche con il Tempo. Questo potrebbe
essere probabilmente dovuto al fatto che il nome di Cronos è simile a 'chronos' (tempo) in greco.
Il tempo è esso stesso un mietitore, una forza che pone fine alla vita di tutti gli esseri viventi e umani
imprese. La mitologia dei Greci e dei Romani mostra che gli imperi
degli dei sono vulnerabili al tempo e al cambiamento, e questo aspetto negativo del tempo
è incarnato dalla divinità saturnina.
Saturno, secondo la cultura greca e romana, era in coppia con una femmina
consorte, di solito si dice che sia sua sorella. È interessante notare che i precedenti resoconti del
la divinità suggerisce che si trattasse di Lua Mater, che si traduce come "Madre Distruzione".
È noto che nei sistemi religiosi indoeuropei, morte e distruzione sono spesso incarnate da figure femminili come l'irlandese Morrigan e
indiano Kali Ma. I documenti romani riportano che il culto di questa dea, Lua
Mater, comportava l'offerta di armi nemiche, prese come bottino di vittoria,
che furono immolati. È probabile che questo sacrificio facesse parte di una duplice offerta, in cui i combattenti nemici venivano bruciati (vivi o morti) a Saturno,
mentre le loro armi e armature furono bruciate simultaneamente a Lua. Un tale rituale
trova paralleli nei riti purushamedha dei Veda, che, come i romani
sacrifici umani, cadde in disuso con il tempo.
Anche se questo può sembrare brutale, anche
scioccante per il lettore contemporaneo, va tenuto presente che le pratiche religiose e sacrificali del mondo antico erano spesso piuttosto sanguinose,
come meglio esemplificato dai Celti d'Europa e dagli Aztechi nelle Americhe.
Il fatto che la controparte femminile di Saturno sia stata effettivamente chiamata "distruzione" è
fortemente indicativo della natura pericolosa di Saturno. In epoca successiva, tuttavia,
poiché la natura di Saturno fu riabilitata dallo stato romano, sua moglie divenne
identificato come Ops, la dea romana dell'abbondanza e della ricchezza. Il suo culto era celebrato nella Repubblica, come quello di Saturno, come una tradizione agricola più benevola.
I greci, invece, identificarono sempre Cronos con sua sorella Rea,
la figlia di Gaia, che era (come Ops) associata agli aspetti benigni di
l'agricoltura e il raccolto.
Ci sono diversi miti contrastanti che riguardano la discendenza di Saturno, ma
le discrepanze sono minime. Il popolare racconto greco è che i genitori di
Cronos erano i titani Urano e Gaia, e la versione alternativa è che He
era il figlio dei serpenti titanici Ofione ed Eurinome. La tradizione afferma che
Crono ha rovesciato il proprio padre, in alcune versioni con l'aiuto di sua sorella
Rea (latino Ops), e poi prese il controllo del cosmo. Nel conto
con Urano, Crono usa una falce o una falce per recidere i genitali di suo padre, che vengono gettati nell'oceano, e così la falce diventa il capo
emblema di Cronos/Saturno da allora in poi.
Il racconto romano è in qualche modo diverso, sebbene mostri influenze greche. Macrobio prende il tradizionale racconto ellenico e aiuta a interpretarlo usando la terminologia latina per il suo pubblico romano. Egli afferma nel
Saturnalia (1.8.) che inizialmente c'era Caos Primordiale, e non c'era ancora
un tale concetto o essere come il Tempo, perché il Caos era esso stesso eterno (cum caos
esset, tempora non fuisse). Quando venne l'essere primordiale Coelus (cosmos)
in essere, la sua apparizione spezzò la purezza del Caos, e recise l'esistenza
dalla non esistenza. Questo atto di "tagliare" via il caos dal cosmo appena nato
creato il Tempo (Saturno), che Macrobio deduce è il residuo del Caos all'interno dell'esistenza. Questo è evidente in quanto il tempo porta cambiamento e instabilità a tutti
cose nel tempo, anche agli dei e ai regni. Il tempo è caotico, e quindi
ostile al cosmo, e la tradizione greca e romana concordano che non appena
Saturno/Cronos è nato, ha attaccato il suo stesso 'padre' cosmico, deponendolo e prendendo il controllo del cosmo.
Pg.57
Macrobio sottolinea inoltre che le feste dei Saturnalia e della Cronia sono feste assolutamente selvagge e caotiche in cui tutti
norme sociali e tabù sono stati violati, e l'ordine sociale è stato completamente
invertito. Questa celebrazione del Caos, altrimenti del tutto antitetica
allo stato romano, è un riconoscimento di Saturno come un essere che alla fine deriva
dal Caos, nonostante la sua 'creazione' provenga dall'atto di Coelus (cosmos).
I miti greci e romani concordano sul fatto che il dominio della divinità saturnina fosse
un'età d'oro di abbondanza e illuminazione, e tutti gli esseri prosperarono sotto il
cura del monarca. Tuttavia, lo stesso Saturno fu deposto dai suoi stessi figli. Quando gli fu riferito che i suoi figli avrebbero rappresentato una minaccia per lui
esistenza, Saturno consumò intere le divinità infantili. Scultori e pittori
hanno presentato questa scena in modo grottesco, di solito con un vecchio che mastica
la carne di un bambino urlante. Anche se questa immagine è colorata e provocatoria,
le tradizioni indicano che Saturno ingoiò i suoi figli interi, tanto quanto a
persona potrebbe ingoiare una pillola medica. I bambini sono contenuti, illesi
ma dormiente, nell'essere della divinità saturnina fino al suo figlio più giovane
(Zeus/Giove) li libera con l'uso di un purgante, e poi gli dei più giovani
guerra contro Saturno e i Titani. Saturno fu deposto da Giove, ma Giove
non era in grado di distruggere Saturno, proprio come Saturno non poteva distruggere Coelus. Di Dio,
va notato, sono esseri resistenti, eppure nella mitologia possono essere mutilati,
storpiato, e imprigionato. Saturno, quindi, è posto in catene, e bandito a
il regno ctonio del Tartaro, che si dice governi.13 Le "catene" di Saturno
diventare una delle parti definitive della sua panoplia divina in seguito.
Mentre Cronos è relegato ad essere una sorta di mostro divoratore di divinità in
Nella tradizione ellenica, il Saturno romano è una figura molto più amata. Sebbene
Giove, Marte e Minerva diventano i principali dei dell'impero, il romano the
stato e i suoi storici hanno riconosciuto che Saturno era la divinità originale di original
il popolo romano, e infatti sostenevano che gli stessi italiani fossero
disceso da Saturno. Il Mons Saturnius è uno dei colli su cui Roma
fu costruito, e il tempio più antico di Roma appartiene a Saturno.
Saturno ha il suo sacerdozio e il tesoro dello stato era custodito nel suo tempio. L'originale
il nome dell'insediamento italiano situato nel sito di Roma era 'Saturnium'.
Inoltre, Saturno ha goduto di una serie di festeggiamenti di una settimana ogni anno, che ha avuto inizio
il 17 dicembre. Per una divinità deposta, Saturno godeva di un profondo rispetto,
secondo forse solo a Giove. Il ricordo stesso della precedente regola di Saturno non lo era
uno di un despota crudele, ma come notato sopra, un'età dell'oro in cui tutti gli esseri viventi
mancava per niente.
Eppure il carattere di Saturno non è benigno e non ci sono documenti che lo suggeriscano
altrimenti. Essere il re di un'età di abbondanza non suggerisce che il
La divinità saturnina era un maestro benevolo, ma piuttosto che sotto il suo regno, la terra
non ha trattenuto il suo dono. Saturno era l'origine dell'immagine occidentale del
Grim Reaper, e poiché la divinità si identificava con il raccolto (collegare immagine SATOR e interpretazioni del Seminatore,sempre Demiurgo Saturno? ), ci si aspettava che
raccogliere piante, animali e uomini allo stesso modo. Macrobio riporta (1.7) che nel
primi ricordi dei popoli italici, Saturno era adorato con gli umani
sacrifici; in seguito, quando questa pratica cadde in disgrazia, vennero bruciate delle torce
Il suo onore come sostituto. Studiosi moderni, invece, del periodo classico
sostengono che Macrobio ha ragione solo in parte: non c'è dubbio che umano
il sacrificio faceva parte del culto del Mietitore. Tuttavia, mentre Macrobio cerca
per suggerire che le torce ardenti sostituissero i sacrifici umani, Versnel ha
discusso le notevoli prove che i giochi dei gladiatori venivano effettuati
come osservanze rituali (munera) a Saturno.14 La pratica del sacrificio umano
non era solo un'usanza italica. Anche i greci offrivano sacrifici umani a
Cronos nel giorno della sua festa, la Cronia. Pophyry riferisce che nella città di
Rodi, il giorno della Cronia, un malfattore fu condotto alle porte della città,
dato alcol, e poi macellato
I Greci e i Romani avevano visioni contrastanti, persino paradossali, della
mondo sotto il dominio di Saturno. Entrambe le culture hanno convenuto che in un lontano punto in
tempo, la divinità saturnina era stata padrona dei tre mondi, celeste, terrestre e ctonio (in alternativa, terra, oceano e mondo sotterraneo).
mentre Saturno
governa , il mondo era un'utopia, un'età d'oro dell'abbondanza. Tutti erano uguali e prosperavano in qualche modo sotto il dominio di Saturno. Ne parla il celebre poeta romano Virgilio
nella sua quarta Egloga, versi 5-8:
Ultima Cumaei venit iam carminis aetas;
Magnus ah integro saeclorum nascitur ordo.
iam redit et Virgo, redeunt Satumia regna,
iam nova progenies caelo demittitur alto.
Ora arriva l'era finale del canto della Sibilla;
Il grande ordine mondiale dei secoli rinasce.
E ora ritorna la giustizia, il ritorno del regno di Saturno;
Ora un nuovo lignaggio è inviato dall'alto dei cieli.
Chiaramente, Virgilio non sta suggerendo il ritorno del regno di Saturno come un orribile
incubo. Tuttavia, il regno di Saturno non era l'ideale, per il quale
motivo per cui doveva essere rovesciato dagli dei dell'Olimpo. Saturno era un aspetto di
Caos, e così l'uguaglianza di cui godevano tutti era un'uguaglianza di assoluta sottomissione.
In effetti, gli dei stessi non avevano assolutamente parte nell'impero saturnino,
da quando Saturno commise cannibalismo, consumando le divinità e trattenendole
dentro la sua stessa essenza. I Titani possono aver goduto del Suo governo, ma probabilmente
erano anche mostruose aberrazioni sopravvissute allo stesso Caos primordiale del loro re. Non va dimenticato che le cento mani
mostri conosciuti in greco come Hecatonchires o latino come Centimanes erano in realtà i fratelli di Saturno e differivano da lui in gran parte per il loro caotico
l'essenza era evidente fisicamente, dove quella di Saturno era interna. L'eventuale guerra
degli dei e dei titani era la battaglia del Caos contro l'ordine, come con simili
battaglie attraverso molte mitologie.
Merita qualche considerazione la festa romana dei Saturnalia (greca Cronia). Macrobio (1.7) riferisce che inizialmente, l'intero decimo mese del
anno, dicembre, era sacro a Saturno, mentre l'undicesimo, gennaio, era sacro
a Giano. Entro il decimo mese, gli antichi italiani e i romani che
li seguì, celebrò la festa di Saturno per sette giorni, dal 17 al 23
Dicembre.
I Saturnalia erano selvaggi, persino dissoluti ea volte orgiastici. Durante questo periodo, tutte le norme e i tabù furono capovolti. I servi sono diventati
padroni, e i padroni sono diventati servi. I servi potevano (e facevano) abusare e
insultano i loro proprietari e possono anche essersi presi delle libertà sessuali con loro, molto
come i loro padroni avrebbero usato i loro schiavi a capriccio durante tutto l'anno.
I celebranti si salutavano con il grido 'io Saturnalia' che serviva a ricordare
l'un l'altro che stavano celebrando un'occasione religiosa. Un principe saturnino,
il Princeps Satumalicus, fu nominato al posto del solito re o imperatore,
servire come maestro di cerimonie, e i suoi dettami sono stati generalmente seguiti.
Piccoli doni umoristici venivano dati dagli amici ed era il momento di scherzi, sciocchezze e comportamenti altrimenti normalmente inaccettabili. Eccezionalmente durante
la festa dei Saturnali, le catene o cordoni che normalmente legavano le gambe di
L'idolo di Saturno è stato annullato, a simboleggiare la Sua liberazione temporanea dalla schiavitù.
Nel nostro cinismo spirituale contemporaneo, si potrebbe pensare "Sì, beh, senza dubbio"
le cose non si sono fatte prendere troppo la mano: quale schiavo avrebbe abusato del suo proprietario, sapendo che le norme sociali sarebbero tornate alla normalità il 24 dicembre?' O ugualmente, uno
si potrebbe ragionevolmente chiedere perché si celebrasse una festa così bizzarra, quando
deve aver causato un po' di imbarazzo quando è finita, proprio come qualsiasi cosa buona
festa fa quando la maggior parte degli ospiti è ubriaca e selvaggia. La risposta
a entrambe le obiezioni è che gli antichi credevano veramente che gli dei fossero...
esseri reali, e non semplicemente gli insulsi archetipi che ha l'occultismo moderno
li ha ridotti a. I romani e i greci credevano che Saturno/Crono fosse
una vera divinità, di carattere malevolo, e che questa festa era destinata a
placaLo, in modo che non li maledica con il caos sociale a lungo termine o addirittura permanente. Se le celebrazioni si svolgessero a malincuore, la gente
credeva che Saturno si sarebbe arrabbiato, e quindi dissolutezza e follia
aveva bisogno di essere abbracciato e divertito. Per quanto ne sa l'autore, ci sono
nessun documento di nobili romani che si opponessero pubblicamente alle feste; nel peggiore dei casi, alcuni
ha ammesso che hanno cercato di fuggire da esso viaggiando in quel momento. Era solo
più tardi nel periodo cristiano che la festa dei Saturnali fu minimizzata, e
un po' sospettosamente, il 25 dicembre divenne un'importante festa cristiana
che prevede lo scambio di regali.
Inoltre, e questo sarà già ovvio per il lettore, i romani consideravano il settimo giorno della settimana romana come "giorno di Saturno", che sopravvive anche nell'inglese moderno come "sabato". È curioso che, dato il numero di
divinità romane che sono attestate, uno dei sette giorni è stato dato a questa divinità.
Ciò suggerisce ancora una volta che, nonostante la popolarità degli dei successivi, la figura di
Saturno è rimasto di grande importanza per la cittadinanza romana, come giorni del
settimana sono stati nominati solo dopo le principali divinità.
Saturno è una divinità magica
Saturno/Cronos appare nella magia ermetica classica e medievale come una forza
di moderazione, divinazione o malefica. Plutarco ci racconta di un'isola magica nel
Ovest che dovrebbe essere la prigione di Cronos. Confinato in una grotta e
dormendo su una pietra d'oro, Cronos governa l'isola ed è servito dal suo
ex soggetti in forma di demoni. Chiuso in un sonno magico in cui
riceve una saggezza segreta, comunica con gli umani che vengono in
isola a intervalli regolari attraverso l'intermediazione dei demoni. Questi
appaiono agli isolani umani nei sogni o anche negli stati di veglia liminali per
rivelare la sua gnosi. Quest'isola segreta e i suoi misteri sono accessibili solo al
sognatore magico che è in grado di relazionarsi con la coscienza onirica di questo mondo paradisiaco e del suo sovrano, Cronos.
Nei Papyri Graecae Magicae (pgm) troviamo ripetuti riferimenti alla
'catene di Cronos' come forza invocata per legare, o come qualcosa per mezzo del quale il
gli dei stessi giurano. C'è un incantesimo particolare chiamato "Oracolo di sale di"
Cronos", che è essenzialmente un incantesimo di divinazione.
Il pgm riporta:
'Oracolo di Crono' molto richiesto, chiamato 'piccolo mulino': prendi due misure
di sale e macinare con una macina a mano ripetendo più volte la formula
finché il dio non ti appare. Fallo di notte in un luogo dove cresce l'erba.
Se mentre parli senti il passo pesante di [qualcuno] e a
rumore di ferro, il dio viene legato con catene, impugnando una falce.
Ma non spaventarti perché sei protetto dal filatterio che
ti sarà rivelato. Rivestiti di lino puro nelle vesti di un sacerdote
di Iside. Offerta al dio saggio insieme a un cuore di gatto e cavallo
letame.
La formula da pronunciare durante la miscelazione è questa:
Ti chiamo, il grande, santo, colui che ha creato l'intero abitato
mondo, contro il quale è stata commessa la trasgressione da parte tua
figlio, che Elio legò con ceppi adamantini affinché l'universo non fosse...
mescolati insieme, ermafrodita, padre del fulmine, tu che
tieni giù quelli sotto terra, Aie Oi Paidalis Phrenoteicheido Stygardes
Sankleon / Genechrona Koirapsai Kerideu Thala-Mnia Ochota Anedei; venire,
padrone, dio, e dimmi per necessità quanto a nn importa, perché io sono
colui che si ribellò contro di te, Paidolis Mainolis Mainolieus. Questi sono
da dire mentre si macina il sale.
E la formula che lo costringe è: "Kybdohris Koderieus Ankyrieus"
Xantomoulis.' Tu dici queste cose quando Egli appare minaccioso, in
ordina che sia sottomesso e parli delle cose che chiedi.
Il filatterio molto richiesto per lui [è]: Sulla costola di un giovane maiale
scolpisci Zeus che tiene stretta una falce e questo nome: "Chthoumilon". O lascia che sia
la costola di un cinghiale nero, squamoso e castrato.
Licenziamento: Anaea Ocheta Thalamnia Keri-Deu / Koirapsia Genechrona
Sanelon Sty-Gardes Chleido Phrainole Paidolis laei, Vattene, padrone del
mondo, antenato; vai nei tuoi luoghi in modo che l'universo sia
mantenuto. Sii gentile con noi, signore». [pgm iv. 3086-3124; corsivo mio]
Il testo tiene a dire che l'incantesimo è "molto richiesto", il che
suggerisce che era noto per essere efficace. Tuttavia, metà dell'incantesimo è il
istruzioni per proteggersi dalla rabbia del Titano, come le istruzioni
chiarisci che se Cronos appare, si arrabbierà. Deve essere costretto
cooperare, e il mago deve prendere precauzioni contro di Lui. L'incantesimo
identifica Cronos come avente conoscenza del futuro, che è un indicatore di
Il suo controllo nel tempo. Si dice che l'incantesimo costringa effettivamente il dio ad apparire,
e quando lo fa, la sua panoplia include catene e una falce.
Non ci si aspetta che il dio rimanga, e infatti il mago deve insistere che Crono "vada al [suo]
propri luoghi affinché l'universo sia mantenuto/' in altre parole, che
Crono deve tornare alla sua stella e alle profondità ctonie del Tartaro. Se la
La divinità saturnina dovesse rimanere, la sua presenza destabilizzerebbe il cosmo,
perché Saturno è lui stesso un essere del Caos.
Parlando di Caos, il pgm cita anche Cronos più direttamente in connessione con il Caos, e come donatore di scettri della dea Ecate. In pgm iv.
2841-2847, il rotolo recita:
Come una fascia eterna intorno alle tue tempie
Indossi grandi catene di Cronos, indistruttibili
E inamovibile, e tieni duro
Le tue mani uno scettro d'oro. Lettere in giro
Il tuo scettro Cronos ha scritto se stesso e ha dato
A te da indossare che tutte le cose restino ferme:
Sottomesso e sottomesso, il sottomesso dell'umanità,
E sottomettere la forza; Anche tu governi il caos.
Il testo qui afferma che Ecate, lei stessa un Titano sopravvissuto alla rivolta del
dei, indossa le catene di Cronos. Non si può pensare che queste catene siano a
punizione - piuttosto, sono simboli del potere restrittivo e vincolante di
la divinità saturnina. Allo stesso modo, il testo afferma che Cronos ha inscritto una formula magica sullo scettro (come le torce) che porta Ecate. Subito
dopo, il testo afferma che Ecate governa il Caos - come lo scettro è l'emblema
di regola, ed è stato appena accennato, il testo sta eludendo che Cronos abbia
trasmesso o delegato parte del suo potere sul Caos a Ecate. Questo sta a
ragione, come Saturno, Ecate è un residuo dell'età dell'oro, che ha unicamente
sopravvisse alla transizione nell'età ellenica degli dei.
Saturno non è solo una divinità magica nel periodo classico, ma è anche invocato
nel periodo medievale che segue. Il lavoro di Kieckhefer sulla necromanzia medievale, intitolato Riti proibiti, riporta che un testo europeo del XV secolo, il
Liber Angelis, contiene un esperimento saturnino per distruggere un nemico. Si legge
(pagg. 71-72):
I successivi libri di magia medievali raramente sono timidi nel fornire formule direttamente dannose. Un Liber de angelis, annulis, del XV secolo,
karecteribus et imaginibus plantetarum (Libro degli angeli, anelli, personaggi,
e immagini dei pianeti) nella Biblioteca dell'Università di Cambridge contiene
un esperimento chiamato Vindicta Troie (Vendetta di Troia), che può essere
usato per suscitare odio o per causare danni fisici o addirittura la morte.
La procedura prevede di fare un'immagine nel giorno e nell'ora di Saturno, in
il nome della persona da ledere. L'immagine deve essere fatta di cera,
preferibilmente da candele usate a un funerale. Dovrebbe essere il più brutto possibile;
il viso dovrebbe essere contorto e dovrebbero esserci le mani al posto dei piedi
e viceversa. Il nome della vittima dovrebbe essere inciso sulla fronte
dell'immagine, il nome del pianeta Saturno sul petto e i sigilli
o personaggi di Saturno tra le sue spalle. L'operatore dovrebbe chiamare
sugli spiriti di Saturno per discendere dall'alto e affliggere i nominati
vittima. L'immagine dovrebbe essere sottoposta a fumigazione con varie sostanze, comprese ossa e capelli umani, quindi avvolta in un telo funebre e sepolta in
qualche luogo sporco, a faccia in giù. Se il mago vuole fare del male a qualcuno
particolare membro del corpo della vittima, ci sono istruzioni per legare il membro corrispondente sull'immagine con un panno funebre e
perforare l'immagine con un ago; per uccidere la vittima, il mago dovrebbe
inserire l'ago nella colonna vertebrale, dalla testa fino al cuore.
È significativo che questa "operazione" o "esperimento" si chiami Vindicta Troie
(Vendetta di Troia), che suggerisce che il negromante lo esegue
avrebbe inteso il rito come classico (greco-romano) in termini di sua
periodo di origine.
Apparizioni saturnine
La cultura occidentale ha molte immagini di Saturno sopravvissute dall'antichità.
Questi includono statue, sculture e, più tardi, dipinti. Tradizionalmente, Saturno è
raffigurato come un uomo anziano, storto ma muscoloso. Di solito è molto barbuto.
Indossa un chitone nero, o tunica, e in stile latino la sua testa è avvolta da
La sua toga (vedi immagine a pag. 66).
Il velo della Sua testa è una cosa rara tra le divinità e si pensa che simbolizzi la Sua natura aliena, o "alterità", e
probabilmente anche la sua natura ctonica. Nella Repubblica e nell'Impero, le gambe di Saturno
idolo erano legati con corde di lana, che simboleggiavano le catene della sua panoplia. lui
porta una falce, o alternativamente una falce (vedi immagini sotto). In molti dei successivi
sculture di Saturno, specialmente quelle che mettono in risalto il suo aspetto temporale,
È mostrato nell'atto di mangiare uno dei Suoi figli divini (p. 68, p. 118). Questo
l'immagine grottesca è una sorta di travisamento, come il divorare di Saturno
degli dei non era quello di un cannibale in primis, ma inteso come una prigionia della loro essenza.
La rappresentazione di Saturno di Raffaello (pagina successiva) è piuttosto interessante, come mostra
Saturno seduto con la toga, portando la falce, e cavalcando su un carro trainato
da una coppia di draghi serpentini. Questo richiama alla memoria le immagini degli islamici
Zuhal, che sta sopra un serpente o un drago. Come notato in precedenza, qui Saturno
non è conquistare o uccidere il drago; anzi, ha messo al guinzaglio il drago e
lo usa come Suo veicolo. Ciò indica che Saturno è allineato con il ctonio e
forze caotiche del Suo ambiente e che sono soggette al Suo controllo.
Saturno, per i romani, si manifesta anche come corpo planetario, che è
chiamato per Lui. È importante notare che nella cultura romana non esisteva
distinzione tra la divinità come entità antropomorfa, la divinità come a
concetto, o la divinità come pianeta. Venere, per esempio, era intesa come amore
stesso, così come una bella donna e un pianeta. Allo stesso modo, Saturno era
inteso come un cupo dio grigio in catene nel Tartaro, un preside cosmico, e
un pianeta malevolo che ha causato danni e lesioni a tutto ciò su cui brillava. Il
Il pianeta era ritenuto dai romani tremendamente infausto. proprio
relazioni nell'Elegiarum (iv,i,86): Etgraue Satumi sidus in omne caput (La stella di
Saturno pesa su tutte le teste). Allo stesso modo, Lucano afferma nella Farsaglia (1.651-652):
Summo si frigida caelo Stella nocens nigros Satumi accenderet ignis (Dal freddo
cielo, risplende l'odiosa stella di Saturno).
È chiaro che nella sua forma planetaria, Saturno era antipatico a coloro che
seguiva l'astrologia, e che si temeva che la sua "stella" portasse sfortuna a tutti
quale "brillava". L'influenza astrale negativa di Saturno continua ad essere un tema in
Testi ermetici, e trova forti paralleli nei culti islamici e indiani di
Saturno. Questo sarà discusso ulteriormente nella Sezione Due.
Continua qui sotto ...
Edited by Kill Dogma Revolution ! - 16/6/2022, 23:35.