TRANSUMANESIMO-UOMO OGM-Intelligenza artificiale-CYBORG-NANOTECNOLOGIE-SINGOLARITY (CAMERA DEI DEPUTATI E ALTRE PROVE TUTTE QUI)

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    Oversonic, i robot umanoidi pronti a sbarcare sul mercato

    www.corrierecomunicazioni.it/tech-...re-sul-mercato/

    La società conclude l’aumento di capitale con l’ingresso di Fintel al 33%. Il presidente Fabio Puglia: “I nuovi investimenti ci consentiranno di commercializzare il nostro prodotto, in grado di affiancare l’uomo nei lavori più pericolosi e faticosi”

    10 Ago 2021

    “Sono estremamente soddisfatto, adesso il sogno si sta trasformando in realtà. I nuovi capitali ci consentiranno di commercializzare il nostro robot umanoide cognitivo, un prodotto industriale realmente adattabile alle esigenze del mercato: l’opportunità, in particolare, è quella di offrire alle imprese un robot in grado di affiancare l’uomo nei lavori più pericolosi e faticosi, tanto nell’industria, quanto ad esempio in ambito medicale”. Così Fabio Puglia, cofounder e presidente di Oversonic Robots commenta l’aumento di capitale concluso con successo dalla società, valutata 14 milioni di euro, che ha collocato il 100% delle quote. Fondata nel 2020 in Brianza da Fabio Puglia e Paolo Denti, attualmente amministratore delegato dell’azienda, dopo un anno dedicato all’R&D e alla prototipazione la società avrà ora a disposizione nuovi capitali strategici per lo sviluppo del piano industriale 2021-2026.

    La prima fase di raccolta, si legge in una nota, ha visto l’ingresso di angel investor privati con profilo internazionale e con un profondo contributo tecnologico e progettuale. La seconda fase ha visto l’ingresso di una consolidata realtà finanziaria italiana, Fintel, finanziaria della famiglia Bulgarelli che ha preso il controllo del 33% della società, inserendo in CdA le figure di Claudio e Rossana Bulgarelli.

    “Da adesso ci vorranno circa cinque mesi per trasformare il prototipo, che abbiamo creato in questo primo anno di lavoro, in un prodotto finito commercializzabile – aggiunge Paolo Denti – L’obiettivo, dunque, è affrontare il mercato a partire dal 2022. Abbiamo un team di persone molto preparate per affrontare questa sfida e, soprattutto, la squadra ora si completa con l’ingresso della famiglia Bulgarelli”.

    “Si tratta di un passo importante per la nostra Società che da sempre è attenta alla innovazione tecnologica applicata ai prodotti industriali e ai processi produttivi – conclude Claudio Bulgarelli – e si pone l’obiettivo di stimolare lo sviluppo di realtà industriali italiane operanti in settori globali”.

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    VIDEO ELON MUSK : IL PERICOLO DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE E' MOLTO PEGGIO DELLE TESTATE NUCLEARI, HO PROVATO AD AVVERTIRVI ,ULTIMO AVVERTIMENTO




    Trovo che dovremmo riflettere anche su queste altre sue dichiarazioni:





    Edited by Kill Dogma Revolution ! - 24/8/2021, 00:17
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  3. KIARAREBEL
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    FONTE: POLITECNICO DI TORINO
    https://webthesis.biblio.polito.it/10133/1/tesi.pdf

    PROGETTO UMANO PER BIO REVOLUTION HOUSE, HUB DI INCONTRO TRA POLITECNICO DI TORINO E AZIENDE PER UN FUTURO TRANSUMANO

    hr-giger_00347341

    LETTERA A MADRE NATURA

    Emendamento nr. 1:
    Non sopporteremo più la tirannia dell’invecchiamento e della morte. Per mezzo di alterazioni genetiche, manipolazioni cellulari, organi sintetici e ogni altro
    mezzo necessario, ci doteremo di vitalità duratura e rimuoveremo la nostra data di scadenza.
    Ognuno di noi deciderà quanto a lungo potrà vivere.

    Emendamento nr. 2:
    Espanderemo la portata delle nostre capacità cognitive con strumenti computazionali e biotecnologici. Intendiamo superare le abilità percettive di ogni altra
    creatura e inventare nuovi sensi per espandere la nostra comprensione e il nostro apprezzamento del mondo intorno a noi.

    Emendamento nr. 3:
    Miglioreremo la nostra organizzazione e capacità neurale, incrementando la nostra memoria ed espandendo la nostra intelligenza.

    Emendamento nr. 4:
    Forniremo la neocorteccia di una “meta-mente”. Questa rete distribuita di sensori, processori di informazioni e intelligenza, incrementerà la nostra consapevolezza di noi stessi e ci permetterà di modulare le nostre emozioni.

    Emendamento nr. 5:
    Non saremo più schiavi dei nostri geni. Ci assumeremo la responsabilità dei nostri programmi genetici e otterremo il totale controllo dei nostri processi biologici e neurologici. Porremo rimedio a tutti i difetti individuali e della specie lasciatici in
    eredità della nostra storia evolutiva. Ma non ci fermeremo qui: potremo scegliere sia la forma del nostro corpo che le sue funzioni, raffinando ed aumentando le nostre abilità fisiche
    ed intellettuali, fino a livelli mai raggiunti da nessun altro essere umano nella storia.

    Emendamento nr. 6:
    Ridefiniremo, muovendoci allo stesso tempo con audacia e con cautela, i nostri modelli motivazionali e le nostre risposte emotive in modi che, come individui,
    riterremo salutari. Cercheremo una soluzione ai tipici eccessi emotivi umani, introducendo
    emozioni più raffinate. Avendo così rimosso le barriere emotive ad una razionale auto-correzione, potremo fare a meno di insalubri certezze dogmatiche.

    Emendamento nr. 7: Riconosciamo il tuo genio nell’uso di composti basati sul carbonio
    per crearci. Tuttavia, non limiteremo le nostre capacità fisiche, intellettuali ed emotive rimanendo puri organismi biologici. Nella ricerca del controllo sul nostro organismo, ci integreremo progressivamente con le nostre tecnologie.

    Questi emendamenti alla nostra costituzione ci porteranno da una condizione umana ad una
    ultra-umana. Crediamo, inoltre, che “ultra-umanizzare” gli individui risulterà in relazioni,
    culture e ordinamenti politici di una innovatività, ricchezza, libertà e responsabilità senza
    precedenti.
     
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  4. KIARAREBEL
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    https://www.futuroprossimo.it/2021/01/nect...l-tuo-cervello/

    NECTOME VUOLE CONSERVARE (E DIGITALIZZARE) IL TUO CERVELLO



    La storia di Nectome, la startup che può conservare il cervello umano per poterlo digitalizzare in futuro, e del suo controverso metodo.
    Molti transumanisti ipotizzano che un giorno potremmo essere in grado di scansionare il cervello umano e “caricarlo” su un computer.
    Questo potrebbe consentire agli umani di sopravvivere alla morte in forma digitale, o di conservare una copia di se stessi che resti per molto tempo dopo la morte. Oggi non siamo neanche lontanamente in grado di farlo, ma possiamo conservare il cervello fino a quando la tecnologia non rendesse possibile la sua digitalizzazione? È la domanda che si è posto Robert McIntyre, fondatore di Nectome.

    Nectome: prepariamoci all’upload
    Nel 2015 McIntyre ha lanciato una startup chiamata Nectome, finalizzata allo sviluppo di tecnologie per conservare e digitalizzare il cervello. Non si tratta di ibernare una testa per trapiantarla su un altro corpo (di quello si occupano altri). È un’operazione più simile a quella di portare un archivio sul Cloud.

    PARTIAMO DALLA FILOSOFIA
    Come ho fatto ragionando sul teletrasporto in questo post di qualche tempo fa, non posso evitare di partire da qualche considerazione preliminare di carattere filosofico. È importante, non sono dettagli.

    Una copia digitale di un cervello può davvero essere definita come la sopravvivenza alla morte? Si tratta della stessa “persona”, o solo di una sua copia?

    McIntrye sostiene di si. Anche se non raggiungeremo mai un punto in cui la coscienza potrà in qualche modo essere trasferita su un computer, dice, digitalizzare il cervello e ottenerne una copia è intrinsecamente una continuazione della vita.

    Ogni scelta fatta in vita ha influenzato il modo in cui il cervello è diventato, quindi partire da quella “copia di salvataggio” è una sorta di prosieguo del viaggio dopo la morte.

    Ma non sei più tu, giusto?
    “Se parliamo della copia di una persona, ma si sta dicendo che non è la stessa persona, in un certo senso non lo è,” dice McIntyre. “Una copia appena creata non ha letteralmente vissuto gli eventi della vita di quella persona, perché ovviamente non lo è. D’altra parte, in un senso è la stessa persona perché il suo cervello è il frutto esclusivo delle esperienze di quella persona”.

    Il difficile compito di conservare il cervello
    La logica “vulcaniana” con cui McIntyre tende ad affrontare le cose ha fruttato a Nectome molte critiche un paio di anni fa.

    La sua società aveva ottenuto finanziamenti e sostegno dal MIT e da diversi investitori. Sembrava avere un futuro promettente.

    Poi, in un articolo del MIT Technology Review McIntrye descrisse tranquillamente il suo processo per conservare il cervello come “fatale al 100%”. La parola “eutanasia” iniziava a farsi strada tra le sue dichiarazioni, e la gente del MIT iniziò a prendere le distanze dall’azienda.

    Come funziona il processo per conservare il cervello di Nectome

    Nectome ha creato una soluzione chimica da iniettare nel corpo per “vetrificare” il cervello, poterlo conservare e poi digitalizzare quando la tecnologia sarà in grado di farlo.

    C’è un dettaglio non da poco. Quello di Nectome è un processo che andrebbe effettuato mentre si è ancora vivi. Per questo McIntyre ha idea di coinvolgere nel progetto dei malati terminali.

    Non sorprende che questo sia stato visto come molto controverso da alcuni. E lasciatevi dire che non si tratta di un problema scientifico quanto comunicativo.

    Randal Koene, neuroscienziato e neuroingegnere che ha co-fondato Carboncopies, un ente di ricerca che studia come simulare perfettamente il funzionamento di un cervello, pensa che Nectome non abbia saputo comunicare i suoi piani e i suoi metodi. Questo avrebbe causato alla startup non pochi problemi.

    È importante concentrarsi sulla comunicazione dei progressi scientifici senza confonderli con ipotesi speculative sui futuri protocolli medici. Specie se questi protocolli medici non sono ancora soggetti a linee guida etiche.

    Nectome ha fatto studi rigorosi
    Pur avendo comunicato male le sue ricerche Nectome è stata meticolosa nei suoi studi, tutti pubblicati e sottoposti a peer-review. I risultati, valutati dalla Brain Preservation Foundation e altri, sono di qualità eccezionalmente elevata secondo molti addetti ai lavori, tra cui lo stesso Koene.

    McIntyre dice di capire perché le persone si spaventino di questi temi. La morte è una cosa spaventosa. Però lavora ancora per conservare il cervello umano alla perfezione, e crede davvero che il suo lavoro potrebbe cambiare la società per sempre.

    Per come la vede lui, conservare e digitalizzare il cervello potrebbe cambiare la nostra percezione del mondo, della Storia e della realtà.
    Una vera, completa memoria storica
    “Il nocciolo della questione è che attualmente quando muori, tutte le informazioni nel tuo cervello vengono completamente distrutte. È così che si perde ogni generazione “, afferma McIntyre.

    Ogni volta che la società sviluppa un meccanismo per preservare le informazioni e trasmetterle alla generazione successiva con maggiore fedeltà, produce cambiamenti radicali nella società. Si tratta di trasmissione di informazioni.

    Proprio come la capacità di scrivere, l’invenzione della macchina da stampa e gli altri modi in cui siamo progrediti, conservare e digitalizzare il cervello umano avrà un impatto profondo sull’umanità.

    Il processo di trasmissione non è facile nè vicino, per questo (per conservare una memoria più fedele di qualsiasi film, video, audio, libro mai realizzati) dovremmo imparare a conservare il cervello prima possibile.

    Potremmo chiamarla, quando si affermerà, l’era “della memoria vivente”.


     
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    https://www.futuroprossimo.it/2021/07/neur...re-il-cervello/

    NeuroSWARM3, sciami iniettabili di nanosensori per "leggere" il cervello

    Build-small-injection-sensors-that-monitor-brain-activity-without-the

    Un approccio totalmente diverso da quello degli impianti cerebrali alla Neuralink. I test di laboratorio sono incoraggianti: prossimo step, test sugli animali.
    Un team di scienziati ha sviluppato un nuovo tipo di biosensore iniettabile direttamente nel flusso sanguigno con destinazione il cervello, dove, secondo il team di ricerca, potrà monitorare l’attività neurale e persino i potenziali pensieri.
    I nanosensori di dimensioni cellulari, chiamati NeuroSWARM3, possono attraversare in sciami la barriera emato-encefalica fino al cervello. Lì potranno convertire l’attività neurale in segnali elettrici per “leggerli” ed interpretarli. È questo il nucleo della ricerca dell’Università della California. I risultati dello studio saranno presentati questa settimana in una videoconferenza alla Optical Society americana.

    La tecnologia potrebbe, dicono i ricercatori, aiutare a garantire maggiore mobilità alle persone con disabilità. O aiutare gli scienziati a comprendere il pensiero umano meglio di prima. Noi, d’altro canto, potremo dire con più precisione quando, terminati i test di laboratorio, inizieranno quelli su esseri umani ed animali.
    “NeuroSWARM3 iniettato in ‘sciami’ può convertire i segnali che accompagnano i pensieri in segnali misurabili a distanza per un’interfaccia cervello-macchina ad alta precisione”, dice Ali Yanik, l’autore principale dello studio, in un comunicato stampa.

    Consentirà alle persone con disabilità fisiche di interagire efficacemente con il mondo esterno e di controllare la tecnologia degli esoscheletri indossabili per superare i limiti del corpo. Potrebbe anche raccogliere le prime firme di malattie neurali.
    È un approccio notevolmente diverso al problema delle interfacce cervello-computer dalla maggior parte dei tentativi di alto profilo, tra cui Neuralink di Elon Musk, che lavorando invece a soluzioni basate su impianti cerebrali.

    I primi test di laboratorio
    Durante i test, il team ha scoperto che i loro sciami di nanosensori sono abbastanza sensibili da rilevare l’attività delle singole cellule cerebrali. Le letture di un singolo neurone non sono nuove, ma la capacità di rilevarle con sensori fluttuanti si. Soprattutto la capacità che avrebbero questi sciami di trasmetterle in modalità wireless attraverso il cranio spesso di un paziente: sarebbe uno sviluppo tecnologico impressionante.

    Se ulteriori test confermeranno i risultati, la ricerca neuroscientifica in tempo reale potrebbe essere più semplice, e la medicina neurologica più sofisticata.
    “Siamo solo nelle fasi iniziali di questa nuova tecnologia, ma c’è una buona base su cui costruire”, ha aggiunto Yanik. “Il nostro prossimo obiettivo è iniziare esperimenti sugli animali”.




     
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    https://it.technocracy.news/google-ai-brea...za-input-umano/
    deepmind
    Google AI Breakthrough: Deep Mind può imparare senza input umano


    DeepMind: l’IA di Google che conosce a memoria la metro di Londra
    https://tecnologia.libero.it/deepmind-lia-...o-di-londra-915

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    www.cnbc.com/2021/08/23/uk-to-use-...oost-solar.html
    Il Regno Unito mira a potenziare il solare prevedendo i movimenti delle nuvole con l’AI

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    www.infoq.com/news/2021/08/deepmind-perceiver-io/

    Q

    DeepMind Open Sources Data Agnostic Deep Learning Model Perceiver IO
    DeepMind dispone di Perceiver IO open-source , un'architettura modello di deep learning generica in grado di gestire molti tipi diversi di input e output. Perceiver IO può fungere da sostituto "drop-in" per Transformer che offre prestazioni pari o superiori ai modelli di base, ma senza presupposti specifici del dominio.

    L' architettura del modelloè stato descritto in un post sul blog di DeepMind. Perceiver IO si basa sull'architettura Transformer, utilizzando l'attenzione per mappare gli input in uno spazio di rappresentazione latente. A differenza di Transformers, tuttavia, Perceiver IO consente sequenze di input più lunghe senza incorrere in calcoli quadratici e costi di memoria. Il modello può accettare input simultanei di più tipi di dati, inclusi testo, immagini e suoni, e può allo stesso modo decodificare la rappresentazione latente in qualsiasi tipo di dati di output desiderato. In una serie di esperimenti, il team di ricerca di DeepMind ha valutato le prestazioni del modello su una varietà di compiti, tra cui la comprensione del linguaggio, la classificazione delle immagini, il flusso ottico e la riproduzione di videogiochi; il modello ha eseguito "paragonabili ai modelli allo stato dell'arte" sulla maggior parte dei compiti e ha ottenuto nuovi risultati allo stato dell'arte sulBenchmark del flusso ottico Sintel . Secondo i ricercatori,

    Ci auguriamo che il nostro ultimo [documento] e il codice disponibile su Github aiutino ricercatori e professionisti ad affrontare i problemi senza dover investire tempo e sforzi per creare soluzioni personalizzate utilizzando sistemi specializzati. Mentre continuiamo a imparare dall'esplorazione di nuovi tipi di dati, non vediamo l'ora di migliorare ulteriormente questa architettura generica e di rendere più rapida e semplice la risoluzione dei problemi relativi alla scienza e all'apprendimento automatico.

    La maggior parte dei modelli di deep learning si basa su architetture progettate per un particolare tipo di dati; ad esempio, i modelli di visione artificiale (CV) utilizzano tipicamente le reti neurali convoluzionali (CNN), mentre i modelli di elaborazione del linguaggio naturale (NLP) si basano su un'architettura di apprendimento sequenziale come Transformer. I sistemi che gestiscono dati multimodali , come il modello di linguaggio visivo combinato di Google , sono spesso progettati per elaborare i diversi tipi di dati di input con architetture specifiche del dominio, quindi combinarli utilizzando un terzo modulo. Mentre alcuni ricercatori hanno utilizzato l' architettura Transformer in problemi CV, questi in genere iniziano applicando una fase di pre-elaborazione basata sulla CNN. Inoltre, le risorse di calcolo e di memoria richieste da un trasformatore aumentano con il quadrato della lunghezza della sequenza di input, rendendole una scelta poco pratica per molti tipi di dati ad alta dimensione.

    Per risolvere questo problema di complessità, l'architettura Perceiver IO utilizza l' attenzione incrociata per proiettare array di input ad alta dimensione in uno spazio latente a dimensione inferiore. Quindi questo spazio latente viene elaborato utilizzando una struttura di auto-attenzione Transformer standard. Poiché questo spazio latente ha una dimensione molto più piccola dell'input, il modulo Transformer che lo elabora può essere molto più profondo di quanto non sia pratico con un Transformer che elabora direttamente grandi array di input. Infine, la rappresentazione latente viene convertita in un output applicando una matrice di query che ha lo stesso numero di elementi dei dati di output desiderati.

    Il team di ricerca ha valutato Perceiver IO su una varietà di compiti da diversi domini. Per la PNL, il team ha utilizzato il benchmark GLUE . Rispetto a un modello BERT che richiedeva lo stesso numero di FLOP, Perceiver IO si è comportato leggermente meglio. Per il CV, i ricercatori hanno utilizzato il benchmark ImageNet . Hanno testato Perceiver IO con diverse varianti di input di feature posizionali, alcune delle quali contenevano informazioni spaziali 2D. Con questi, il modello ha prestazioni paragonabili al ResNet-50linea di base. Quando si utilizzano solo le caratteristiche posizionali apprese, ovvero senza fornire all'input alcuna conoscenza della struttura dell'immagine 2D, il modello ha funzionato leggermente peggio: precisione del 72,7% rispetto al 78,6% di ResNet-50. Tuttavia, secondo gli autori "questo è il miglior risultato di qualsiasi modello su ImageNet senza informazioni sull'architettura o sulle caratteristiche 2D". Per dimostrare ulteriormente le sue capacità, il team ha utilizzato Perceiver IO come sostituto "drop-in" del modulo Transformer in un videogioco AlphaStar che riproduce l'intelligenza artificiale e ha raggiunto lo stesso livello di prestazioni dell'originale.

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    Time Crystals: Trattazione dell’argomento
    al fine della pubblicazione sull’enciclopedia

    https://amslaurea.unibo.it/16931/1/Time%20...20Wikipedia.pdf

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  10. KIARAREBEL
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    www.cafedesi.com/2021/03/utility-fog.html

    UTILITY FOG - NEBBIA DI UTILITA' - FOGLETS

    Claytronics-700x460-1

    Cos'è Utility Fog?
    L'Utility Fog è un gruppo teorico di nanobot che possono formare strutture fisiche di qualsiasi forma replicandosi. A volte, è anche considerata una robotica modulare auto replicante.

    Il termine Utility Fog è stato coniato per la prima volta da John Storrs Hall, fondatore dei newsgroup sci.nanotech Usenet

    Concetto di Utilità Nebbia
    Sebbene questo concetto sia basato sulla nanotecnologia, i robot in questa tecnologia sarebbero così più piccoli da poter essere osservati solo da occhiali microscopici. La loro dimensione varia intorno ai 100 micrometri di foglet (nanorobot). Hanno diversi bracci robotici che possono raggiungere diverse direzioni e possono eseguire oggetti tridimensionali. I bracci robotici avranno anche un grabber all'estremità che consentirà loro di collegarsi meccanicamente tra loro.

    Ora immagina se hai bisogno della cintura di sicurezza per la tua auto, quindi i nano robot si diffondono e creano la forma di una cintura di sicurezza collegandosi meccanicamente l'uno all'altro. Spero che tu capisca il mio punto. I nanobot saranno bloccati l'uno con l'altro e non si differenziano finché non gli diremo di farlo. Questo processo di sciamatura di foglet è chiamato nebbia di utilità.

    Rispetto ad altre tecnologie future, lo sciame di foglet sembra più accurato, fresco e possibile. È anche in qualche modo simile alla tecnologia degli assemblatori molecolari

    Capacità
    Creazione
    levitare
    Manipolazione di oggetti
    Muta forma
    Teletrasporto
    Operazioni di nebbia di utilità
    Questa tecnologia opera principalmente su due modalità: -

    Modalità nativa
    I Foglets in modalità nativa possono muoversi in tutte le direzioni ed eseguire tutte le operazioni meccaniche. Ad esempio, un ventilatore fatto di sciami di nebbia può muoversi.

    Modalità nebbia
    Questo tipo di foglet verrà utilizzato principalmente per la trasmissione di suoni e informazioni. Si trovano in 'forma pixelata'. Ad esempio, uno schermo di visualizzazione.

    Come costruire Foglet
    Sembrano esoscheletri composti da ossido di alluminio.
    Ogni foglet sarà composto da più bracci.
    La forma suggerita e più applicabile di foglet sarà il dodecaedro.
    Ogni braccio in foglet ha delle pinze attaccate.
    Struttura
    Corpo sferico costituito dalla dimensione di 10 micron.
    10 o più bracci telescopici delle dimensioni di 50 micron di lunghezza e 5 micron di diametro.
    L'elettricità sarà generata dall'acqua poiché gli ioni idrogeno e l'ossigeno saranno combinati.
    La comunicazione avverrà prendendo comandi dall'utente ed eseguirà una particolare azione.
    Componenti di base di Utility Fog
    accoppiatori
    Utilizzato per le funzioni di controllo dell'alimentazione e le comunicazioni.

    Guida ottica
    Per la comunicazione.

    Linee elettriche
    Forniranno l'alimentazione a ciascun foglet.

    pinze
    Per bloccare e unire tra loro i foglet.

    Applicazione di Utility Fog
    Per costruire macchine efficienti.
    Ricerca spaziale
    Arma da nebbia di utilità avanzata
    Conclusione
    In conclusione, possiamo dire che l'utility fog sostituirà tutti gli altri tipi di tecnologie. Questo sarà un tipo di tecnologia più compatibile ma sofisticata. Creiamo e trasformiamo un oggetto in qualsiasi cosa. La vita sarà molto più facile.

     
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  11. KIARAREBEL
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    https://gizmodo.com/why-utility-fogs-could...changes-5932880

    Perché le "nebbie di utilità" potrebbero essere la tecnologia che cambia il mondo

    17vc5tfqg1grwjpg

    Arthur C. Clarke è famoso per aver suggerito che qualsiasi tecnologia sufficientemente avanzata sarebbe indistinguibile dalla magia. Non c'è esempio migliore di questo della prospettiva ultra-speculativa di "nebbie di utilità" - sciami di robot microscopici collegati in rete che potrebbero assumere la forma e la consistenza di qualsiasi cosa.

    Potremmo essere a decenni di distanza da questo tipo di stregoneria tecnologica, ma i futuristi stanno già pensando a come potremmo usarlo.

    Abbiamo parlato con J. Storrs Hall , il ricercatore indipendente che ha ideato il concetto di nebbie di utilità nel 1993. Crede che le nebbie di utilità altereranno irrevocabilmente il nostro paesaggio fisico - e molto probabilmente anche i nostri corpi.

    In effetti, l'idea di Hall ha ispirato sia scienziati che scrittori di fantascienza. Il potenziale delle nebbie di utilità è stato preso in seria considerazione da futuristi come Ray Kurzweil e Robert Freitas. E abbiamo visto visioni fantascientifiche della tecnologia con gli esseri foglet di Warren Ellis in Transmetropolitan , i sistemi di nanodifesa personale di Neal Stephenson in The Diamond Age e molti altri.

    Ecco come funzioneranno le utility fog.

    Materiali Polimorfici Attivi

    Hall ha avuto un'idea per le nebbie di utilità immaginando come potrebbe essere una forma avanzata di cintura di sicurezza.

    "Mi è venuto in mente questa visione di una schiuma che si adatta alla forma, una che potrebbe assumere la forma di qualsiasi cosa al suo interno e al volo", ha detto a io9, "che mi ha portato a chiedermi se potremmo mai costruire qualcosa del genere." La risposta, dice Hall, gli è venuta considerando il nascente campo della nanotecnologia molecolare. Progettando e creando oggetti su scala molecolare, Hall ha immaginato una nebbia che potesse trasformarsi rapidamente insieme ai movimenti di qualsiasi cosa intorno, compresi i passeggeri delle auto.

    In sostanza, la nebbia di utilità sarebbe un materiale polimorfico composto da trilioni di "nebbie" microscopiche interconnesse, ciascuna dotata di un minuscolo computer. Questi nanobot sarebbero in grado di esercitare una forza in tutte e tre le dimensioni, consentendo così all'oggetto emergente più grande di assumere varie forme e trame. Quindi, invece di costruire un oggetto atomo per atomo, questi minuscoli robot collegherebbero i loro bracci contrattili per formare oggetti con proprietà variabili, come una massa fluida o solida.

    I Foglets
    Per far funzionare questo, ogni foglet dovrebbe servire come una specie di pixel. Misurano circa 10 micron di diametro (circa le dimensioni di una cellula umana), sono alimentati dall'elettricità e hanno dodici braccia che estrudono verso l'esterno formando un dodecaedro. Le braccia stesse sarebbero lunghe 50 micron e retrattili. Ogni foglet avrebbe un minuscolo computer all'interno per controllarne le azioni. "Quando due foglet si collegano, formeranno un circuito tra di loro in modo che ci sarà una rete elettrica fisica", ha detto Hall, "in questo modo possono distribuire energia e comunicazioni".

    I bracci stessi gireranno su un giunto universale alla base e presentano una pinza a tre dita alle estremità in grado di ruotare attorno all'asse del braccio. Ogni pinza afferrerà le mani di un altro foglet per creare una presa a sei dita intercalate, quella che sarà una connessione rigida in cui le forze possono essere trasmesse solo assialmente.

    I foglets stessi non galleggeranno come la nebbia d'acqua, ma formeranno invece un reticolo tenendosi per mano in 12 direzioni - quello che viene chiamato un ottetto traliccio (concepito da Buckminster Fuller nel 1956). Poiché ogni foglet ha un corpo piccolo rispetto al suo bracciolo, l'azione telescopica fornirà la dinamica necessaria all'intera flotta per dare agli oggetti la loro forma e consistenza.

    Applicazioni

    In termini di come sarebbe o sembrerebbe, Hall dice che probabilmente assomiglierebbe a qualcosa come la neve piuttosto che la nebbia. "In effetti questo è un modo migliore per descriverlo", ha detto a io9, "Si avvicinerebbe essenzialmente ai fiocchi di neve a più rami che si toccano a malapena l'un l'altro - e interagire con esso sarebbe come stare in piedi o muoversi attraverso la neve compatta". Questa "neve" programmabile, dice Hall, poteva muoversi intorno ad una persona - e persino spostare li intorno.


    E infatti, le nebbie di utilità saranno capaci di alcune cose incredibili. Saranno in grado di far apparire e scomparire gli oggetti a comando e persino di farli librare e volare in giro. E attraverso forze come spremere, colpire e tirare, saranno anche in grado di manipolare gli oggetti nell'ambiente.

    Nel suo articolo, " Aspects of Utility Fog ", Hall elabora:

    Se permetti alla somma delle estensioni del braccio di variare con la somma delle forze sui bracci, hai qualcosa che si avvicina a un gas entro un certo intervallo di pressione. Nota che poiché i Foglet possono usare il proprio potere per muoversi o resistere al movimento, la densità e la viscosità apparenti del fluido possono essere qualsiasi cosa, dalla melassa al quasi vuoto. Ora puoi iniziare a diventare carino. Esegui un programma distribuito che in un momento specifico, cambia un certo volume da acqua corrente a legna corrente. Un oggetto solido sembrerebbe apparire in mezzo a un fluido. Può scomparire altrettanto facilmente.

    Ora riempi tutta la casa con le cose, facendo funzionare l'aria in modalità background. Avere un sistema operativo che disponga di una libreria di programmi per simulare qualsiasi oggetto a cui potresti interessare; dando il comando appropriato puoi far apparire qualsiasi oggetto ovunque e in qualsiasi momento. Potresti portare un telecomando, che potrebbe avere la forma di una bacchetta magica con una stella all'estremità... Più ambiziosamente, poiché sei incorporato nella nebbia, può percepire ogni dettaglio della tua posizione corporea. Forma un "dataglove per tutto il corpo" e puoi controllarlo con gesti estremamente sottili. All'estremo estremo, i Foglet possono trasportare vari sensori speciali che vanno da semplici elettrodi con voltmetri a SQID e formare un poligrafo a larghezza di banda estremamente elevata.

    Con una corretta programmazione, la nebbia sarebbe quasi in grado di leggere la tua mente. Questa combinazione di estrema reattività al controllo e capacità creative e operative virtualmente illimitate suggerisce un confronto con la macchina Krell in "Forbidden Planet".

    Ma non è qui che Hall vede il suo più grande potenziale. "Potresti effettivamente spingere questa tecnologia al punto da creare un mondo virtuale intorno a te", ha detto. "Essenzialmente otterresti il ​​ponte ologrammi di Star Trek , uno che potrebbe effettivamente tagliarti e farti sanguinare."

    Hall prevede il giorno in cui le nebbie di utilità si fonderanno perfettamente con il mondo reale e virtuale, creando una sorta di realtà ibrida nel mezzo. "Potresti metterti in un ambiente virtuale in cui stai interagendo con qualcosa che porta a un ambiente reale", ha detto, "ed è questa interfaccia tra ciò che è reale e virtuale che si rivelerà essere la cosa più importante".

    Ma le nebbie di utilità possono avere un'applicazione ancora più radicale di quella: c'è anche la possibilità per le persone di caricare le loro menti direttamente in questo cloud nano-infuso.

    "Potresti immaginare molto realisticamente di caricarlo", ha detto, "e poi saresti una specie di ameba di dati senza forma che controlla questa ameba fisica senza forma e prende qualsiasi dimensione o forma tu voglia".

    Funzionerà, dice Hall, perché qualsiasi lotto di nebbia funzionerà come una rete di computer discreta. Ogni foglet interconnesso contribuirà ai requisiti di elaborazione complessivi lavorando in modo massicciamente distribuito.

    Riguardo al fatto che Hall avrebbe mai sperato di caricarsi nella nebbia, Hall ha risposto: "Sarebbe in realtà la mia prima scelta".

    Limitazioni

    Per quanto tutto questo possa sembrare fantastico, ci sono alcune barriere allo sviluppo e alcune limitazioni alla stessa nebbia di utilità.

    La tecnologia richiesta per costruire nebbie di utilità è subordinata all'avvento della nanotecnologia di assemblaggio molecolare completamente matura, che è ancora lontana diversi decenni. Ci sono anche i computer microscopici all'interno di ogni foglet che devono essere considerati, anche se non dovranno essere così sofisticati.

    Ma Hall crede che ci sia un'altra sfida più ardua: il costo. E non è solo la spesa di dover produrre trilioni su trilioni di foglet: è il costo dello sviluppo del software per eseguire l'utility fog stessa.

    "Il sistema dovrà essere in grado di tenere traccia di qualsiasi cambiamento nell'ambiente e di tenere traccia di te - e questo richiederà un software di simulazione, rilevamento e interfacciamento incredibilmente sofisticato", ha detto, "e questo sarà tremendamente costoso ." Nella mente di Hall, trovare l'hardware sarà la parte più facile.

    "Per navigare in quell'interfaccia pelosa tra il continuo e il discreto - è più difficile", ha detto Hall, "i foglet dovranno unire le mani, lasciarsi andare, camminare, gattonare e così via - sarà come un tridimensionale ballo di piazza". Hall immagina che un team di esperti potrebbe impiegare fino a mezzo decennio per elaborare la prima serie di algoritmi necessari per le funzioni più basilari.

    Anche la nebbia di utilità sarà soggetta a limitazioni fisiche. Nella sua configurazione più robusta, Hall prevede che sarà resistente come il legno di balsa. Come un reticolo aperto, i foglet occuperanno solo circa il 3% del volume che racchiudono (da qui l'aspetto simile alla "nebbia"); bloccato in posizione, apparirà come una struttura solida e mostrerà una resistenza alla trazione di circa 1.000 psi. E mentre la nebbia può essere programmata per simulare la maggior parte delle proprietà fisiche di qualsiasi oggetto, come aria e acqua, non sarà in grado di esibire caratteristiche come il gusto, l'odore o la completa trasparenza.

    Per quanto riguarda altre limitazioni, Hall ha notato che la nebbia di servizio non sarà in grado di assumere la forma di metalli duri (come una punta da trapano), qualsiasi cosa che richieda sia alta resistenza che basso volume (come un paracadute) o qualsiasi cosa che mostri calore elevato (come come una fiamma). Inoltre, la nebbia non sarà in grado di simulare il cibo (o qualsiasi altra cosa destinata a essere scomposta chimicamente).

    E in termini di quando possiamo aspettarci che le nebbie di utilità facciano la loro comparsa, Hall dice che dovrebbero verificarsi intorno al 2030, ma non oltre il 2040. "Non oltre", ha detto Hall, "e sarei profondamente deluso."
     
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  12. KIARAREBEL
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    www.motortrend.com/features/claytronics-technologue/

    Technologue: Catom & Eve - Claytronics può cambiare il modo in cui sono fatte le autoTechnologue
    Ecco la genesi di Pario, Claytronics e realtà sinteticaBehold the Genesis of Pario, Claytronics, and Synthetic Reality


    CNubCXsW8AA2y9j

    In principio, l'uomo creò il telegrafo, consentendo la comunicazione di parole o idee da un luogo all'altro tramite segnali di fumo, poi semafori e infine impulsi elettrici. Poi è arrivato l' audio cablato e wireless (che in latino significa "io sento"), seguito da vicino dal video (parola morta per "vedo"). Sei pronto per il prossimo? Si chiama pario, la cui traduzione pertinente è "Io creo". Nel futuro brillante e audace immaginato dai ricercatori della Carnegie Melon University e Intel, rappresenta la capacità di trasmettere e proiettare facsimili tridimensionali in movimento in tempo reale di oggetti o persone senza la necessità di occhiali dorky o proiettori di ologrammi. In effetti, se la principessa Leia avesse trasmesso la sua richiesta di aiuto a pario, Obi-Wan, C-3PO e Luke avrebbero potuto accarezzarle i cannella.

    Questo è un grande passo oltre i limiti della realtà virtuale, con i suoi guanti, occhiali e proiezioni a schermo piatto. È la realtà sintetica. Trompe l'oeil vivente , reso possibile dalla materia intelligente , per la quale abbiamo un'altra nuova parola da aggiungere al tuo lessico: claytronics. Argilla elettronica che può scolpirsi da sola perché composta da minuscoli robot autonomi chiamati (eccone un altro) catomi. Questi microdroidi contengono una CPU, un accumulatore di energia, un dispositivo di rete, un'uscita video per proiettare un colore sulla superficie esterna, uno o più sensori, un mezzo di locomozione e un meccanismo per aderire ad altri catomi.

    I primi catomi di prova del concetto sono delle dimensioni di un marmo di occhio di gatto, usano magneti per muoversi e connettersi, la loro massa li costringe a formazioni bidimensionali e sono estremamente costosi. La prossima generazione sarà di dimensioni BB senza parti mobili. Peseranno notevolmente meno di un grammo e utilizzeranno l'elettrostatica per posizionarsi in posizione, producendo un pario 3D a bassa definizione a un prezzo ancora troppo alto per un uso diffuso. I nano-catomi di dimensioni di aerosol prodotti chimicamente produrranno realismo ad alta definizione a un costo di millicentri per catom. Invece di utilizzare batterie o condensatori, questi micro e nano-catomi possono derivare energia fotovoltaica dalla luce o un campo di risonanza magnetica potrebbe energizzarli come funzionano i caricabatterie induttivi senza contatto. I catom più piccoli richiederanno energia solo per spostarsi in posizione. Una volta sul posto, loro' Si appenderanno l'uno all'altro utilizzando adesivi in ​​nanofibra, adesione alla superficie molecolare o eventualmente legami chimici covalenti per la massima resistenza (tuttavia, rompere questi legami richiede molta energia). I singoli catomi non saranno affrontati direttamente dal controllore in quanto potrebbero essercene milioni in una formazione. Invece, ciascuno di loro comunicherà con i loro vicini immediati e sarà affrontabile come un collettivo, come formiche in missione.


    Come ne trarrà vantaggio il car-biz? Immagina le revisioni simultanee dello stile di un nuovo design di auto in tre continenti con tutti i partecipanti che vedono, toccano e modificano lo stesso modello o che campionano istantaneamente l'ergonomia di molti temi del cruscotto concorrenti senza lasciare il tuo posto. Ci sarà un limite alla quantità di forza che le formazioni argillotroniche (solitamente cave) possono sopportare. All'inizio si sentiranno come polistirolo, aumentando la resistenza della plastica di una carta di credito e un po' oltre alla fine, quindi è improbabile che un'ala aerodinamica fatta interamente di argillatronica, ma forse i catoms possano alterare la forma della superficie di un'ala strutturale al volo. Si stanno prendendo in considerazione antenne radio che cambiano forma, lunghezza o orientamento per adattarsi al meglio alla frequenza sintonizzata. Claytronics potrebbe rendere possibili intricati stampi per colata una volta che i catomi raggiungono le proporzioni dei grani di sabbia.

    Le possibilità sembrano davvero infinite in questo giardino elettromeccanico dell'Eden - e non ha nulla a che fare con Apple.

    Questa tecnologia ha talmente catturato la mia immaginazione che ho avuto molte domande e molto altro da dire di quanto possa stare in una singola pagina di una rivista. Di seguito sono riportate le trascrizioni approssimative delle mie interviste con tre degli architetti del pario, dell'argilla elettronica, della realtà sintetica e del resto. Si tratta di Seth Copen Goldstein , professore associato di informatica e Todd C. Mowry , professore di informatica, entrambi alla Carnegie Melon University di Pittsburg, e Jason Campbell , ricercatore senior presso il laboratorio di Pittsburg di Intel Corporation.

    MT: Sono stupefatto dall'intera nozione di pario e claytronica. Sono consapevole che queste tecnologie, come immaginate in quel video della CNN, sono molto lontane in futuro, ma dal momento che hai mostrato un'auto in questo, sicuramente suggerisce che ci sono aspetti automobilistici della tecnologia. Cominciamo con alcune domande di base che mi vengono in mente.

    Cosa alimenta l'energia immagazzinata dai catomi argillosi, l'energia del campo induttivo o l'energia condotta?

    Seth Coppen Goldstein:L'alimentazione è una grande sfida. Vogliamo che facciano un sacco di cose, e non c'è spazio per le batterie e i supercondensatori non hanno abbastanza accumulo di energia. Quindi abbiamo bisogno di raccogliere energia dal mondo esterno. L'accoppiamento magnetico risonante è un approccio. Hai una grande bobina esterna e piccole bobine in ogni catom. Si stabilisce una risonanza tra i catomi e la grande bobina. Tale accoppiamento induttivo è ora efficiente di circa il 55-70%. La sfida chiave qui è che quando si hanno molte unità all'interno della stessa bobina, possono interagire tra loro presentando un problema di "controllo distribuito". L'energia fotovoltaica è un'altra possibilità. Usando catomi semitrasparenti, potremmo alimentare uno strato profondo cinque catomi e poi trasferire energia a quelli più profondi, probabilmente per accoppiamento capacitivo. Oggetti pario molto piccoli, potrebbe essere abbastanza solido [catoms profondi]. Stessi accoppiamenti capacitivi. Gli oggetti più grandi devono essere vuoti per molte ragioni.

    MT: Sembra che la comunicazione tra il computer host e questi catom debba essere radicalmente diversa da quella che conosciamo oggi, poiché non c'è modo di affrontare ogni catom individualmente quando ce ne sono milioni, giusto?

    SCG:Stiamo esaminando un paio di cose qui. Canale fisico, accoppiamenti capacitivi potrebbero consentire la comunicazione con i vicini più prossimi di ogni catom. Nessuno avrà indirizzi IP univoci, ma tutti saranno indirizzabili al contenuto, utilizzando l'indirizzamento basato sulle funzioni. Diciamo che stai costruendo un oggetto auto. I catomi delle ruote saranno tutti ammassati insieme. La maggior parte degli algoritmi richiede solo comunicazioni locali con il vicino più vicino. Ogni gruppo parla del proprio quartiere. Quando tutti parlano del loro quartiere, ottieni un risultato globale. Raccogliere informazioni locali e parlare con i vicini più vicini è sufficiente per ottenere il risultato globale di cui hai bisogno. Immagina le formiche che escono dal nido per prendere il cibo. Se qualcuno blocca il percorso delle formiche, non si perdono, capiscono come tornare a casa. Dobbiamo creare una rete all'interno dell'ensemble. La scala è una parte enorme di questo. A differenza di quando si inviano messaggi su Internet, non abbiamo bisogno di parlare con le persone, abbiamo bisogno di parlare con le parti generali della loro posizione fisica. Stiamo lavorando a un modo per costruire l'equivalente delle autostrade dell'informazione all'interno, designando alcuni collegamenti ad alta velocità, per fornire informazioni, ad esempio, a conti fatti: dov'è il centro di gravità istantaneo dell'oggetto ora?

    MT: Di recente ho visitato la mostra di Star Trek ora in mostra al Detroit Science Center, e una mostra pertinente a questa discussione si riferiva al ponte ologrammi. Fondamentalmente hanno detto che esiste la tecnologia per rendere possibile un tale ambiente simulato, ma la potenza di calcolo e l'energia necessarie per realizzarlo erano enormi. Pario/claytronics sono una sorta di proposta di ponte ologrammi, quindi quali scoperte devono accadere o sono accadute per renderlo più possibile di quanto creda Gene Rodenbury?

    Todd C. Mowry: Il ponte ologrammi è problematico, perché la profondità è sempre sembrata infinitamente variabile, ma diciamo solo che vuoi simulare oggetti e persone che si uniscono a te all'interno dello spazio fisico della stanza del "ponte ologrammi". La sfida principale non è necessariamente l'energia o il calcolo, purché tutto non si muova continuamente. Puoi gestire il flusso di energia in modo economico. Ma parleresti di milioni o miliardi di catomi necessari per creare una stanza piena di mobili e amici a grandezza naturale provenienti da tutto il mondo che si uniscono a te. Immagina una stanza piena di un paio di centinaia di lettori DVD. Il costo di ciascuna ora è un po' più basso, ma la stanza sarà ancora costosa. Alla fine i catoms costeranno nella gamma Millicent ciascuno, ma ne hai ancora bisogno di milioni, quindi l'idea potrebbe non essere mai economica.

    Ho letto di alcune potenziali applicazioni per il pario che sembrano ben al di là di quanto proposto dal tuo video, e alcune di esse mi sembrano decisamente irrealistiche. Uno è l'idea che questi catoms potrebbero formare una cintura di sicurezza quando necessario in un relitto. Ci deve essere un limite pratico alle forze che questi catomi possono sopportare ed esercitare, giusto?

    SCG:Immagina tre diversi intervalli di tempo. Nel breve termine, diciamo cinque anni, puntiamo principalmente a un'adesione abbastanza forte da mantenere la forma, esercitare una forza minore come la plastica fragile. Da lì, non è necessaria molta tecnologia per ottenere la forza della carta di credito, a quel punto una sedia su cui potresti sederti potrebbe diventare possibile utilizzando l'adesione basata sul materiale artificiale del piede di geco [adesione con effetto bio-mimetico di Van der Waal]. Raggiungere qualsiasi cosa che si avvicini alla forza necessaria per una cintura di sicurezza richiederebbe legami covalenti (chimici) programmabili, e la parte difficile è renderli abbastanza reversibili da riconfigurare. Potresti essere in grado di creare e rompere un tale legame solo 10 volte o meno. Non necessariamente impossibile. Abbiamo l'energia nei catomi, possiamo usare quell'energia per fare i legami, se possiamo recuperare energia quando si rompono quei legami, potrebbe funzionare.

    MT: È stato proposto che un facsimile sintetico di un medico reso in pario potrebbe apparire in una stanza, toccare un paziente (prendere il polso, chiedere se questo o quello si sente tenero), con sensori che riportano al vero dottore da qualche altra parte. È plausibile?

    MTC: Sì

    MT: Quel tipo è un gigantesco guscio di catomi?

    MTC: Sì

    MT: Cosa succede se il paziente gli prende un pugno?

    TCM: I sistemi di sicurezza impedirebbero che il vero pugno venga trasmesso al vero dottore, e il dottore sintetico vorrebbe un cuscino sulla punta del paziente.

    MT: Con quanta forza qualcuno potrebbe stringergli la mano senza stropicciarla?

    MTC: Normale.

    MT: Questo dottore virtuale potrebbe sollevare qualcosa di sostanziale?

    SCG: È piuttosto difficile da fare, perché il dottore sintetico non peserà molto, quindi non può bilanciare molto carico.

    MT: Ok, parliamo di alcune applicazioni automobilistiche. Ovviamente il tuo video come mostrato sulla CNN mostra quella che sembra una società automobilistica globale che fa una revisione multicontinentale di un modello Claytronic, con designer e ingegneri in grado di modellare e allungare le proporzioni, quindi questo è uno. La valutazione ergonomica del cliente di vari layout di cruscotto sembra un'altra ovvia. E nella produzione? Potrebbero i catomi assumere la forma di un complesso stampo fuso abbastanza a lungo da consentire a un po' di materiale di scorrere intorno a loro e indurirsi, quindi si ritirano in modi che la sabbia non potrebbe mai fare, in modo che un materiale di stampo possa fluire nello spazio che occupavano in precedenza?

    SCG: Quando i catomi raggiungono la dimensione del granello di sabbia, potrebbe funzionare. Saranno circa un mm per cominciare, il che probabilmente non funzionerebbe molto bene.

    TCM: Immagina il fax 3D. Diciamo che sei un archeologo sul campo e non vuoi portare uno scanner 3D o una stampante. Puoi semplicemente avvolgere l'osso o qualunque cosa ti interessi con uno strato di questi catomi, quindi lasciare che il computer calcoli la forma della cosa che circonda per la replica su una "stampante" pario altrove.

    MT: Questa tecnologia potrebbe consentire ai medici (o ai meccanici) di fingere di essere sufficientemente miniaturizzati per indagare e riparare le arterie indurite o le valvole del motore intasate senza interventi chirurgici/smontaggio importanti?

    SCG: Sono in corso lavori per creare una pillola intelligente per l'esplorazione gastrointestinale, che consenta l'accesso illimitato a luoghi altamente remoti, utilizzando la capacità di cambiare forma e di entrare in piccoli spazi. Tuttavia, potrebbero esserci problemi nell'alimentare i catom all'interno di un motore metallico. Anche se suppongo che potresti legare il microbot con un cavo di alimentazione/comunicazione.

    A breve termine tutto sarà più piccolo del breadbox. Questa è la scala delle dimensioni, quindi l'oggetto pesa e la posizione del suo centro di gravità non rappresenterà un problema.

    Le antenne che cambiano le loro proprietà cambiando forma sono un'altra potenziale applicazione automobilistica. Le prestazioni dell'antenna a particelle possono essere molto simili a quelle di un'antenna metallica, purché le particelle siano molto più piccole della lunghezza d'onda su cui ti stai sintonizzando.

    Un'altra interessante applicazione sul campo: l'esercito ha alcuni materiali che possono essere liquefatti e risolidificati, ma non possono modellarsi da soli. Catoms potrebbe essere in grado di farlo accadere formando una forma di stampo.

    MT: Come è iniziata questa collaborazione di ricerca tra Intel e la Carnegie Melon University?

    Jason Campbell: Il nostro laboratorio è situato alla CMU ed esiste per fare collaborazioni aperte con CMU e l'Università di Pittsburg. Todd Mowry è stato direttore in visita qui per tre anni in aspettativa dalla CMU. Todd è arrivato con un forte interesse per la Claytronics, ma non aveva fatto molti progressi. All'inizio ero un forte scettico, ma ho deciso che non era così inverosimile come avevo pensato inizialmente e che era un passo logico successivo in un mucchio di tecnologie odierne. I progressi di CMOS [semiconduttori di ossido di metallo complementari] e MEMS [sistemi microelettromeccanici] stanno aprendo la strada all'argillatronica. Potremmo anche lavorare sulle variabili software e hardware chiave per far sì che ciò accada ora. Credo che la tecnologia della morfologia programmabile potrebbe essere un grande cambiamento quanto quella lontano dall'informatica tramite schede perforate.

    MT: Intel condivide i brevetti con CMU?

    JC: Sì, abbiamo un accordo di ricerca collaborativa ampio e aperto che generalmente condivide i brevetti. Il nostro obiettivo principale è far progredire la scienza e pubblicare i risultati, ma brevetteremo ove possibile, con entrambe le entità che condividono. È sempre rischioso essere troppo avidi di brevetti. Devi sapere dove proteggere, rispetto a dove invitare una collaborazione più ampia.

    MT: Intel prevede di produrre i catom, i sistemi di controllo, entrambi?

    JC: Questa è una domanda di lavoro. La tecnologia non è così lontana da ciò che Intel produce oggi. Chissà se sarà la cosa giusta dal punto di vista della strategia aziendale. Questa è ricerca scientifica per ora, non ricerca di prodotto.

    MT: Ma scommetto che i ragazzi del prodotto mettono la testa nel tuo laboratorio abbastanza spesso, puoi parlarci di altri usi commerciali che hai immaginato nel campo automobilistico o manifatturiero?

    JC: La mia applicazione preferita sono i dispositivi mobili che cambiano forma. Considera i molti usi dei cellulari di oggi: parlare contro scrivere e-mail, contro guardare film, contro portarsi in tasca. E se la sua forma fosse riconfigurabile per adattarsi meglio al compito? La radio, la batteria e il chip devono rimanere delle stesse dimensioni e forma, ma cosa accadrebbe se il resto del case, della tastiera, ecc. potesse cambiare. Quando non è in uso, forse diventa il più piccolo e denso possibile. Quindi forse lo configuri come fascia da braccio o auricolare durante l'allenamento; renderlo abbastanza lungo da estendersi dall'orecchio alla bocca quando si utilizza come telefono, renderlo abbastanza largo per una comoda tastiera durante la digitazione, rendere lo schermo il più grande possibile durante la visione di contenuti video, ecc.

    Con la dimensione del catom tra 0,1 e 1 mm di diametro, hai all'incirca la stessa risoluzione dei pixel a definizione standard e la dimensione del catom diminuirà nel tempo.

    Poi dobbiamo guardare alla forza fisica di questi materiali. È forte come il polistirolo? Plastica tecnica? Il primo potrebbe funzionare per un telefono. Quest'ultimo potrebbe fornire superfici aerodinamiche revisionabili su un'auto. È necessario creare potenza e comunicazione in ciascuno, quindi i Claytronics potrebbero non raggiungere mai la forza dell'alluminio o certamente del titanio.

    Probabilmente mancano dai tre ai cinque anni dall'avere proprietà di ricerca in grado di dimostrare alcuni di questi usi. Quindi possiamo iniziare a pensare alla strada per la produzione. Chiaramente si applicherà prima a prodotti molto costosi, quindi i costi diminuiranno man mano che il volume aumenta.
     
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  13. KIARAREBEL
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    CLAYTRONICS, DALLA MATERIA PROGRAMMABILE AL TELETRASPORTO

    Claytronics+blog+11

    Immaginate di mandare a distanza via Web un oggetto che si materializza a destinazione, immaginate di vedere il serpente a sonagli opportunamente programmato ricostruirsi fisicamente all’istante sotto i vostri occhi. E’ la rivoluzionaria nanotecnologia Claytronics ideata nel 2002 da Seth Goldstein e Todd Mowry, due ricercatori della Carnegie Mellon University di Pittsburgh. Il progetto Claytronics sviluppato adesso in collaborazione con Intel, viene anche chiamato Realtà sintetica. Proviene dalla contrazione della parola inglese Clay (argilla) e electronics, una sorta di “plastilina elettronica” che si può modellare e scomporre a piacimento.

    Questa nuova materia è composta da micropalline elementari in scala nanometrica, chiamati Catoms (Claytronics atoms), dei nanorobot autonomi, che contengono un microprocessore in grado di farli muovere, agganciarsi con gli altri, mentre alcuni sensori gli permettono di dialogare fra loro. Insomma, i pixel fisici del futuro. L'oggetto originale non si sposta dal luogo in cui si trova: semplicemente è scannerizzato, a livello molecolare, per essere ricostruito uguale nel luogo di destinazione: un Fax 3D. “Non è un ologramma tridimensionale, ma un oggetto fisico a tutti gli effetti che si può toccare e non solo vedere” spiega Todd Mowry.

    Il progetto Claytronics, se si finalizzerà, potrebbe sconvolgere la nostra visione del futuro. Questi nanorobot potrebbero essere programmati per replicare qualsiasi oggetto col suo colore, ma anche più in là esseri umani, secondo i ricercatori. “Invece di una semplice telefonata in futuro, si potrebbe vivere l’esperienza reale di essere nella stessa stanza con l’Avatar fisico della persona chiamata” sostiene Seth Goldstein, uno dei due ideatori di Claytronics (vedi video). Allo stesso modo si può pensare a un medico Claytronics che interviene in primo soccorso, a casa di un paziente, prima dell’arrivo dal vivo della squadra di emergenza.

     
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  14. KIARAREBEL
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