TRANSUMANESIMO-UOMO OGM-Intelligenza artificiale-CYBORG-NANOTECNOLOGIE-SINGOLARITY (CAMERA DEI DEPUTATI E ALTRE PROVE TUTTE QUI)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Administrator
    Posts
    2,122
    Reputation
    +290

    Status
    Offline
    yt
     
    Top
    .
  2. KIARAREBEL
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    LIBRO INTITOLATO: EVOLUZIONE NON AUTORIZZATA.
    AUTORE: MARCO PIZZUTI

    Evoluzione non autorizzata: Dall’uomo 2.0 alla matrice universale della coscienza L'uomo che conosciamo oggi è destinato a estinguersi: sono in arrivo le prime generazioni di uomini cyborg
    Marco Pizzuti è un ex ufficiale dell'esercito laureato in legge; ha collaborato - nel campo della divulgazione scientifica - con il Museo dell'Energia, e ha lavorato presso le più prestigiose istituzioni dello Stato (Camera dei Deputati, Senato della Repubblica e Consiglio di Stato).

    9788868203467_0_536_0_75

    Edited by Kill Dogma Revolution ! - 28/8/2021, 21:34
     
    Top
    .
  3. KIARAREBEL
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    https://it.wikipedia.org/wiki/Biomimesi

    BIOMIMESI

    19ckbx0xo8v2ajpg



    La biomimesi (Biomimetics, o Biomimicry, in inglese) è una disciplina, di recente formazione, che studia e imita i processi biologici e biomeccanici della natura e degli esseri viventi come fonte di ispirazione per il miglioramento delle attività e tecnologie umane. La natura viene vista come Modello (Model), Misura (Measure), e come Guida (Mentor) della progettazione degli oggetti e dei manufatti tecnici. Il nome di questo campo di studi deriva dall'antico greco: βίος, vita, e μίμησις, imitazione.

    Gli organismi viventi hanno evoluto strutture e materiali ben adattati nel tempo geologico attraverso la selezione naturale. La biomimetica ha dato vita a nuove tecnologie ispirate a soluzioni biologiche su macro e nanoscala. Gli umani hanno esaminato la natura per trovare risposte ai problemi durante la propria esistenza, osservando come la natura abbia risolto problemi di ingegneria come capacità di autorigenerazione, tolleranza e resistenza all'esposizione ambientale, idrofobicità, autoassemblaggio e sfruttamento dell'energia solare. La biomimetica è quindi un processo interdisciplinare creativo tra la biologia e la tecnologia per risolvere i problemi umani per astrazione, il trasferimento e l'applicazione di conoscenze da modelli biologici.

    Storia
    Sin dalla preistoria , gli esseri umani, osservando il mondo naturale, hanno probabilmente trovato molte risposte a problemi semplici e complessi. Attraverso il gioco dell'evoluzione e della selezione naturale, la natura ha risolto molti problemi di bioingegneria, come l'idrofobicità, la resistenza al vento, l'accumulo di energia, biosintesi a pressione fredda e ambiente, autoassemblaggio e cattura dell'energia solare grazie ai meccanismi prodotti e selezionati dall'evoluzione.

    Uno dei primi esempi di biomimetica fu lo studio degli uccelli per consentire il volo umano. Sebbene non abbia mai avuto successo nella creazione di una "macchina volante", Leonardo da Vinci fu un acuto osservatore dell'anatomia e del volo degli uccelli e fece numerose annotazioni e schizzi sulle sue osservazioni, nonché schizzi di "macchine volanti".[3] I fratelli Wright, che riuscirono a far volare il primo aereo più pesante dell'aria nel 1903, presumibilmente trassero ispirazione dalle osservazioni dei piccioni in volo.[4]

    Durante gli anni Cinquanta, il biofisico e polimatematico americano Otto Schmitt sviluppò il concetto di "biomimetica".[5] Durante le sue ricerche di dottorato sviluppò il trigger di Schmitt studiando i nervi nei calamari, tentando di progettare un dispositivo che replicasse il sistema biologico di propagazione dei nervi.[6] Continuò a concentrarsi su dispositivi che imitassero i sistemi naturali e nel 1957 percepì una visione contraria a quella della biofisica a quel tempo, una visione che avrebbe chiamato biomimetica, che descriveva il trasferimento dei processi biologici a sistemi tecnologici.

    Principi
    Tutti i sistemi naturali rispettano alcuni principi fondamentali:

    funzionano secondo cicli chiusi: non esiste il concetto di rifiuto
    si fondano su interdipendenza, interconnessione, cooperazione, processi che sono alla base di tutti i sistemi viventi
    funzionano ad energia solare
    rispettano e moltiplicano la diversità.
    Janine Benyus ha approfondito e divulgato efficacemente questi temi.
    Applicazioni
    Un gran numero di applicazioni ispirate alla natura è già stato tradotto in applicazioni tecniche ed è commercialmente disponibile, come il velcro, le superfici autopulenti ispirate alle foglie di loto (Nelumbo nucifera) e gli adesivi strutturali, sviluppati a partire dal geco e dalle valve di alcuni molluschi.




     
    Top
    .
  4. KIARAREBEL
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    https://www.rivistamicron.it/approfondimen...n-intelligente/

    Syn 3.0, il primo batterio sintetico porta la biologia verso il design intelligente

    syn-3-0-primo-batterio-artificiale_651997

    Descritto sulla rivista Science, segna un passo decisivo verso la realizzazione della vita artificiale, dopo oltre 20 anni di esperimenti. Il batterio sintetico è stato chiamato Syn 3.0 è stato ottenuto negli Stati Uniti dal gruppo di Craig Venter. È un risultato molto prezioso e permetterà di studiare le funzioni della vita con un dettaglio mai raggiunto finora. Non solo.

    Come facciamo a capire come funziona una cellula? Facile, direbbero i miei figli: la rompiamo, la smontiamo e la rimontiamo un pezzo alla volta. Chi si ricorda di aver fatto ciò con macchinine o bambolotti ricorderà che smontare è facile, rimontare lo è meno. Ma alla fine si capisce molto e talvolta si scopre che qualche pezzo non è proprio necessario o può essere sostituito con altri, rendendo l’oggetto più utile e interessante. Questa procedura, che nel mondo degli adulti è chiamata “reverse engineering” o ingegneria inversa, è alla base della scoperta di un gruppo di ricercatori californiani diretti da Craig Venter, l’uomo che ha dato vita alla rivoluzione genomica ‘leggendo’ per primo (in gergo, sequenziando) il DNA di un organismo una ventina di anni fa.
    Come racconta la rivista Science, gli scienziati in questione sono riusciti per la prima volta a sintetizzare un genoma che permette a un batterio di vivere con meno geni di quelli del più semplice batterio esistente in natura, per un totale di circa mezzo milione di basi. Hanno cioè disegnato e prodotto in laboratorio un filamento di DNA sintetico contenente poco meno di 500 geni, solo quelli assolutamente necessari per la vita. Qualche anno fa gli stessi ricercatori in una serie di studi sempre su Science, avevano descritto la creazione del batterio con un DNA interamente sintetico. Ciò che desta meraviglia è che i geni sono stati scritti e ordinati nel modo giusto per consentire al batterio di nutrirsi, crescere, dividersi per riprodurre e perpetuare il proprio patrimonio genetico, in sostanza di vivere come un batterio naturale.

    Volendo continuare con paragoni letterari, Venter e soci sono passati dal saper leggere, al saper scrivere in maniera sintetica e senza errori, in modo da letteralmente dar vita al testo. Tale atto di creazione ex novo, riproducendo in laboratorio il risultato di qualche miliardo di anni di evoluzione della vita sulla Terra, definisce sperimentalmente il set minimo di geni necessari per una cellula. Lo studio costituisce quindi un nuovo, significativo avanzamento nel campo della biologia sintetica, della quale avevo già scritto qualche tempo fa su Scienzainrete.

    COSÌ TI CREO UN BATTERIO IN PROVETTA
    Per capire come si è arrivati a tale traguardo occorre tornare al reverse engineering. I ricercatori hanno smontato il genoma di un batterio come fosse l’interno di una macchina e, rimontandolo pezzo per pezzo ne hanno ricostruito uno più compatto. Il batterio che hanno scelto è un Mycoplasma, tra i batteri è quello con il genoma più semplice, una condizione ideale per ulteriori modifiche. La ragione di ciò è che i micoplasmi sono parassiti delle cellule umane e il loro genoma ha perso durante l’evoluzione i geni che regolano le funzioni fornite dall’ospite, cioè noi. Gli scienziati sono partiti dal mycoplasma con DNA sintetico che avevano prodotto qualche anno fa. Questo conteneva circa un migliaio di geni, e non era chiaro se fossero tutti necessari. Per capire quali scartare, i ricercatori hanno utilizzato dei trasposoni, elementi genetici mobili simili a retrovirus, che possono inserirsi nel DNA, interrompendo geni a caso. Grazie a questo elegante stratagemma, che alla base di molta della “forward genetics” – o genetica diretta – moderna, hanno capito quali geni del micoplasma potessero essere rotti senza pregiudicare la crescita e la riproduzione del batterio. Dopodiché, suddividendo il DNA in 8 grandi tratti, li hanno per così dire “alleggeriti” uno per volta del superfluo. Per capire se le parti modificate funzionassero, le hanno sostituite a quelle del micoplasma sintetico di partenza.

    Il team statunitense ha scelto di generare tutte queste modifiche in vitro, ovvero in provetta, utilizzando su scala incredibile il meglio di 50 anni di tecnologia di ingegneria del DNA. Basti pensare che ognuno degli 8 settori da più di 100 mila basi da alleggerire e saggiate è stato realizzato unendo nell’ordine giusto decine di migliaia di pezzettini da poche decine di basi realizzati per sintesi chimica. Dato che questa è limitata a corte sequenze di una trentina di basi, le ripetizioni di A, T, G, C con cui è scritto il DNA, hanno dovuto allinearle e ricopiarle per PCR, una tecnica usata da anni per ricopiare in vitro DNA ad libitum, per generare frammenti da poco più di un migliaio di basi. A loro volta, questi sono stati assemblati per generare porzioni di decine di migliaia di basi, che sono state ricontrollate e mantenute in vettori batterici. Gruppi di una dozzina di queste di queste nell’ordine giusto sono state montate e mantenute come cromosomi di lievito per ultimare ciascuno degli 8 settori. Per tornare alla similitudini testuali, è stato come scrivere un romanzo facendo un collage di sillabe e parole da ordinare nella sequenza giusta, con solo una vaga idea di quale dovesse essere il prodotto finale.

    Alla fine di tale gigantesco tour-de-force sono riusciti a cestinare addirittura la metà dei geni di partenza, molti con funzioni note che si ritenevano indispensabili, come la maggior parte dei geni che codificano per proteine del citoscheletro. Un risultato molto sorprendente, un po’ come realizzare che in realtà la nostra macchinina re-ingegnerizzata in fondo può fare a meno del telaio. Ciò è in parte dovuto al fatto che il batteri cresciuti in laboratorio sono protetti e ben nutriti e per ciò non hanno bisogno di una serie di geni altrimenti indispensabili per adattarsi all’ambiente. Il dato forse più significativo però è emerso analizzando il set di geni necessari per la vita. Incredibilmente, di un terzo di questi non se ne sa la funzione, anche se molti sono addirittura presenti anche in cellule eucariotiche, come le nostre! Inoltre, non sembra che l’ordine in con il quale i geni sono organizzati nel genoma conti per la vita, quindi si può pensare a nuovi design razionali con il raggruppamento di funzioni essenziali e specializzate in moduli facilmente sostituibili. Infine, gli studiosi hanno dimostrato che alcuni geni necessari alla vita si possono sostituire con altrettanti, provenienti da batteri anche molto diversi. Per continuare con la metafora, la cellula-macchinina funziona con metà dei pezzi, che funzionano anche se messi in ordine sparso, non se ne capisce del tutto il perché, e sembra che tolleri bene pezzi del bambolotto, per la gioia dei miei due scienziati in erba.

    UN FUTURO NON TROPPO LONTANO
    Tutto quello che ho descritto può essere applicato anche a cellule animali, anche se il loro genoma è incomparabilmente più complesso. Perciò implicazioni future saranno molte, non necessariamente limitate ai batteri, e non tutte immediatamente prevedibili, come spesso per gli studi di ricerca di base. Però possiamo già dire che per studiare l’evoluzione e la funzione dei geni, ora si potrà disegnarne e introdurne interi gruppi in libertà direttamente nel genoma sintetico minimo di una cellula per poi sperimentarne le proprietà. Finora si è potuto confrontare gli effetti della selezione naturale su organismi diversi, con possibilità molto più limitate di intervento sperimentale. Così se si vorrà creare, per esempio, un batterio che digerisca un novo composto, piuttosto che una cellula che si difenda da un nuovo patogeno, si potrà aggiungere o sostituire moduli di geni preorganizzati.
    È facile prevedere che questo accelererà drammaticamente non solo la nostra comprensione dell’origine vita sulla terra, studiata anche in Italia da Sheref Mansy al CBIO di Trento, ma anche il progresso della medicina e delle biotecnologie. Molta della accelerazione promessa da questi approcci di biologia sintetica dipenderà però dall’incremento di efficienza della tecnologia di sintesi del DNA. Questa non si è ancora evoluta al pari della nostra capacità leggere o modificare il genoma, rivoluzionate dalle tecnologiche di “deep sequencing” e “gene editing” . In un certo senso, l’approccio di Venter potrebbe rappresentare un passaggio chiave che per portarci dall’evoluzione per selezione naturale di tipo Darwiniano, ad un ben più Lamarckiano design intelligente della vita, ma fortunatamente non nel senso che intendono i fondamentalisti religiosi di oltreoceano.

    Per finire, limitandoci all’ambito dei batteri, è utile ricordare che moltissime delle nostre produzioni alimentari, delle tecnologie applicate in campo ambientale, nonché la generazione di nuovi antibiotici, o lo sfruttamento del microbioma umano per scopi medici, e per finire la biosicurezza cruciale per prevenire lo sviluppo e l’uso di armi batteriologiche, dipendono tutte dalle nostra capacità futura di manipolare batteri, che sono parte indispensabile dell’ecosistema da molto prima di noi. Inventarne di nuovi che garantiscano e non pregiudichino la nostra sopravvivenza futura è necessario e non sarà un gioco da ragazzi.


     
    Top
    .
  5. KIARAREBEL
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    https://blog.cirm.ca.gov/2016/03/16/five-c...l-your-friends/

    Cinque fantastiche tecnologie di cellule staminali da raccontare ai tuoi amici

    ear_wakeforest



    Da ex scienziato delle cellule staminali diventato comunicatore scientifico, amo rispondere alle domande scientifiche, non importa quanto complicate o bizzarre. L'altro giorno il mio amico mi ha chiesto cosa fosse CRISPR e come gli scienziati lo stessero usando sulle cellule staminali per aiutare le persone. Questo mi ha fatto pensare che sarebbe bello fare un blog su alcune delle ultime tecnologie sulle cellule staminali che stanno cambiando il modo in cui facciamo scienza e, in definitiva, il modo in cui trattiamo i pazienti.

    Quindi, nello spirito di condividere le conoscenze e anche di darti alcuni spunti di conversazione interessanti alla tua prossima cena, ecco cinque tecnologie sulle cellule staminali che penso siano davvero fantastiche. (Come dichiarazione di non responsabilità: questa non è una delle 5 migliori liste. Ho scelto alcuni studi pubblicati di recente che pensavo valessero la pena menzionare.)

    1) Hai bisogno di una parte del corpo? Lascia che te lo stampi.

    Gli scienziati della Wake Forest University hanno sviluppato una tecnologia per realizzare parti del corpo viventi su misura stampando in 3D cellule staminali su scaffold biodegradabili. Le cellule staminali vengono stampate in una soluzione di idrogel utilizzando una speciale stampante 3D che chiamano ITOP. Questa stampante consente alle cellule staminali stampate di svilupparsi in tessuti e organi a grandezza naturale dotati di microcanali incorporati che consentono il flusso di sangue, ossigeno e altri nutrienti. Utilizzando la tecnologia ITOP, il team è stato in grado di generare segmenti di mandibola, orecchio e tessuto muscolare. Abbiamo scritto un blog su questa affascinante tecnologia, quindi dai un'occhiata se hai sete di maggiori dettagli.

    2) Bio-bot controllati dalla luce

    Quando pensi ai robot, pensi alle macchine e al metallo. Ma cosa accadrebbe se il robot fosse fatto di cellule umane? Pazzo? Nemmeno. Scienziati dell'Università dell'Illinois hanno realizzato quelli che hanno chiamato "bio-bot" o minuscole macchine "alimentate da componenti biologici". Hanno stampato cellule muscolari su scheletri flessibili a forma di anelli (vedi GIF). Le cellule muscolari sono progettate per avere interruttori sensibili alla luce, quindi quando sono esposte alla luce, si contraggono come fanno i muscoli normali. La bellezza dei bio-bot è che "possono rilevare, elaborare e rispondere a segnali ambientali dinamici in tempo reale, consentendo una varietà di applicazioni". Alcune di queste applicazioni potrebbero includere bio-bot costituiti da altri tipi di tessuto (cervello, cuore, ecc.) e l'uso generale per la ricerca sulle malattie. Il merito della storia va a Morning Rounds di Megan Thielking per STATnews.

    3) Nuovo modo per tracciare le cellule staminali usando la risonanza magnetica

    Gli scienziati della UC San Diego School of Medicine hanno sviluppato un nuovo modo per tracciare le cellule del corpo utilizzando la risonanza magnetica (MRI). In uno studio finanziato dal CIRM, gli scienziati hanno realizzato un nuovo tracciante chimico a base di fluoro che viene assorbito dalle cellule di interesse. Quando queste cellule vengono riprese con la risonanza magnetica, il tracciante emette un segnale luminoso e facilmente rilevabile. Secondo le notizie di MNT che hanno coperto la storia , "il lavoro dovrebbe migliorare i progressi dei trattamenti che coinvolgono cellule staminali e cellule immunitarie, in quanto fornirà ai ricercatori un quadro chiaro di come si comportano le cellule dopo essere state introdotte nel corpo".

    4) Ingegnerizzare le cellule per combattere il cancro

    La modifica genomica delle cellule staminali umane mediante metodi di editing genetico come CRISPR non è un concetto nuovo, ma la tecnologia continua ad evolversi a un ritmo record e vale la pena menzionarla. Puoi pensare a CRISPR come a forbici molecolari in grado di rimuovere le mutazioni che causano malattie nel DNA di una persona. Gli scienziati possono riparare le mutazioni genetiche nelle cellule staminali umane e in altri tipi di cellule e quindi utilizzare queste cellule riparate per sostituire i tessuti malati o danneggiati o per svolgere funzioni terapeutiche nei pazienti. Un articolo di Antonio Regalado al MIT Technology Reviewriassume bene come le cellule immunitarie geneticamente modificate stiano salvando la vita dei malati di cancro. Queste cellule immunitarie sono progettate per riconoscere le cellule tumorali (che normalmente sono esperte nell'eludere il sistema immunitario) e quando vengono trapiantate in pazienti affetti da cancro, attaccano e uccidono il cancro in modo abbastanza efficace.

    5) Un giorno, le cellule staminali aiuteranno i ciechi a vedere

    La cecità è un grosso problema e le cellule staminali sono considerate una promettente strategia terapeutica per ripristinare la vista nei pazienti affetti da malattie della cecità. Abbiamo coperto due recenti scoperte nel riepilogo della scorsa settimana, ma non fa mai male menzionarli di nuovo. Uno studio della UC San Diego Health ha curato i bambini affetti da cataratta. Hanno rimosso la cataratta e stimolato le cellule staminali native nei loro occhi a produrre nuovo tessuto del cristallino in grado di migliorare la loro visione. L'altro studio ha generato diverse parti dell'occhio in un piatto utilizzando cellule staminali pluripotenti indotte umane riprogrammate o cellule iPS. Hanno generato cornee da cellule iPS e le hanno trapiantate in conigli ciechi e sono riusciti a ripristinare la loro vista. Si spera che presto le tecnologie delle cellule staminali avanzino attraverso la clinica e forniscano nuovi trattamenti per curare i pazienti che hanno perso la vista.




     
    Top
    .
  6.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Administrator
    Posts
    2,122
    Reputation
    +290

    Status
    Offline

    Giappone, ritirate 1,6 ML di dosi. Nei lotti Mode-rna “una sostanza che reagisce ai magneti”
    moderna-varianti

    27/08/2021 - TOKYO- Circa 1,6 milioni di dosi contro il virus di Moderna sono state sospese in Giappone a causa della contaminazione segnalata in alcune fiale. Lo ha dichiarato giovedì il Ministero della salute, del lavoro e del benessere.

    Diversi centri di inoculazione hanno riferito che le fiale contenevano sostanze estranee, secondo un annuncio del ministero, che ha aggiunto che cercherà di ridurre al minimo l’impatto del ritiro sul programma di inoculazione del paese.

    Come riporta asia.nikkei.com, il ministero ha anche aggiunto che la sostanza estranea trovata nelle fiale potrebbe essere stata un metallo. “È una sostanza che reagisce ai magneti”, ha detto un funzionario del ministero. “Potrebbe essere di metallo.”

    Moderna, quotata al Nasdaq, ha confermato di aver ricevuto segnalazioni riguardo alle fiale di siero distribuite in Giappone, ma ha anche assicurato di non aver riscontrato “nessun problema di sicurezza o efficacia” relativo a questi rapporti.

    “La società sta indagando e rimane impegnata a lavorare in modo trasparente e rapido con il suo partner, Takeda, e le autorità di regolamentazione per affrontare qualsiasi potenziale problema”, ha detto un portavoce di Moderna a Nikkei, affermando che il produttore di farmaci ritiene che la causa sia un un “problema di produzione” in uno stabilimento in Spagna.

    Lotti Moderna sospesi

    Il lotto in questione e due lotti adiacenti sono stati sospesi “per cautela”, ha detto il portavoce. Il ministero giapponese non ha interrotto l’uso di altri lotti Moderna, ritenendoli sicuri.

    Il primo ministro Yoshihide Suga ha detto ai giornalisti giovedì pomeriggio di aver incaricato il ministero di esaminare il caso con priorità assoluta, aggiungendo di aver ricevuto segnalazioni secondo cui il ritiro “non avrà un impatto significativo sulla campagna di vaccinazione del paese”.

    Il siero Moderna ha ottenuto l’autorizzazione all’uso di emergenza in Giappone a maggio.

    www.imolaoggi.it/2021/08/27/giappo...oderna-sospesi/



    www.nasdaq.com/articles/contaminan...-nhk-2021-08-27

    yt
     
    Top
    .
  7.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Administrator
    Posts
    2,122
    Reputation
    +290

    Status
    Offline

    Macchina da gioco controllata dalla mente con onde cerebrali
    https://patents.google.com/patent/CN103331023A/en
    L'invenzione appartiene al campo dei giochi e dell'intrattenimento, e si riferisce in particolare ad una macchina da gioco controllata da onde cerebrali. La macchina da gioco controllata dalla mente con onde cerebrali è composta da quattro parti: un sensore per le onde cerebrali, un processore, un modulo di vibrazione e un'interfaccia wireless; l'uscita del sensore di onde cerebrali è collegata all'ingresso del processore; l'uscita del processore è collegata rispettivamente all'ingresso del modulo di vibrazione e all'ingresso dell'interfaccia wireless. Quando la macchina da gioco controllata dalla mente delle onde cerebrali è in funzione, il sensore delle onde cerebrali viene utilizzato per raccogliere l'onda cerebrale corrente; un segnale elettrico di coscienza inviato da un cervello viene raccolto dal sensore di onde cerebrali e trasmesso al processore; dopo il calcolo, il processore trasmette un'istruzione a una macchina da gioco attraverso l'interfaccia wireless; quando un operatore commette un errore, la macchina da gioco trasmette un'istruzione di punizione all'interfaccia wireless; l'interfaccia wireless trasmette l'istruzione di punizione al processore; il processore fa vibrare il modulo di vibrazione. La macchina da gioco controllata dalla mente delle onde cerebrali ha i vantaggi di una forte giocabilità e di un basso costo ed è facile da promuovere.

    yt
     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Administrator
    Posts
    2,122
    Reputation
    +290

    Status
    Offline

    BANCA DATI CEMA- CYBER ELECTRO MAGNETIC ACTIVITIES -electronics warfare - Guerra Elettronica
    qui : https://killdogma.forumfree.it/?t=78659674


    (NELLA STESSA PAGINA):
    Intelligenza artificiale e apprendimento automatico
    I nostri data scientist stanno lavorando per spingere l'intelligenza verso l'edge applicando l'analisi del machine learning a scenari militari su dati reali e sintetici.
    e altro

    yt
     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Administrator
    Posts
    2,122
    Reputation
    +290

    Status
    Offline

    https://breakingdefense.com/2021/09/joint-...le-moves-ahead/
    Il missile da crociera ipersonico congiunto USA-Australia va avanti
    Raytheon-Hypersonic-cruise-missile

    SCIFiRE ha lo scopo di far maturare un missile da crociera ipersonico convenzionale che respira aria lanciato da un caccia o da un bombardiere.

    [/size]

    ------------------------------------------------------------------------------------
    yt
     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Administrator
    Posts
    2,122
    Reputation
    +290

    Status
    Offline

    CILE: Senato approva la regolamentazione dei neuro-diritti ed integrità mentale per le neurotecnologie che si interfacciano col cervello umano (dicembre 2020)
    video e articolo qui :

    www.detoxed.info/cile-senato-appro...-dicembre-2020/

    yt
     
    Top
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Administrator
    Posts
    2,122
    Reputation
    +290

    Status
    Offline

    VIDEO: Tony BLAIR: “I governi inevitabilmente arriveranno ad un sistema di Identità Digitale Biometrica per salute, transazioni finanziarie e flussi migratori” (2020)

    www.detoxed.info/tony-blair-i-gove...igrazione-2020/

    yt
     
    Top
    .
  12. KIARAREBEL
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    www.inverse.com/article/28386-singularity-2047

    C'È UNA NUOVA PREVISIONE PER LA SINGOLARITÀ: 2047



    Tra 30 anni, la singolarità accadrà e l'intelligenza artificiale in tutti i dispositivi intelligenti e i robot supererà l'intelligenza umana.

    Questa è stata la previsione avanzata dal CEO di Softbank Robotics Masayoshi Son lunedì al Mobile World Congress di Barcellona, ​​durante un discorso programmatico incentrato sul rapido avanzamento dell'IA.

    Son dice che entro il 2047, un singolo chip per computer avrà un QI di 10.000, superando di gran lunga le persone più intelligenti del mondo. E a quel punto, l'intelligenza artificiale sarà in grado di migliorarsi continuamente e controllare tutta la tecnologia intelligente e i dispositivi connessi, creando una marea di robot nel mondo. Come Elon Musk , Son pensa che gli umani possano collaborare con una super-intelligenza artificiale . L'umanità ha solo bisogno di capire quale sarà il suo ruolo nel mondo prima che l'IA diventi singolare.

    “Uno dei chip nelle nostre scarpe nei prossimi 30 anni sarà più intelligente del nostro cervello. Saremo meno delle nostre scarpe. E li stiamo calpestando", ha detto Son. “Penso che questa super intelligenza sarà il nostro partner . Se lo usiamo male, è un rischio. Se lo usiamo di buon umore sarà il nostro partner per una vita migliore”.

    Laddove i più grandi geni della razza umana hanno avuto un QI di circa 200, Son dice, entro 30 anni, un singolo chip di computer avrà un QI di 10.000. "Come dovremmo chiamarlo", chiede. “Superintelligenza. Questa è un'intelligenza oltre l'immaginazione delle persone [non importa] quanto siano intelligenti. Ma in 30 anni credo che questo diventerà una realtà".

    Son ha costruito questa previsione confrontando il numero di neuroni in un cervello con il numero di transistor. Costruisce il confronto sottolineando che entrambi i sistemi sono binari e funzionano accendendosi e spegnendosi. Secondo le sue previsioni, il numero di transistor in un chip per computer supererà il numero di neuroni in un cervello umano entro il 2018. Sta usando 30 miliardi come numero di neuroni, che è inferiore agli 86 miliardi stimati in questo momento, ma Son dice che non è preoccupato di avere esattamente ragione su quel numero.




    “Il punto è che l'umanità, negli ultimi 2.000 anni – 4.000 anni – ha avuto lo stesso numero di neuroni nel nostro cervello. Non abbiamo migliorato l'hardware nel nostro cervello”, afferma Son. Quindi indicò un chip di computer sullo schermo. “Ma questo, nei prossimi 30 anni, sarà un milione di volte di più. Se hai un milione di volte più sistemi binari, penso che siano più intelligenti di noi.

    Il verificarsi della singolarità entro il 2047 è una previsione simile a quanto afferma da anni Ray Kurzweil , direttore dell'Ingegneria di Google e futurista. Kurzweil è stato criticato per aver affermato che si aspetta che la singolarità si verifichi intorno al 2045 , ma alcune delle sue previsioni sulla tecnologia sono state grosso modo in linea con il progresso della tecnologia.

    Mentre Elon Musk sta presumibilmente lavorando sul pizzo neurale per prepararsi alla singolarità, Son lo sta abbracciando. La società di Son, Softbank, sta lavorando allo sviluppo dell'intelligenza artificiale con il Softbank Vision Fund . Il piano prevede che il fondo raggiunga i 100 miliardi di dollari per sostenere le aziende tecnologiche che stanno sviluppando l'intelligenza artificiale.

    Oltre a ciò, Son ha anche recentemente investito 32 miliardi di dollari nell'acquisizione di ARM, una società di progettazione di microchip. Parte della sua decisione nell'acquisto di ARM è dovuta al fatto che produce così tanti chip IoT, Son ha detto di aver deciso di acquistare l'azienda per studiare meglio cosa accadrà.

    "Se questa superintelligenza entra nei robot in movimento, il mondo, il nostro stile di vita cambia radicalmente", afferma Son. “Possiamo aspettarci tutti i tipi di robot, ha detto Son. "Volare, nuotare, grande, micro, correre, due gambe, quattro gambe, 100 gambe." E in base al numero di dispositivi connessi a Internet e di auto intelligenti, Son afferma che anche la popolazione di robot superintelligenti supererà quella delle persone tra 30 anni.

    Il Mobile World Congress è principalmente un incontro annuale per l'industria degli smartphone, ma poiché i dispositivi includono tecnologia all'avanguardia, negli ultimi anni si è ampliato oltre. Ad esempio, il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg ha osato predire il futuro di Internet l'anno scorso durante il suo keynote.
     
    Top
    .
  13. KIARAREBEL
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    https://www.formulapassion.it/automoto/tec...ali-583559.html

    Mercedes studia la guida col pensiero
    Mercedes rispolvera il concept Vision AVTR per parlare di guida con il pensiero, frutto della tecnologia BCI


    Mercedes-Vision-AVTR-BCI-1

    Mercedes-Vision-AVTR-BCI-2

    Al salone IAA Mobility di Monaco di Baviera Mercedes ha portato diverse novità di listino, concrete e di grande spessore per il listino elettrico. Parallelamente sta però cominciando a mostrare un progetto di estrema complicatezza, legato al concetto di BCI (acronimo in lingua inglese che tradotto significa interfaccia cervello-computer), che potrebbe portare alla guida non più ‘fisica’, ma mentale. Insomma, con il pensiero.

    Selezione della destinazione di navigazione tramite controllo mentale, commutazione della luce ambientale all’interno o cambio della stazione radio: le interfacce cervello-computer consentono nuove forme di controllo della macchina, e non sono più fantascienza. Nella ricerca medica, ad esempio, le applicazioni BCI sono considerate un’opzione praticabile per aiutare le persone con handicap fisici a diventare più indipendenti. Mercedes-Benz sta ora integrando i primi approcci BCI nel suo pionieristico concept Vision AVTR. Come funziona? Dopo un breve processo di calibrazione, un dispositivo BCI collegato alla testa dell’automobilista analizza le onde cerebrali misurate e attiva una funzione definita.

    Presso lo stand della fiera di Monaco, i visitatori possono sperimentare il controllo dell’interfaccia utente nel veicolo con i propri pensieri e interagire con essa in tempo reale. Gli elettrodi indossabili, attaccati alla parte posteriore della testa, registrano l’attività cerebrale e stabiliscono una connessione diretta al veicolo dopo una calibrazione di un minuto. Il cervello reagisce agli stimoli visivi sul cruscotto; mentre il dispositivo BCI nel frattempo misura l’attività neuronale in tempo reale. Si analizzano così le onde cerebrali misurate, ottenendo il riconoscimento su quali punti luminosi l’utente dirige la sua attenzione e la sua piena attenzione (grazie a una specifica interfaccia di rilevamento). Più forte è la messa a fuoco, maggiore è l’attività neuronale. Il dispositivo attiva quindi la funzione all’interno del veicolo.

    Markus Schäfer, membro del consiglio di amministrazione di Daimler AG e Mercedes-Benz AG, ha dichiarato: “Con il continuo sviluppo del nostro assistente vocale ‘Hey Mercedes’ e del sistema integrato MBUX Hyperscreen, abbiamo già semplificato radicalmente il funzionamento del veicolo. La tecnologia BCI può consentire di alleggerire ulteriormente l’utente, in modo da potersi concentrare solo sull’esperienza di guida“. I margini di miglioramento in questa tecnologia sembrano essere infiniti: se si può accendere l’aria condizionata con il pensiero, si può immaginare di controllare in questo modo anche il volante, l’acceleratore e il freno. E se si può intervenire sulla navigazione, in un veicolo a guida autonoma questo vorrebbe dire, davvero, dirigere le operazioni con la mente.
     
    Top
    .
  14.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Administrator
    Posts
    2,122
    Reputation
    +290

    Status
    Offline
    yt
     
    Top
    .
  15. KIARAREBEL
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    https://www.collettiva.it/copertine/welfar...nziano-1418677/

    L'intelligenza artificiale a misura di anziano

    Entra nel vivo il progetto Sociotechlab dello Spi Cgil. Obiettivo: migliorare la qualità della vita delle persone in età avanzata e fragili

    E'in pieno svolgimento il progetto finanziato dallo Spi Cgil e realizzato con una serie di partner di alto profilo scientifico, tra i quali la Scuola Superiore Universitaria S.Anna di Pisa. La scommessa è quella di sviluppare la ricerca sulle esigenze delle persone anziane e in particolare delle più fragili. Giovani ricercatori al lavoro per migliorare la vita dei nonni. Un nuovo grande patto tra generazioni. Molto largo il ventaglio dei prodotti di questa ricerca innovativa che si inserisce perfettamente in quella che gli esperti chiamano la "silver economy"
     
    Top
    .
74 replies since 29/7/2021, 20:05   1295 views
  Share  
.